Harold Laurence Walters nato in Arkansas, USA, nel 1918 e scomparso in California nel 1984 è stato un compositore statunitense. Ha anche fatto uso dello pseudonimo Fred L. Frank. Coltivò la passione per la musica fin da bambino, prendendo lezioni di tromba. Arruolatosi in Marina si dilettò al basso tuba e lì cominciò a firmare i primi arrangiamenti. Completò poi gli studi presso il College Conservatory of Music (CCM) della Università di Cincinnati in Ohio. Nel 1943 conseguì il dottorato presso il Washington College of Music di Chestertown, Maryland. Come compositore, lavorò assiduamente presso orchestre stabili e teatri, scrisse per il cinema e la pubblicità. Affiancando sempre anche l'attività di direttore. Jamaican Folk Suite è uno dei suoi pezzi più conosciuti: scritto nel 1966 risente dell'aura un po' "hippie" del periodo. La Jamaica, allora come oggi, è un luogo mitico di delizie: sole, mare, vegetazione rigogliosa, relax. I temi orchestrati sono conosciuti ed orecchiabili. Protagoniste: le percussioni.
Miscellanea
A KLEZMER KARNIVAL
MiscellaneaAutore: Philip Sparke
Altre informazioni:
La musica Klezmer ha origine nei 'shtetl' (villaggi) e nei ghetti dell'Europa dell'Est dove musici itineranti ebrei, detti 'klezmorim', si esibivano durante celebrazioni e cerimonie, soprattutto matrimoni. Tradizione che affonda le sue radici nel primo medioevo e si protrae fino all'età moderna 'Klezmer' è una parola ebraica che combina insieme due termini: 'kley' (strumento) e 'zemer' (canzone) e le radici di questo stile si possono trovare nelle melodie secolari, nelle danze popolari, in canti tipici ebraici e anche nei 'nigunim', sorta di canzoni senza parole intonate dagli 'Hasidim' cioè gli ebrei ortodossi.
Intorno al 16th secolo, alla musica klezmer furono aggiunti i testi, tratte dai 'badkhn' per cerimonie matrimoniali, o dai 'Purimshpil' (la storia di Esther a Purim) o da tradizioni del teatro Yiddish. Resta comunque la predominanza strumentale, particolarmente di violino e clarinetto.
Philippe Sparke, noto compositore di musica originale per banda, scrive "A Klezmer Karnival " usando tre melodie tradizionali:
1. Choson kale mazel tov – una danza per matrimonio, beneaugurante per gli sposi;
2. Freylekh – una danza in cerchio ebraica, oggi commercializzata con il titolo di "Una note in Paradise";
3. Sherele – letteralmente "danza delle piccole forbici" è una pastorale tedesca. Come quella precedente, è più un "tipo" di danza che non un vero e proprio titolo singolo;
Il ritmo del brano è spesso veloce ed incalzante ed i protagonisti sono senz’altro i legni.
ONCE UPON A TIME IN THE WEST
MiscellaneaAutore: E. Morricone
Altre informazioni: Arr. A. Waigner
ONCE UPON A TIME IN THE WEST di E. Morricone arrangiamento per banda A. Waigner
"C'era una volta il West" è un film del 1968 diretto da Sergio Leone. Uno spaghetti western epico prodotto dalla Paramount Pictures e interpretato da Claudia Cardinale, Henry Fonda, Jason Robards e Charles Bronson. La sceneggiatura venne scritta da Leone e Sergio Donati, da un soggetto ideato da Leone, Bernardo Bertolucci e Dario Argento. È il primo episodio della trilogia del tempo di Leone, che proseguirà con Giù la testa (1971) e C'era una volta in America (1984). Lungo dai 165 ai 145 minuti a seconda delle versioni, fu un successo di pubblico in Europa ma assai meno negli Stati Uniti. E' oggi generalmente riconosciuto come un capolavoro e uno dei migliori film mai realizzati tanto ad essere stato incluso, nel 2009, nel National Film Registry dalla Biblioteca del Congresso Americano per essere "culturalmente, storicamente o esteticamente" significativo.
Parte del successo del film è sicuramente dovuto anche alla colonna sonora: in versione strumentale oppure vocale, difficile sfuggire al fascino di questa celeberrima melodia. Ne è autore uno fra gli artisti contemporanei italiani più conosciuti: Ennio Morricone, Roma 1928, Accademico di Santa Cecilia, Premio Oscar alla Carriera, autore di musiche immortali, capace di vendere 70 milioni di dischi.
Poco altro c’è d’aggiungere, se non buon ascolto, per questo arrangiamento firmato dal francese André Waigner
On This Day Earth Shall Ring
MiscellaneaAutore: Gustav Holst
Altre informazioni: Arr. Robert W. Smith
On This Day Earth Shall Ring di Gustav Holst arrangiamento per banda di Robert W. Smith
Holst nasce a Cheltenham, nel Gloucestershire nel 1874.
La sua famiglia, di origine svedese, si era trasferita in Inghilterra nel 1807 dopo aver soggiornato in Russia, dove un suo antenato aveva avuto incarichi di compositore di corte, e in Germania. Suo padre era un pianista e insegnante di musica, sua madre era una delle sue allieve. Di salute assai cagionevole e asmatico, Gustav viene educato alla musica sin dalla più tenera età: presso la Royal College of Music di Londra suona il pianoforte e di seguito il trombone. Impegnato nella attività di compositore, come di insegnante, coltiva interessi culturali molteplici: dall'orientalismo alla riscoperta delle tradizioni musicali anglosassoni, dal socialismo al vegetarismo. Ma è l'astrologia e la teosofia che gli ispirano la sua opera più conosciuta "The Planets", scritta fra il 1914 ed il 1916. Patriota, appassionato viaggiatore e cultore delle "nuove tecnologie" del tempo, radio su tutte, Holst muore nel 1934 a Londra.
Il 2014 è pertanto il 140esimo anniversario dalla sua nascita, ed l' 80esimo dalla morte: per celebrare tale ricorrenza la Banda Cittadina di Darfo Boario Terme propone "On This Day Earth Shall Ring" tratto dalla Winter Suite, Movimento I, in Tribute to Gustav Theodore Holst Dedicated to the Memory of Mrs. Alta Sue Hawkins. Come altri pezzi del compositore inglese, l'arrangiamento per banda è particolarmente indicato visto l'orchestrazione che prevede gli ottoni protagonisti.
La Rosa di Bagdad
MiscellaneaAutore: R.P.mangiagalli
Altre informazioni: Arr. Vittorio Alberti
La Rosa di Bagdad è un film d’animazione del 1949, il primo italiano in Technicolor, il secondo lungometraggio d’animazione europeo.
La trama è tratta da “Le mille ed una Notte” ed in qualche modo abbastanza simile all’ “Aladino” della Walt Disney di qualche anno fa: il perfido visir Jafar vuole impadronirsi del regno sposando con il maleficio la bella principessa Zeila. Ma l’intervento di Amin, aiutato dal genio della lampada, manda a monte il piano. L’ “happy end” prevede naturalmente il matrimonio finale fra Zeila ed Amin.
Presentato alla 10ina Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica il film venne distribuito nelle sale nel 1950 non ottenendo, a dirla tutta, un gran successo. Fu assai più apprezzato all’estero, sia in Europa che negli Stati Uniti dove a dare voce alla principessa fu chiamato il premio oscar Julie Andrews (l’attrice di “Mary Poppins” per intenderci). Restaurato pochi anni fa, è stato inserito nella lista dei 100 film di produzione italiana da preservare come patrimonio nazionale.
Direttore e produttore di questo capolavoro un po’ dimenticato, un nostro concittadino darfense: Anton Gino Domenighini: pubblicitario di fama ed uomo visionario ed innovatore. Nonché parente di una nostra ex musicante: ecco perché la banda di Darfo è riuscita ad ottenere, sono oramai dieci anni, lo spartito di Pick Mangiagalli, presentandolo al pubblico nell’arrangiamento del maestro Vittorio Alberti.
Una storia affascinante, che ci piace ricordare e riproporre proprio perché sconosciuta ai più. A memoria di un film immortale e di un darfense coraggioso.
HIGHLIGHTS FROM “CHESS”
MiscellaneaAutore: Ulvaeus & Andersson
Altre informazioni: Johan de Meij
HIGHLIGHTS FROM “CHESS” di Ulvaeus & Andersson arrangiamento per banda di Johan de Meij
Benny Andersson e Bjorn Ulvaeus avevano già alle spalle una carriera strepitosa come cantanti nel gruppo svedese degli ABBA quando decisero, allo scioglimento dello stesso, di imbarcarsi in un progetto complesso come un musical.
Certo, avevano a disposizione un “paroliere” di eccezione come Tim Rice, che aveva già firmato successi come “Jesus Christ Superstar” e “Evita” in collaborazione con Andrew Lloyd Webber. “Chess”, dunque, ambientato a Merano durante un torneo di scacchi, è un sorta di romanzo spionistico in musica, protagonisti uno scacchista americano ed il suo contendente russo. Il contesto da “Guerra fredda” rende le tematiche oramai superate. Non certo le melodie però, che risentono dell’influenza lirica ed allo stesso tempo pop dei due compositori. L’arrangiatore Johan de Meij riesce ad infondere un gusto quasi “sinfonico” all’insieme, orchestrando in maniera contemporanea e originale i temi principali “I know him so well” “Anthem” “Quartet”
Questo pezzo, presente nel repertorio della banda di Darfo da una quindicina d’anni, è stato registrato dalla stessa a Giugno di quest’anno ed incluso nel cofanetto commemorativo dei 160 anni di attività.
FESTA DA BALLO (Rigoletto)
MiscellaneaAutore: Giuseppe Verdi
Altre informazioni: Arr. F.Benzi
Il 2013 è stato l’anno verdiano per eccellenza, a duecento anni dalla nascita del grande compositore di Busseto. Non poteva mancare, nel programma del Concerto Augurale, un pezzo omaggio all’artista simbolo della lirica e del romanticismo risorgimentale italiano. “Festa da ballo” è un medley di temi tratti da Rigoletto, opera in tre atti tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse ("Il re si diverte") rappresentata per la prima volta nel 1851 al Teatro La Fenice di Venezia
Intenso e complesso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, incentrato sulla figura di un buffone di corte, “Rigoletto” appunto, non solo offre una combinazione perfetta di ricchezza melodica e potenza drammatica, ma pone lucidamente in evidenza le tensioni sociali e la subalterna condizione femminile in una realtà nella quale il pubblico ottocentesco poteva facilmente rispecchiarsi.
L’arrangiatore …. Sceglie qui di presentare alcuni dei temi leggeri, da ballo appunto, tra i quali una tarantella ed …
EPITAPHIUM
MiscellaneaAutore: Claudio Mandonico
Altre informazioni: Commissionata dalla Banda Cittadina di Darfo in ricordo del musicante Daniele Gabossi
Claudio Mandonico, alle spalle studi presso il Conservatorio di Brescia con Giancarlo Facchinetti, è oggi uno dei più apprezzati compositori lombardi. Dal suo approccio poliedrico si sviluppa un linguaggio particolare, che non disdegna nessun stile storico né la musica leggera. I suoi lavori sono dedicati a formazioni ed generi musicali vari e disparati: dalle opere didattiche per bambini, ai brani per orchestra d’archi, banda, orchestra a plettro, coro, Big Bands. Collabora numerosi gruppi musicali anche come sassofonista, clarinettista e pianista “Epitaphium” è un pezzo scritto appositamente per la Banda di Darfo, commissionato dalla stessa a ricordo di un caro amico, Daniele. E’ proprio lui, la sua carriera di clarinettista e sassofonista, la sua vita intensa e la dipartita troppo precoce, a riecheggiare qui fra le note del pentagramma.
PINK FLOYD MEDLEY
MiscellaneaAutore: PINK FLOYD
Altre informazioni: R. Fienga
I Pink Floyd sono una band britannica formatasi nella seconda metà degli anni sessanta che, nel corso di una lunga e travagliata carriera, è riuscita a riscrivere le tendenze musicali della propria epoca, diventando uno dei gruppi più importanti della storia. Sebbene agli inizi si siano dedicati prevalentemente alla psichedelia e allo space rock, il genere che meglio definisce l'opera dei Pink Floyd, caratterizzata da una coerente ricerca filosofica, esperimenti sonori, grafiche innovative e spettacolari concerti, è il rock progressivo. Nel 2008 si è stimato che abbiano venduto circa 250 milioni di dischi in tutto il mondo.
Riuscire a trasmettere il loro sound attraverso un complesso bandistico è impresa veramente ardua. Ci tenta la scrittura dell’arrangiatore …… che, aggiungendo all’organico tradizionale chitarra e basso, crea un pezzo di sicuro impatto emotivo ed acustico.
Il medley include tre canzoni “Shine On You Crazy Diamond” scritta da David Gilmour, Roger Waters e Richard Wright nel 1974, è uno struggente omaggio all'ex componente della band Syd Barrett, che aveva lasciato il gruppo nel 1968
“Money” scritta dal bassista Roger Waters e contenuta nell'album The Dark Side of the Moon del 1973. Il testo è un'ironica critica all'eccessivo attaccamento al denaro, uno dei "lati oscuri" della natura umana, cause di disagio e sofferenza. Da qui appunto il titolo "Money" – Soldi “Another Brick in the Wall”, autore Roger Waters, è un brano musicale contenuto nell'album The Wall, pubblicato nel 1979, Diviso in tre parti ha una struttura in crescendo; dalla tristezza della prima parte, al messaggio di protesta della seconda, fino alla rabbia ed alla disperazione della terza. Complessa la trama del testo, dalla depressione personale agli scontri generazionali alla critica ai metodi educativi.
SCHERZO FROM SYMPHONY No.9
MiscellaneaAutore: L.VAN BEETHOVEN
Altre informazioni: arr. J.Bocook
Ludwig van Beethoven (Bonn 1770 - Vienna 1827) è una figura cruciale della musica colta occidentale, ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese, e nel contempo precursore del romanticismo. Afflitto da problemi di ipoacusia dall'età di circa trent'anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche dopo che fu diventato del tutto sordo. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per la sua forza espressiva e per la capacità di evocare una gran mutevolezza di emozioni. Continuando comunque ad aderire alle regole dell'armonia nelle modulazioni, rigettando i cromatismi nelle melodie, prestando attenta cura all'equilibrio formale dei brani. A tutt'oggi rappresenta un modello per compositori e musicisti: uno dei più grandi artisti mai esistiti.
La sinfonia n.9 in Re minore Op. 125 è l'ultima sinfonia composta da Beethoven, da anni irrimediabilmente sordo. Completata nel 1824, nell'ultimo movimento include parte dell'ode "An die Freude" (Inno alla Gioia) di Friedrich Schiller. E' stata la prima maggiore composizione sinfonica con voci; da qui l'appellativo di "corale" con cui spesso è designata. Le parole sono cantate durante la finale di movimento da quattro cantanti solisti e un coro. Una grandiosa composizione musicale, capolavoro dell'autore ma anche fra i pezzi di musica classica più famosi di tutti i tempi. Nel 2001 spartito e testo sono stati dichiarati dall'UNESCO Memoria del mondo, attribuendoli alla Germania
Lo scherzo appartiene al secondo movimento della sinfonia: sebbene di breve durata presenta difficoltà di esecuzione non indifferenti soprattutto per una banda: velocità leggerezza e precisione le sue caratteristiche principali.
