38 Il Maestro Angelo Scalmana
Nato a Vestone da famiglia di musicisti provetti e appassionati, che erano riusciti a dar vita ad una preparatissima compagine di “musicanti”, invidiata dagli altri comuni Valsabbini, il maestro Cav. Angelo Scalmana nella seconda metà degli anni venti sarà a Darfo in qualità di direttore della nostra banda.
Già direttore della banda del 93° reggimento fanteria, lo troviamo tra i rifondatori nel 1923 della banda di Vestone in qualità di presidente e, dopo pochi mesi anche come maestro, dovendo il fratello Vittorino rinunciare per malattia.
Il carattere serio ed energico lo possiamo arguire oltre che dalle testimonianze dei vecchi musicanti darfensi, anche da una lettera pubblicata sul libro “Cento anni di Vestone e Nozza” (di Felice Mazzi edizione giugno 1988) nella quale Scalmana rassegna le dimissioni dalle cariche di maestro e di presidente constatata “… l’impossibilità, anche a costo di maggiori sacrifici, di portare la nostra musica ad un grado di istruzione e di affiatamento compatibile sia con l’importanza del paese sia con la mia dignità di vecchio maestro … ”
Lamentava insomma quella che a ricorsi ciclici è forse la malattia di tutte le bande.
E cioè “… la poca attività allo studio dei musicanti e la loro mancata frequenza alle prove … ”.
In quel periodo la banda darfense conobbe forse gli anni di maggior prestigio con 50‑60 elementi che si esibivano in impegnativi concerti.
Da una testimonianza che un nipote di Angelo, il Dr. Scalmana ci dà in una sua lettera, apprendiamo del notevole entusiasmo che aveva suscitato l’esecuzione del concerto della banda di Darfo “…in particolare di una magistrale GAZZA LADRA e di un riuscitissimo pezzo della BUTTERFLY diretta dallo zio, e della partenza al suono delle note della suggestiva marcia DARFO … ”.
Insomma un trionfo per la banda di Darfo.
Già direttore della banda del 93° reggimento fanteria, lo troviamo tra i rifondatori nel 1923 della banda di Vestone in qualità di presidente e, dopo pochi mesi anche come maestro, dovendo il fratello Vittorino rinunciare per malattia.
Il carattere serio ed energico lo possiamo arguire oltre che dalle testimonianze dei vecchi musicanti darfensi, anche da una lettera pubblicata sul libro “Cento anni di Vestone e Nozza” (di Felice Mazzi edizione giugno 1988) nella quale Scalmana rassegna le dimissioni dalle cariche di maestro e di presidente constatata “… l’impossibilità, anche a costo di maggiori sacrifici, di portare la nostra musica ad un grado di istruzione e di affiatamento compatibile sia con l’importanza del paese sia con la mia dignità di vecchio maestro … ”
Lamentava insomma quella che a ricorsi ciclici è forse la malattia di tutte le bande.
E cioè “… la poca attività allo studio dei musicanti e la loro mancata frequenza alle prove … ”.
In quel periodo la banda darfense conobbe forse gli anni di maggior prestigio con 50‑60 elementi che si esibivano in impegnativi concerti.
Da una testimonianza che un nipote di Angelo, il Dr. Scalmana ci dà in una sua lettera, apprendiamo del notevole entusiasmo che aveva suscitato l’esecuzione del concerto della banda di Darfo “…in particolare di una magistrale GAZZA LADRA e di un riuscitissimo pezzo della BUTTERFLY diretta dallo zio, e della partenza al suono delle note della suggestiva marcia DARFO … ”.
Insomma un trionfo per la banda di Darfo.
Pagine di libretto manoscritte dal Maestro Scalmana con la marcia "Darfo" da lui composta