59 Raduno bandistico nel 1971
Fu proprio nel 1971 che l’allora presidente della associazione rag. Pietro Ducoli riuscì a rinverdire le gesta del Faustinoni organizzando il “Raduno Bande Musicali Camuno-Sebine”. Nei documenti e negli incartamenti in nostro possesso relativi alla organizzazione e allo svolgimento della manifestazione, ritroviamo la stessa meticolosità e precisione tipica del lavoro del Faustinoni.
Un personaggio come il ragionier Ducoli, abile e deciso (già per professione) nel destreggiarsi in quelle faccende considerate “burocratiche” ma essenziali nella realizzazione di qualsiasi cosa che comportasse l’accordo di più parti in causa, raccolse facilmente l’eredità lasciata dall’ex segretario degli anni Sessanta.
Ancora una volta fu un successo.
Il raduno del 1971 fu riservato a Bande della Valle Camonica e del Sebino, con l’eccezione della banda di Palazzolo sull’Oglio la cui partecipazione straordinaria (anomala) fu probabilmente legata alla amicizia fra i due presidenti, del complesso ospitante e di quello ospitato.
Gli enti privati quali l’Azienda autonoma di cure e soggiorno, il Comune, le società Terme di Boario, gli istituti bancari e perfino il “Centro italiano per la diffusione della cultura musicale di Roma” (con il quale era in contatto il nostro presidente, grazie alla sua carica di consigliere nazionale della A.N.B.I.M.A.) ancora una volta, con il loro aiuto finanziario, parteciparono alla riuscita della manifestazione. Il pubblico fu numeroso e caloroso nei confronti di tutti i gruppi partecipanti, ed il successo della manifestazione fu descritto, anche un po’ troppo enfaticamente, da un curioso articolo del “Giornale di Brescia”. Noi però crediamo sia più interessante presentare qui la lettera che il maestro Antonio Tomacelli inviò al nostro presidente Pietro Ducoli: con parole semplici ed efficaci egli seppe elogiare l’impegno profuso dalla nostra associazione per “risvegliare” nella gente comune e soprattutto nei giovani l’amore per la musica:
Un personaggio come il ragionier Ducoli, abile e deciso (già per professione) nel destreggiarsi in quelle faccende considerate “burocratiche” ma essenziali nella realizzazione di qualsiasi cosa che comportasse l’accordo di più parti in causa, raccolse facilmente l’eredità lasciata dall’ex segretario degli anni Sessanta.
Ancora una volta fu un successo.
Il raduno del 1971 fu riservato a Bande della Valle Camonica e del Sebino, con l’eccezione della banda di Palazzolo sull’Oglio la cui partecipazione straordinaria (anomala) fu probabilmente legata alla amicizia fra i due presidenti, del complesso ospitante e di quello ospitato.
Gli enti privati quali l’Azienda autonoma di cure e soggiorno, il Comune, le società Terme di Boario, gli istituti bancari e perfino il “Centro italiano per la diffusione della cultura musicale di Roma” (con il quale era in contatto il nostro presidente, grazie alla sua carica di consigliere nazionale della A.N.B.I.M.A.) ancora una volta, con il loro aiuto finanziario, parteciparono alla riuscita della manifestazione. Il pubblico fu numeroso e caloroso nei confronti di tutti i gruppi partecipanti, ed il successo della manifestazione fu descritto, anche un po’ troppo enfaticamente, da un curioso articolo del “Giornale di Brescia”. Noi però crediamo sia più interessante presentare qui la lettera che il maestro Antonio Tomacelli inviò al nostro presidente Pietro Ducoli: con parole semplici ed efficaci egli seppe elogiare l’impegno profuso dalla nostra associazione per “risvegliare” nella gente comune e soprattutto nei giovani l’amore per la musica:
Toscolano 25‑9‑1971 Mio carissimo Amico Di vero cuore sento il dovere di esprimerti le mie congratulazioni per il tuo riuscitissimo convegno bandistico alle terme di Boario. Credo che questo convegno abbia risvegliato la sonnolenza e l’indifferenza che regna nell’animo di tanti. Il folto pubblico con gli occhi raggianti e sinceri applausi, esprimeva la gioia d’esservi presente. Il comportamento delle singole bande, serie e sicure, anche se gli strumentisti non sono dei professionisti, è stato ottimo, per mezzo dei loro bravi maestri, che con immensi sacrifici morali, materiali ed economici hanno dimostrato di dare tutto se stessi.
Stralcio della lettera del Maestro Antonio Tomacelli al Presidente Pietro Ducoli.
Vada a tutti il mio elogio e il mio augurio di proseguire sempre così, solo in questo modo si potrà dar vita alle tante bande, di conseguenza si diffonderà una buona educazione musicale e si potrà togliere la gioventù da precipizi e compagnie pericolose, imprimendo nell’animo un vivo amore fraterno e solidale. Auguriamoci che questo intuito musicale sia sentito anche da chi ha doti intellettuali, e si adoperino ‑ come fai tu che sai dedicare gran parte del tuo tempo prezioso, nonostante la tua numerosa famiglia ed impegni professionali ‑ a far capire ai giovani che la banda è un mezzo per poter risolvere certi gravi problemi. La musica serve a spronare i soldati alla battaglia, sia anche uno strumento efficace per unire la società e portare pace negli animi. Con uno stretto abbraccio e un grazie per la bella giornata che mi hai saputo dare ti saluto caramente unito alla tua bella famiglia. Saluti cari agli amici Raco, Ghetti, Salvini e bandisti. Tuo affezionatissimo Antonio Tomacelli.