La Premiata Forneria Marconi, nota anche come PFM, è un gruppo musicale italiano del genere rock progressivo che ha avuto grande popolarità negli anni '70, sia in Italia sia a livello internazionale (in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, ma anche in Giappone). Tra i gruppi italiani progressive di quel periodo, (Banco del Mutuo Soccorso, Stormy Six, Osanna, The Trip, Area, Perigeo, Le Orme, Opus Avantra, New Trolls), è stato l'unico ad avere un duraturo successo dentro e fuori i confini nazionali.
Musicalmente imparentata con gruppi come i Genesis o i primi King Crimson, la PFM ha saputo evolvere il proprio stile anche nei decenni successivi grazie anche alle notevoli doti strumentali dei suoi componenti.
Il maestro Vittorio Alberti ha voluto arrangiare per banda alcuni pezzi di questo storico gruppo italiano. Impresa non facile vista l'originalità e imprevedibilità dello spartito originale. Comunque nella collezione vengono riproposti tre temi assai conosciuti: si parte con "La Carrozza di Hans" - primo brano originale composto e proposto al pubblico dal gruppo nel 1971 al Festival d’avanguardia e nuove tendenze di Viareggio.
L'originalità è evidente non solo nello spartito ma anche nel testo, a partire dal titolo che sottolinea l'aspetto del viaggio nella vita. Il secondo pezzo è il più tradizionale "Dove Quando" che rieccheggia melodie della tradizione celtica.
Si chiude con "Impressioni di Settembre" certamente il successo più grande del gruppo. Nella versione originale questa canzone ha un ritornello molto bello, suonato ma non cantato, eseguito con uno strumento dalle sonorità nuove, simili a quelle delle tastiere e dei fiati, il Moog: tre oscillatori che creano delle onde da mescolare insieme. Un risultato sfacciatamente sintetico e tremendamente affascinante. Evidentemente difficile se non impossibile da ottenere con gli strumenti a fiato sebbene il risultato sia molto piacevole all'ascolto.
Miscellanea
PFM Collection
MiscellaneaAutore: Franco Mussida
Altre informazioni: arr. Vittorio Alberti
Music of Royal Fireworks
MiscellaneaAutore: George Friderick Handel
Altre informazioni: arr. Den Arend
La musica faceva da sfondo ai fuochi d'artificio disegnati da Thomas Desguliers, figlio del clerico e scienziato John Theophilus Desaguliers. La prima esecuzione non fu un gran successo a dire il vero: l'enorme costruzione in legno prese fuoco dopo il collasso di un bassorilievo di Giorgio II. Ma la musica venne riproposta 6 giorni dopo il 21 Aprile 1749 ai Vauxhall Gardens. Dodici mila ascoltatori paganti (2/6 di sterlina il costo del concerto) accorsero all'evento e questo causò un ingorgo terribile di carrozze sbrogliato dopo circa 3 ore. A questo si aggiunse la chiusura al traffico dell'area a sud del Tamigi causa crollo dell'arco centrale del London Bridge (non per la musica però!). Probabilmente a quel tempo Handel era una vera e propria star!
Alla pubblicazione, avvennuta qualche mese dopo, Handel sperava di presentare l'opera come una overture ma la Corona Inglese impose il titolo di "Music for the Royal Fireworks" come propaganda in favore del trattato appena firmato e della monarchia stessa in quel tempo assai poco popolare.
Il pezzo fu originariamente scritto per un insieme di 24 oboi, 12 fagotti (e un contrabbasso), 9 trombe, 9 corni francesi, 3 paia di timpani ed un numero non specificato di tamburi. Handel fu molto preciso sul numero degli strumenti. Nella overture dovevano esserci 3 trombe con parte di primo, tre per secondo, 3 per terzo; i 24 oboi erano invece divisi in 12, 8 e 4; ed i 12 fagotti divisi in 8 e 4. I tamburi dovevano suonare ne La Réjouissance e nel secondo Menuet, solo in un secondo tempo si decise di farli suonare anche nella Ouverture. Per le successive esibizioni vennero poi previsti anche gli archi per i quali Handel scrisse istruzioni sulla partitura: i violini potevano suonare la parte degli oboi, i violoncelli quella dei fagotti, le viole lo stesso tema l'ottava sotto.
La Bourrée ed il primo Menuet dovevano essere suonati solo da oboi e fagotti (o in sostituzione archi) .
Questo pezzo è nel repertorio della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme da molto tempo, riproposto anche nel 2009 perchè 250° anniversario della morte dell'autore.
Amazing Grace
MiscellaneaAutore:
Altre informazioni: arr. Willy Haustvas
Amazing Grace è una adattamento per banda e theremin di "Auld Lang Syne" una canzone tradizionale diffusissima nei paesi di lingua inglese, dove viene cantata soprattutto nella notte di capodanno per dare l'addio al vecchio anno e in occasione di congedi, separazioni e addii. Il titolo della canzone, Auld Lang Syne, è un'espressione scozzese ormai accolta anche nei dizionari inglesi dove è tradotta letteralmente come “old long since”, o, in modo meno aderente all'originale scozzese ma senz’altro più corretto, “the good old days” nel senso de “i bei tempi andati”; il testo della canzone è un invito a ricordare con gratitudine i vecchi amici e il tempo lieto passato insieme a loro. La Banda di Darfo ha inserito questo pezzo nel proprio repertorio in occasione del Concerto Augurale 2009 e l'assolo al theremin è eseguito dal vicedirrettore Danilo Alberti.
Il theremin è il più antico strumento musicale elettronico conosciuto. È stato inventato dal fisico russo Leon Theremin nel 1919. Questo strumento è composto fondamentalmente da due antenne poste sopra e a lato di un contenitore nel quale è alloggiata tutta l'elettronica. Il controllo avviene allontanando e avvicinando le mani alle antenne, mediante quella superiore (posizionata verticalmente) si controlla l'altezza del suono, quella laterale (posta orizzontalmente) permette di regolarne l'ampiezza. Il suono può variare tra quello di un violino e quello vocale. Lo strumento è considerato molto difficile da suonare proprio perché lo si suona senza toccarlo.
Il theremin è stato utilizzato anche in numerose colonne sonore di film, tra cui Io ti salverò di Alfred Hitchcock e . Altri esempi noti sono la sigla iniziale della serie originale di Star Trek e quella dei cartoni animati di Scooby Doo e il tema della serie televisiva L'ispettore Barnaby.
Tribute to Kurt Weill
MiscellaneaAutore: Kurt Weill
Altre informazioni: arr. Jerry Brubaker
Kurt Julian Weill nacque il 2 Marzo 1900, in una famiglia molto religiosa, nel quartiere ebraico di Dessau in Germania. All'età di 12 anni Kurt Weill comiciò a prendere lezioni di piano e fece i suoi primi tentativi di composizione. Si diplomò a Dessau nel 1918. Ma proprio in quegli anni la sua famiglia ebbe dei seri problemi economici (nel periodo molto duro che seguì la fine della Prima Guerra Mondiale) cosa che lo spinse, nel Luglio 1919, ad abbandonare i suoi studi e cominciare a lavorare come "suggeritore" al Teatro Friedrich di Dessau. Dal 1921 al 1923 studiò composizione con Busoni alla Preußische Akademie der Künste a Berlino. Dal Novembre 1924 al Maggio 1929, Weill scrisse centinaia di recensioni per la guida ai programmi radiofonici Der deutsche Rundfunk, allora molto famosa ed influente. Sebbene avesse avuto un certo successo con i suoi primi lavori non teatrali (come il Quartetto per Archi Op. 8 o il Concerto per Violino ed Orchestra Op. 12), Weill si spostò sempre più verso la musica vocale ed i musicals. Con l'ascesa del Nazismo nel 1933, come compositore ebreo, fu un bersaglio facile, spesso criticato e con continue influenze nel propri lavori. Decise pertanto di lasciare la Germainia e si trasferì negli Stati Uniti dove subito trovò lavoro a Broadway. Invece che continuare a scrivere nello stesso stile che aveva caratterizzato i compositopri Europei, Weill fece uno studio approfondito della musica popolare e da spettacolo americana. L'esito furono una serie di lavori (canzoni singole o interi shows) che furono immediatamente apprezzati e ammirati dal grande pubblico, sebbene alcuni critici li considerarono inferiori alle produzioni precedenti. Essi sono ad oggi pietre miliari dello sviluppo del musical americano. Unico fra gli autori di Broadway del periodo, Weill insistette per orchestrare lui stesso ogni nota dei suoi lavori. Morì di infarto il 03 Aprile1950 a New York City
Ad oltre 50 anni dalla sua morte, la sua musica continua ad essere apprezzata in contesti sia popolari che classici. Durante la sua vita i lavori di Weill furono associati soprattutto alla voce e all'interpretazione di sua moglie, la cantante Lotte Lenya, ma subito dopo la sua morte "Mack the Knife" venne interpretato da Louis Armstrong e Bobby Darin come un classico della musica jazz. La sua musica è stata registrata decine di volte da vari interpreti come i Doors, Judy Collins, Lou Reed, Todd Rundgren, John Zorn, Dagmar Krause, e PJ Harvey ala Metropolitan Opera di New York e dalla Vienna Radio Symphony Orchestra.
In questo "Tribute to Kurt Weill" Jerry Brubaker adatta per banda alcuni dei capolavori come "September Song" e "Mack the Knife"
Scossa Elettrica
MiscellaneaAutore: Giacomo Puccini
Altre informazioni:
L'occasione per la stesura della marcetta brillante "Scossa elettrica" fu un congresso mondiale di telegrafisti nel 1899 a Como per il centesimo dell'invenzione della batteria galvanica. Uno dei due manoscritti conosciuti porta la dedica di Puccini: "Eccoti la porcherietta… che i telegrafisti al suono di questa marcetta arrivino presto alla pensione". Nonostante la palese ironia, Puccini più tardi fece stendere da un certo G. Serrao una versione per banda. Ed è proprio la versione che la Banda di Darfo inserisce nel suo repertorio in occasione del Concerto Augurale del 2009. Perchè il 2009 è una data importante per la Vallecamonica: si festeggia infatti il centenario del completamento della diffusione dell'elettricità nel nostro territorio. Se il telegrafo infatti era giunto già nel 1865, ed il 1894 fu l'anno della l'illuminazione elettrica, nel 1909 iniziarono i lavori della centrale di Cedegolo della da poco fondata Società elettrica di Vallecamonica, che fondendo in se tutte le prime società elettriche camune iniziò a distribuire capillarmente l'energia elettrica a buona parte della valle. Nel luglio dello stesso anno una grande festa accolse il primo treno nelle varie stazioni della valle. A questo avvenimento la Banda di Darfo dedica 2 brani del proprio Concerto Augurale.
Stella di Pompegnino
MiscellaneaAutore: Claudio Mandonico
Altre informazioni:
Per chi non fosse più che esperto di geografia bresciana, Pompegnino è una piccola frazione del comune di Vobarno, in ValSabbia. Stella di Pompegnino è una rivisitazione di un tema natalizio tradizionale, arrangiato per banda da Claudio Mandonico, certamente fra le personalità musicali più interessanti del nostro territorio.
La Pastorale presenta delle caratteristiche musicali ben precise: il ritmo ternario (6/8, 9/8, 12/8), l'utilizzazione di strumenti caratteristici (cornamuse, pive, zampogne), il procedere per terze e la presenza di melodie sostenute da armonie molto larghe (limitate per lo più alla tonica o ala dominante) e costruite spesso con effetti di eco e giochi di simmetrie. Questa tipologia di brani nacque e si sviluppò insieme alle sacre rappresentazioni di intonazione natalizia, che, seguendo la narrazione del Vangelo di Luca, introducevano i pastori ad adorare il Redentore neonato intonando canzoni e nenie. Le prime pastorali risalgono al sec. XVII, ma la tradizione non è spenta e "Stella di Pompegnino" ne è testimonianza evidente
DER DEMON
MiscellaneaAutore: Paul Huber
Altre informazioni:
In aggiunta alla sua attività di direttore (di cori, di orchestre e fiati e orchestre), Paul Huber fu attivo come maestro di voce e piano a San Gallo.
Morì, sempre a San Gallo, il 25 Febbraio 2001
Le composizioni di Huber possono essere definite in stile tardo romantico, con elementi significativi della tradizione popolare svizzera. Il suo è un linguaggio musicale drammatico (nel senso letterale del termine) che ha grande presa sul pubblico.
Der Demon, uno dei suo lavori più famosi, venne composta nel 1966 ed è uno studio sinfonico dell'antico "Dies Irae" della tradizione cattolica. L'atmosfera è cupa ma lirica, le parti più importanti sono assegnate agli ottoni (le ombre) con improvvisi intermezzi dei legni (le luci).
La Banda Cittadina di Darfo Boario Terme la eseguì per la prima volta nel 1989 quando ancora non era stata pubblicata in Italia (venne comprata infatti in Svizzera).
TEXAS
MiscellaneaAutore: Nunzio Ortolano
Altre informazioni:
|Nunzio Ortolano è nato a Montemaggiore Belsito in provincia di Palermo. Nel 1987 si è diplomato in clarinetto presso il Conservatorio V. Bellini del capoluogo siciliano, e nel 1997 in strumentazione per banda presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze. Ha studiato con il Maestro Francesco di Fatta e partecipato a stage di direzione con Thomas Briccetti. E' direttore ma soprattutto compositore di musica originale per banda, prendendo spunto per i suoi pezzi dai grandi maestri olandesi di questo genere con Van der Roost e De Haan.
Il Texas, con una superficie superiore a quella dell'Ucraina e più che doppia rispetto a quella dell’Italia, annovera una grande varietà di paesaggi spostandosi da est a ovest, dalle pianure fluviali dell’est, ai deserti del sud-ovest, e ambienti naturali che vanno dalle paludi costiere, alle foreste subtropicali, alle praterie, alle regioni semi-aride e aride, alle montagne.
Nunzio Ortolano ci vuole portare per un qualche minuto in questo che è il più grande stato USA dopo l'Alaska con la sua musica, che in alcuni momenti richiama il mito del far West e dei cowboys ed in altri lascia spazio al lirismo e alla melodia
STOCKHOLM WATER FESTIVAL
MiscellaneaAutore: Luigi di Ghisallo
Altre informazioni:
Lo Stockholm Water Festival è il festival culturale più grande d'Europa e si tiene ogni anno nella città di Stoccolma. Dura circa 30 gg (sempre d'estate) e in diverse locations presenta appuntamenti ed eventi musicali, d'arte, di letteratura.
Luigi di Ghisallo prende spunto da questo evento per raccontarci la splendida capitale svedese. Stoccolma, situata lungo la costa orientale della Svezia, sviluppandosi su quattordici isole che affiorano lì dove il lago Malaren incontra il Mar Baltico si è virtualmente sviluppata nell'acqua, nella baia di Riddarfjarden. Si capisce perciò facilmente perchè è detta la Venezia del Nord e il perchè l'acqua ne sia suo elemente fondante e onnipresente.
Ecco quindi che il compositore ci descrive in musica i vicoli medievali e le stradine acciotolate del centro storico, la cittadella Gamla Stan. Si sposta poi al museo Wasa, interamente dedicato ad una imbarcazione che fu prima orgoglio e quindi onta per la Svezia tutta. Perchè il galeone Wasa, edificato su ordine di Gustavo Wasa II, con i suoi 64 cannoni, una lunghezza di 57 metri, un albero di velaccia di 50 metri e 16 ettari di boschi sfoltiti di querce per ottenere il legname per la sua costruzione, fu la nave più grande e bella della sua epoca; salpò in pompa magna dal porto di Stoccolma nel 1637 ma affondò solo pochi metri più avanti schiacciata forse dall'oro delle sue decorazioni. Insomma un Titanic ante litteram, fortunatamente senza vittime. L'imbarcazione fu poi recuperata e oggi fa bella mostra di sé nel museo a lei dedicata. Luigi di Ghisallo fa poi una capatina al Kungliga Slottet, il palazzo reale risalente al XIII secolo ma nei secoli ampliato e modificato fino ad arrivare alla sua forma attuale, con la splendida facciata marmorea e le su 609 stanze. Qui assiste al cambio della guardia per una delle più antiche monarchie del mondo.
Questa lunga parentesi, speriamo interessante ma forse un po' noiosa, non corrisponde alla musica che andrete ad ascoltare. Perchè Stockhol Water Festival è spumeggiante di trilli come una grande fontana, frizzante nei suoi ritmi sostenuti come le onde che si susseguono sulle banchine, maestosa nel suo andante come il mare che si confonde con il cielo all'orizzonte
ITALA
MiscellaneaAutore: Simone Salvetti
Altre informazioni: Arr. Claudio Mandonico
Simone Salvetti e Claudio Mandonico sono due tra le figure più importanti nel panorama musicale bresciano, entrambi virtuosi ed amanti del mandolino. L'uno visse e operò a cavallo tra l'800 e il 900, l'altro è un apprezzato compositore e direttore contemporaneo.
La nostra valle in particolare deve molto al Maestro Salvetti. Personaggio assai singolare, a dispetto degli studi prestigiosi al conservatorio di Parma visse una vita da bohemien, insegnando musica, dirigendo ed in alcuni casi fondando alcuni fra i complessi che ancora oggi si esibiscono sulla scena camuna. A suo ricordo nel Settembre 2009 l'Unione Bande di Vallecamonica sta organizzando un raduno con la partecipazione delle Bande Musicali di Breno, Darfo B.T., Capo di Ponte e Esine, di cui fu in periodi diversi, maestro. Per l'occasione verrà presentata la pubblicazione di un Cd musicale abbinato ad un opuscolo interamente dedicati al talentuoso maestro.
Nell'archivio storico della Banda di Darfo furono rinvenuti anni or sono fotografie e spartiti. Il maestro amava comporre anche di impeto, ma spesso non portava a termine il lavoro. Compito del direttore attuale Vittorio Alberti ricostruire i pezzi e arrangiarli ad un organico moderno.
Itala, marcia trionfale, è un bel pezzo di gusto ottocentesco che piacerà a chi ama una banda molto tradizionale, che ogni tanto è bello poter riascoltare.