75 Partiture musicali dedicate alla Banda di Darfo
Libro
In occasione della manifestazione “Musica senza frontiere” del 1999 venne stampata una “brochure” dedicata all’avvenimento e alla nostra associazione, ricca di illustrazioni e di aneddoti. Fu distribuita in tutta la Valcamonica e spedita a tutti gli “addetti ai lavori” della provincia di Brescia e a quelle limitrofe, così come a tutti i partecipanti alla manifestazione e ai simpatizzanti.
Uno di questi aneddoti si riferiva ad un servizio musicale prestato in quel di Montecampione il 28 febbraio 1993 in occasione dei campionati mondiali di sci juniores.
Molti lo ricordano ancora oggi come uno dei giorni più duri e memorabili della nostra vita di banda.
La manifestazione si svolse infatti nel bel mezzo di una fitta nevicata (in quell’occasione si sfoggiavano i giubbotti nuovi della divisa e alle ragazze era stato permesso di non mettere la gonna, ma un paio di pantaloni scuri).
Nel corteo la banda era stata inserita tra alcuni uomini ed il coro ANA degli alpini, al quale seguivano tutti i gruppi di sciatori.
La neve era alta e rendeva difficile la marcia che comunque continuava con un passo sicuro ma nel bel mezzo di una salita molto ripida il maestro risalì la fila ordinando di fermarsi e continuare a suonare.
Alcuni strumenti iniziavano a non funzionare più perché intrisi di neve e il nostro gruppo venne brutalmente superato dal resto del corteo.
Finita la marcia che si stava eseguendo, raggiungemmo la piazza con tripode dove, nonostante le intemperie, si tennero tutti i discorsi d’obbligo. Tutti i musicanti erano infreddoliti e Lorena pensò di cedere pietosamente una delle sei paia di calze che indossava a Cristina, a cui si stavano congelando i piedi.
Quando finalmente “l’agonia” finì, tutti cercarono di rifugiarsi in un bar a scaldarsi, prima di risalire sul pulman che li avrebbe riportati a casa, affrontando coraggiosamente, a testa alta e piedi freddi, un interminabile rientro alla fantasmagorica (ma prudente) velocità di 20 chilometri all’ora!
Il caso volle che una copia di questa brochure che riportava una bellissima fotografia della nostra banda che arrancava sulle nevi di Montecampione, arrivasse nelle mani di Carlo Pirola, un noto e stimato compositore milanese di musica originale per banda. Come spesso accade agli artisti, per ispirazione improvvisa, l’immagine gli suggerì la composizione di una partitura da dedicare a noi, con gli elementi principali di una musica ad azione “corale” ascendente ed in crescendo, come lui stesso l’ha definita.
Uno di questi aneddoti si riferiva ad un servizio musicale prestato in quel di Montecampione il 28 febbraio 1993 in occasione dei campionati mondiali di sci juniores.
Molti lo ricordano ancora oggi come uno dei giorni più duri e memorabili della nostra vita di banda.
La manifestazione si svolse infatti nel bel mezzo di una fitta nevicata (in quell’occasione si sfoggiavano i giubbotti nuovi della divisa e alle ragazze era stato permesso di non mettere la gonna, ma un paio di pantaloni scuri).
Nel corteo la banda era stata inserita tra alcuni uomini ed il coro ANA degli alpini, al quale seguivano tutti i gruppi di sciatori.
La neve era alta e rendeva difficile la marcia che comunque continuava con un passo sicuro ma nel bel mezzo di una salita molto ripida il maestro risalì la fila ordinando di fermarsi e continuare a suonare.
Alcuni strumenti iniziavano a non funzionare più perché intrisi di neve e il nostro gruppo venne brutalmente superato dal resto del corteo.
Finita la marcia che si stava eseguendo, raggiungemmo la piazza con tripode dove, nonostante le intemperie, si tennero tutti i discorsi d’obbligo. Tutti i musicanti erano infreddoliti e Lorena pensò di cedere pietosamente una delle sei paia di calze che indossava a Cristina, a cui si stavano congelando i piedi.
Quando finalmente “l’agonia” finì, tutti cercarono di rifugiarsi in un bar a scaldarsi, prima di risalire sul pulman che li avrebbe riportati a casa, affrontando coraggiosamente, a testa alta e piedi freddi, un interminabile rientro alla fantasmagorica (ma prudente) velocità di 20 chilometri all’ora!
Il caso volle che una copia di questa brochure che riportava una bellissima fotografia della nostra banda che arrancava sulle nevi di Montecampione, arrivasse nelle mani di Carlo Pirola, un noto e stimato compositore milanese di musica originale per banda. Come spesso accade agli artisti, per ispirazione improvvisa, l’immagine gli suggerì la composizione di una partitura da dedicare a noi, con gli elementi principali di una musica ad azione “corale” ascendente ed in crescendo, come lui stesso l’ha definita.
1993 Montecampione: il coraggioso organico sfida la bufera per presenziare ai Campionati Mondiali di Sci Juniores.
Pirola spiega poi il significato della sua opera nel seguente modo: “È il ricordo di una melodia nostalgica tratta dal repertorio della tradizione alpina, una sosta musicale che allevia la fatica della salita. L’ambientazione sonora di questi eventi musicali intende rilevare gli aspetti ed i profili del paesaggio innevato ed immobile, in contrasto con le figure in movimento: una banda temeraria e compatta che continua a salire, seguendo il suo maestro. L’intento è di congiungere la musica al mondo fantastico della montagna, ma salire “Verso l’alto” (questo è il titolo) significa anche migliorarsi nella dimensione umana ed artistica”.
Questa partitura venne eseguita da noi alla prima occasione: il concerto augurale 1999, dove riscosse molto successo.
Pirola, dopo aver ascoltato attentamente la registrazione, modificò alcune sfumature della partitura per adattarla al meglio ad un organico strumentale come il nostro e cambiò il titolo da “Verso l’alto” a “In cammino”.
Questa partitura venne eseguita da noi alla prima occasione: il concerto augurale 1999, dove riscosse molto successo.
Pirola, dopo aver ascoltato attentamente la registrazione, modificò alcune sfumature della partitura per adattarla al meglio ad un organico strumentale come il nostro e cambiò il titolo da “Verso l’alto” a “In cammino”.
Un’altra partitura, pubblicata dalla Dicorato Edizioni Musicali, porta una dedica alla nostra Banda.
Questo brano musicale, intitolato “Arcana”, di notevole suggestione, è stato commissionato dalla nostra Associazione al compositore bresciano Claudio Mandonico, molto noto in campo internazionale, uno dei migliori professionisti che dedicano il loro lavoro alla musica adatta ad un organico strumentale bandistico. “Arcana”, commissionata proprio per l’occasione del nostro 150° compleanno, è stata da noi eseguita per la prima volta nel concerto augurale del 2002 ed è piaciuto moltissimo al nostro pubblico.
Vedere il nome della propria Banda stampato sulla prima pagina dell’edizione, con tanto di dedica scritta da importanti compositori contemporanei, è motivo di grande orgoglio per tutti noi.
Questo brano musicale, intitolato “Arcana”, di notevole suggestione, è stato commissionato dalla nostra Associazione al compositore bresciano Claudio Mandonico, molto noto in campo internazionale, uno dei migliori professionisti che dedicano il loro lavoro alla musica adatta ad un organico strumentale bandistico. “Arcana”, commissionata proprio per l’occasione del nostro 150° compleanno, è stata da noi eseguita per la prima volta nel concerto augurale del 2002 ed è piaciuto moltissimo al nostro pubblico.
Vedere il nome della propria Banda stampato sulla prima pagina dell’edizione, con tanto di dedica scritta da importanti compositori contemporanei, è motivo di grande orgoglio per tutti noi.