92 Il Maestro Vittorio Alberti
Il maestro Vittorio Alberti nasce a Darfo il 2 gennaio 1948. Diplomato in trombone presso il Conservatorio di Brescia, comincia a suonare nella nostra banda a partire dal 1962.
Il Maestro Vittorio Alberti
all'opera con il suo bombardino
all'opera con il suo bombardino
Insieme ad altri giovani, arrabbiati come lui, contribuisce allo svecchiamento della associazione, chiedendo ed ottenendo alcune importanti modifiche allo statuto, tra le quali la più “sconvolgente” è, con ogni probabilità, l’abbassamento della maggiore età ed il diritto di voto a 18 anni.
Lo scontro con gli “anziani” avviene non solo sul piano normativo, ma anche musicale. Egli è fra i primi ad apprezzare la freschezza e la modernità dei nuovi generi provenienti dai paesi anglosassoni, il rock ed il pop per intenderci.
Vinta la “battaglia” con la componente più tradizionalista ottiene la gestione dei corsi di musica per gli allievi e nel 1983, finalmente, la direzione.
Da subito è evidente che la sua idea di complesso bandistico è del tutto rivoluzionaria rispetto al passato. Egli guarda all’esempio dell’Olanda, dove diffusissima è la “Symphonic Band”: tutto viene cambiato, il repertorio, il ruolo dei vari strumenti, la stessa distribuzione degli spartiti.
L’esperienza accumulata nell’insegnamento come professore di musica nelle scuole medie, la frequenza di numerosi corsi di Direzione per Banda tenuti da rinomati maestri internazionali e la sua costante e caparbia dedizione all’Associazione sono state le chiavi di volta che hanno permesso al maestro Vittorio Alberti, ed alla nostra banda, di raggiungere gli attuali traguardi. Vogliamo ricordare, tra l’altro, che è proprio grazie a Vittorio Alberti che nel 1987 la Banda Cittadina di Darfo Boario Terme ha partecipato al primo concorso della sua storia, sapendo tenere alto il nome della propria città. Esperienza che lo stesso direttore ha voluto ripetere nel 2002.
Attualmente il maestro Alberti è membro del WASBE (World Association of Symphonic Band and Ensemble) e consigliere per la Vallecamonica della ABMB (Asociazione Bande Musicali Bresciane).
Ha collaborato come musicante con vari gruppi, tra cui la prestigiosa Orchestra a fiati della Valtellina.
Ecco, abbiamo scritto una bella e dettagliata biografia, eppure, crediamo, poco abbiamo fatto comprendere, a chi non lo conoscesse, del Maestro Alberti.
Vittorio, come noi tutti confidenzialmente lo chiamiamo, è un direttore di..... gran peso, ma anche di gran cuore. Egli è stato l’insegnante, vuoi di solfeggio vuoi di strumento, della maggior parte dei bandisti odierni, e per questo viene considerato un po’ il papà della banda: brontolone, perennemente insoddisfatto eppure protettivo e premuroso. Ai ragazzi più giovani non disdegna ramanzine terribili, se si manca ad una prova oppure ad un servizio, eppure ha la capacità straordinaria di comprendere limiti e necessità di ogni singolo. E’ fondamentalmente un timido ed il suo inchino impacciato, un po’ storto, è oramai diventato parte del “personaggio”. Spesso ci sorprende con scelte musicali inusuali, ma….”io sono il maestro io decido”. In realtà ascolta molto i consigli, soprattutto dei più anziani; soltanto che su certe questioni è irremovibile. E’ nota, per esempio, la sua antipatia per la “Marcia di Radetzky” che invece il pubblico apprezzerebbe ascoltare ad ogni Concerto Augurale. Ha invece una certa propensione per le musiche popolari: ne abbiamo eseguite, negli ultimi dieci anni, di bergamasche, tzigane, ebraiche, cecoslovacche, varie spagnole, estoni solo per citarne alcune.
La sua idea di banda è assolutamente corale: meglio un buon insieme che uno splendido solista (anche se lo splendido solista non guasta). Non solo: non ama gli “aiuti” esterni, a cui accetta di ricorrere solo in casi gravissimi e di effettiva necessità, non per fare bella figura ad un concorso per intenderci. Vittorio Alberti è insomma una personalità forte all’interno del nostro gruppo. A lui si deve il significativo miglioramento tecnico degli ultimi 15-16 anni e soprattutto lo svecchiamento dell'associazione, non solo in termini anagrafici ma pure nei presupposti e nelle finalità: la Banda di Darfo è oggi infatti sì un complesso musicale, ma anche e soprattutto un punto di incontro e ritrovo, fra persone che hanno una passione comune, la musica appunto.
Lo scontro con gli “anziani” avviene non solo sul piano normativo, ma anche musicale. Egli è fra i primi ad apprezzare la freschezza e la modernità dei nuovi generi provenienti dai paesi anglosassoni, il rock ed il pop per intenderci.
Vinta la “battaglia” con la componente più tradizionalista ottiene la gestione dei corsi di musica per gli allievi e nel 1983, finalmente, la direzione.
Da subito è evidente che la sua idea di complesso bandistico è del tutto rivoluzionaria rispetto al passato. Egli guarda all’esempio dell’Olanda, dove diffusissima è la “Symphonic Band”: tutto viene cambiato, il repertorio, il ruolo dei vari strumenti, la stessa distribuzione degli spartiti.
L’esperienza accumulata nell’insegnamento come professore di musica nelle scuole medie, la frequenza di numerosi corsi di Direzione per Banda tenuti da rinomati maestri internazionali e la sua costante e caparbia dedizione all’Associazione sono state le chiavi di volta che hanno permesso al maestro Vittorio Alberti, ed alla nostra banda, di raggiungere gli attuali traguardi. Vogliamo ricordare, tra l’altro, che è proprio grazie a Vittorio Alberti che nel 1987 la Banda Cittadina di Darfo Boario Terme ha partecipato al primo concorso della sua storia, sapendo tenere alto il nome della propria città. Esperienza che lo stesso direttore ha voluto ripetere nel 2002.
Attualmente il maestro Alberti è membro del WASBE (World Association of Symphonic Band and Ensemble) e consigliere per la Vallecamonica della ABMB (Asociazione Bande Musicali Bresciane).
Ha collaborato come musicante con vari gruppi, tra cui la prestigiosa Orchestra a fiati della Valtellina.
Ecco, abbiamo scritto una bella e dettagliata biografia, eppure, crediamo, poco abbiamo fatto comprendere, a chi non lo conoscesse, del Maestro Alberti.
Vittorio, come noi tutti confidenzialmente lo chiamiamo, è un direttore di..... gran peso, ma anche di gran cuore. Egli è stato l’insegnante, vuoi di solfeggio vuoi di strumento, della maggior parte dei bandisti odierni, e per questo viene considerato un po’ il papà della banda: brontolone, perennemente insoddisfatto eppure protettivo e premuroso. Ai ragazzi più giovani non disdegna ramanzine terribili, se si manca ad una prova oppure ad un servizio, eppure ha la capacità straordinaria di comprendere limiti e necessità di ogni singolo. E’ fondamentalmente un timido ed il suo inchino impacciato, un po’ storto, è oramai diventato parte del “personaggio”. Spesso ci sorprende con scelte musicali inusuali, ma….”io sono il maestro io decido”. In realtà ascolta molto i consigli, soprattutto dei più anziani; soltanto che su certe questioni è irremovibile. E’ nota, per esempio, la sua antipatia per la “Marcia di Radetzky” che invece il pubblico apprezzerebbe ascoltare ad ogni Concerto Augurale. Ha invece una certa propensione per le musiche popolari: ne abbiamo eseguite, negli ultimi dieci anni, di bergamasche, tzigane, ebraiche, cecoslovacche, varie spagnole, estoni solo per citarne alcune.
La sua idea di banda è assolutamente corale: meglio un buon insieme che uno splendido solista (anche se lo splendido solista non guasta). Non solo: non ama gli “aiuti” esterni, a cui accetta di ricorrere solo in casi gravissimi e di effettiva necessità, non per fare bella figura ad un concorso per intenderci. Vittorio Alberti è insomma una personalità forte all’interno del nostro gruppo. A lui si deve il significativo miglioramento tecnico degli ultimi 15-16 anni e soprattutto lo svecchiamento dell'associazione, non solo in termini anagrafici ma pure nei presupposti e nelle finalità: la Banda di Darfo è oggi infatti sì un complesso musicale, ma anche e soprattutto un punto di incontro e ritrovo, fra persone che hanno una passione comune, la musica appunto.