83 L'importanza (da non sottovalutare) delle sedie
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La nostra sede era arredata, fino a circa cinque anni fa, con vecchi leggii in legno (molto pesanti e scomodi da spostare) e sedie tutte diverse tra loro, la maggior parte delle quali quasi fatiscenti, quindi impossibili da usare in manifestazioni pubbliche.
Così, sia per facilitare le operazioni di trasporto, sia per avere delle belle sedie da poter usare anche durante i concerti, nel 1992 si pensò di acquistare una sessantina di sedie da giardino bianche, richiudibili, e quindi più leggere e più pratiche da maneggiare.
Le sedie erano molto belle e sarebbero dovute essere “le sedie della Banda”, tanto che si parlava addirittura di numerarle e di assegnarne una ad ogni musicante, che ne sarebbe diventato il responsabile a tutti gli effetti. Ma il destino non volle così .....
Queste famose sedie furono usate per la prima volta il 29 agosto 1992, in occasione di un concerto organizzato a Boario dall’Associazione dei Commercianti.
Eravamo disposti in via Manifattura, quasi tutti già seduti appunto sulle nostre nuove sedie, quando si accomodò anche Enrico Abondio, naturalmente con in braccio il suo bassotuba.
Ebbene, appena seduto il nostro Enrico precipitò rovinosamente a terra, accompagnato da un rumore non da poco, visto che la sua sedia si sfasciò sotto di lui… Ciò spaventò ovviamente tutti noi, che tuttavia pensammo si trattasse di un caso isolato.
Ben presto, però, ci ricredemmo ed imparammo a riconoscere “quel” rumore.
Infatti, in successive occasioni, crollarono a terra anche Gian Paolo Alberti ed il nostro presidente Giovanni Chini. A questo punto, visto che i concerti erano diventati per noi un incubo, ed era molto più forte il timore che la propria sedia cedesse durante l’esibizione rispetto all’attenzione nell’eseguire i brani, pensammo che non fosse più il caso di utilizzare tali sedie per noi. Ma non potevamo certo lasciarle inutilizzate!
Così, per una serie di occasioni, divennero le sedie del pubblico, ma ogni volta c’era almeno una vittima.
Decidemmo perciò di bandirle del tutto.
Queste sedie sono passate alla storia e rimaste ben impresse nelle memorie dei musicanti tanto che, quando capita di suonare in un posto in cui il palco è allestito con sedie somiglianti alle nostre bianche, molti di noi si rifiutano di accomodarsi!
Dopo questa esperienza, la sede della Banda è ora arredata con bellissime e soprattutto solide sedie di legno e acciaio!
Così, sia per facilitare le operazioni di trasporto, sia per avere delle belle sedie da poter usare anche durante i concerti, nel 1992 si pensò di acquistare una sessantina di sedie da giardino bianche, richiudibili, e quindi più leggere e più pratiche da maneggiare.
Le sedie erano molto belle e sarebbero dovute essere “le sedie della Banda”, tanto che si parlava addirittura di numerarle e di assegnarne una ad ogni musicante, che ne sarebbe diventato il responsabile a tutti gli effetti. Ma il destino non volle così .....
Queste famose sedie furono usate per la prima volta il 29 agosto 1992, in occasione di un concerto organizzato a Boario dall’Associazione dei Commercianti.
Eravamo disposti in via Manifattura, quasi tutti già seduti appunto sulle nostre nuove sedie, quando si accomodò anche Enrico Abondio, naturalmente con in braccio il suo bassotuba.
Ebbene, appena seduto il nostro Enrico precipitò rovinosamente a terra, accompagnato da un rumore non da poco, visto che la sua sedia si sfasciò sotto di lui… Ciò spaventò ovviamente tutti noi, che tuttavia pensammo si trattasse di un caso isolato.
Ben presto, però, ci ricredemmo ed imparammo a riconoscere “quel” rumore.
Infatti, in successive occasioni, crollarono a terra anche Gian Paolo Alberti ed il nostro presidente Giovanni Chini. A questo punto, visto che i concerti erano diventati per noi un incubo, ed era molto più forte il timore che la propria sedia cedesse durante l’esibizione rispetto all’attenzione nell’eseguire i brani, pensammo che non fosse più il caso di utilizzare tali sedie per noi. Ma non potevamo certo lasciarle inutilizzate!
Così, per una serie di occasioni, divennero le sedie del pubblico, ma ogni volta c’era almeno una vittima.
Decidemmo perciò di bandirle del tutto.
Queste sedie sono passate alla storia e rimaste ben impresse nelle memorie dei musicanti tanto che, quando capita di suonare in un posto in cui il palco è allestito con sedie somiglianti alle nostre bianche, molti di noi si rifiutano di accomodarsi!
Dopo questa esperienza, la sede della Banda è ora arredata con bellissime e soprattutto solide sedie di legno e acciaio!