07 Otello Proibito
Il ruolo che va assumendo la Banda è quello di diffondere, oltre alle marce e ai ballabili in genere, anche la musica operistica che era riservata ai benestanti che potevano frequentare i teatri. Apprendiamo infatti, che in data 29 3 1887 da il quotidiano “La Provincia”, una circolare del Ministero vieta alle bande musicali di suonare pezzi dell’Otello, non essendo ancor questa nuova opera di Verdi di dominio pubblico.
La vera ragione era che ai “Benpensanti” frequentatori dei teatri dell’epoca, non andava a genio che la così detta “musica colta” venisse eseguita (per loro maltrattata) dalle bande con trascrizioni non sempre felici, non di rado fatte dagli stessi maestri e adattate al proprio organico.
Questi signori non avevano intuito l’importanza che avrà la banda nella diffusione di questo tipo di musica presso le persone meno abbienti.
Difatti, sino alla metà del ‘900 (quando si diffonderanno in tutte le case radio, giradischi, magnetofoni e televisione) sarà la banda, pur con tanti difetti, a far diventare veramente popolari le arie e sinfonie dei grandi musicisti di quel periodo.
La vera ragione era che ai “Benpensanti” frequentatori dei teatri dell’epoca, non andava a genio che la così detta “musica colta” venisse eseguita (per loro maltrattata) dalle bande con trascrizioni non sempre felici, non di rado fatte dagli stessi maestri e adattate al proprio organico.
Questi signori non avevano intuito l’importanza che avrà la banda nella diffusione di questo tipo di musica presso le persone meno abbienti.
Difatti, sino alla metà del ‘900 (quando si diffonderanno in tutte le case radio, giradischi, magnetofoni e televisione) sarà la banda, pur con tanti difetti, a far diventare veramente popolari le arie e sinfonie dei grandi musicisti di quel periodo.