47 1958 Si comincia a parlare di anniversari
Per la ricorrenza e i festeggiamenti del settantesimo anniversario ci limitiamo a trascrivere per esteso l’articolo apparso sul settimanale “La Voce del Popolo” di sabato 26 ottobre.
“HA COMPIUTO 70 ANNI LA BANDA DI DARFO Domenica scorsa la banda civica di Darfo ha festeggiato il suo settantesimo anno di fondazione e l’inaugurazione del vessillo sociale.
La Banda iniziò i suoi primi passi nel lontano 1888 ad iniziativa ed opera di due fratelli bresciani, Isidoro e Massimiliano Caprinali. Settanta anni di vita, ricchi di avvenimenti e di vicissitudini ‑ ivi comprese le due guerre mondiali che chiamarono sui campi del dovere e del sacrificio la quasi totalità dei suoi componenti ‑ vennero affrontati e superati con tenace volontà e costante passione, così che cessate le triste e luttuose calamità la Banda riprese il suo cammino con nuova lena e immutati propositi.
Dall’inizio del secolo, due persone in modo particolare dedicarono al Corpo Musicale, attenzioni e cure assidue: il compianto notaio dottor Battista Cemmi, che ne resse per lunghi anni la presidenza, e il Signor Giusto Tedeschi, attuale massimo dirigente e “factotum”, che da ben 57 anni è al centro dell’attività bandistica, con la sua opera instancabile e continua.
Musicante sin da ragazzo e dirigente veramente eccezionale, “il Giusto” così chiamato e conosciuto in paese e fuori, ha fatto della sua persona il simbolo vivente e operante del simpatico sodalizio. E con lui e il notaio Cemmi furono anche l’Avv. Bontempi, l’Ingegner Cavadini, il signor Carlo Fiorini, l’Avv. G. Battista Gheza, i vecchi musicanti Minini, Salvini, Santandrea e Treccani e altri ancora.
La Banda iniziò i suoi primi passi nel lontano 1888 ad iniziativa ed opera di due fratelli bresciani, Isidoro e Massimiliano Caprinali. Settanta anni di vita, ricchi di avvenimenti e di vicissitudini ‑ ivi comprese le due guerre mondiali che chiamarono sui campi del dovere e del sacrificio la quasi totalità dei suoi componenti ‑ vennero affrontati e superati con tenace volontà e costante passione, così che cessate le triste e luttuose calamità la Banda riprese il suo cammino con nuova lena e immutati propositi.
Dall’inizio del secolo, due persone in modo particolare dedicarono al Corpo Musicale, attenzioni e cure assidue: il compianto notaio dottor Battista Cemmi, che ne resse per lunghi anni la presidenza, e il Signor Giusto Tedeschi, attuale massimo dirigente e “factotum”, che da ben 57 anni è al centro dell’attività bandistica, con la sua opera instancabile e continua.
Musicante sin da ragazzo e dirigente veramente eccezionale, “il Giusto” così chiamato e conosciuto in paese e fuori, ha fatto della sua persona il simbolo vivente e operante del simpatico sodalizio. E con lui e il notaio Cemmi furono anche l’Avv. Bontempi, l’Ingegner Cavadini, il signor Carlo Fiorini, l’Avv. G. Battista Gheza, i vecchi musicanti Minini, Salvini, Santandrea e Treccani e altri ancora.
Santa Cecilia 22 ottobre 1958 si festeggia il 70° della fondazione.
Alla salute di 70 anni di musica.
Primi anni '60: Concerto sul sagrato della chiesa di San Faustino a Darfo
Domenica mattina, attorno ai bravi dirigenti e musicanti vecchi e giovani, erano le autorità, gli invitati e la popolazione che hanno voluto tributare loro feste e onori.
La manifestazione è iniziata in Chiesa con la S. Messa e l’ufficio funebre per gli scomparsi, durante la quale l’arciprete don Filippo Bassi, dopo aver benedetta la bandiera, (madrina la Signora Cemmi) ha pronunciato un breve discorso d’occasione ponendo in risalto i meriti e i valori etico‑sociali della Banda Cittadina e dei suoi componenti.
Dopo la sfilata di saluto per le vie del paese, il corteo si è diretto in municipio per le premiazioni di benemerenza e anzianità. Dopo il saluto del sindaco dr. Giacomo Cemmi e un breve discorso dell’avv. Gheza, ex presidente per alcuni anni, si è proceduto alla consegna delle medaglie d’oro e diploma ai seguenti dirigenti e musicanti: Giusto Tedeschi, Carlo Fiorini, Giovanni Minini, Angelo Salvini, Giuseppe Santandrea e Silvio Treccani e ancora diplomi ai numerosi componenti con oltre vent’anni di servizio.
Alle ore 12,30 i 70 partecipanti si sono recati all’albergo della Posta, ricevuti dall’appassionato sostenitore comm. Fagioli, ove poi ha avuto luogo il pranzo di rito.
Qui il sig. Giusto Tedeschi ha ringraziato vivamente autorità e quanti hanno sostenuto e seguito con simpatia il Corpo Musicale durante tutti gli anni della sua vita, dicendosi certo che uguale interessamento e aiuti, Darfo e la sua cittadinanza daranno anche in avvenire. Si è associato alle belle manifestazioni anche il cav. uff. Giacinto Caprinali, nipote dei due fratelli fondatori, il quale ha voluto essere presente a Darfo nella celebrazione del settantennio.
La festa si è sciolta in piena e sana allegria con applausi e indirizzi rivolti in modo particolare ai vecchi musicanti presenti.”
La manifestazione è iniziata in Chiesa con la S. Messa e l’ufficio funebre per gli scomparsi, durante la quale l’arciprete don Filippo Bassi, dopo aver benedetta la bandiera, (madrina la Signora Cemmi) ha pronunciato un breve discorso d’occasione ponendo in risalto i meriti e i valori etico‑sociali della Banda Cittadina e dei suoi componenti.
Dopo la sfilata di saluto per le vie del paese, il corteo si è diretto in municipio per le premiazioni di benemerenza e anzianità. Dopo il saluto del sindaco dr. Giacomo Cemmi e un breve discorso dell’avv. Gheza, ex presidente per alcuni anni, si è proceduto alla consegna delle medaglie d’oro e diploma ai seguenti dirigenti e musicanti: Giusto Tedeschi, Carlo Fiorini, Giovanni Minini, Angelo Salvini, Giuseppe Santandrea e Silvio Treccani e ancora diplomi ai numerosi componenti con oltre vent’anni di servizio.
Alle ore 12,30 i 70 partecipanti si sono recati all’albergo della Posta, ricevuti dall’appassionato sostenitore comm. Fagioli, ove poi ha avuto luogo il pranzo di rito.
Qui il sig. Giusto Tedeschi ha ringraziato vivamente autorità e quanti hanno sostenuto e seguito con simpatia il Corpo Musicale durante tutti gli anni della sua vita, dicendosi certo che uguale interessamento e aiuti, Darfo e la sua cittadinanza daranno anche in avvenire. Si è associato alle belle manifestazioni anche il cav. uff. Giacinto Caprinali, nipote dei due fratelli fondatori, il quale ha voluto essere presente a Darfo nella celebrazione del settantennio.
La festa si è sciolta in piena e sana allegria con applausi e indirizzi rivolti in modo particolare ai vecchi musicanti presenti.”