Ludwig van Beethoven (Bonn 1770 - Vienna 1827) è una figura cruciale della musica colta occidentale, ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese, e nel contempo precursore del romanticismo. Afflitto da problemi di ipoacusia dall'età di circa trent'anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche dopo che fu diventato del tutto sordo. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per la sua forza espressiva e per la capacità di evocare una gran mutevolezza di emozioni. Continuando comunque ad aderire alle regole dell'armonia nelle modulazioni, rigettando i cromatismi nelle melodie, prestando attenta cura all'equilibrio formale dei brani. A tutt'oggi rappresenta un modello per compositori e musicisti: uno dei più grandi artisti mai esistiti.
La sinfonia n.9 in Re minore Op. 125 è l'ultima sinfonia composta da Beethoven, da anni irrimediabilmente sordo. Completata nel 1824, nell'ultimo movimento include parte dell'ode "An die Freude" (Inno alla Gioia) di Friedrich Schiller. E' stata la prima maggiore composizione sinfonica con voci; da qui l'appellativo di "corale" con cui spesso è designata. Le parole sono cantate durante la finale di movimento da quattro cantanti solisti e un coro. Una grandiosa composizione musicale, capolavoro dell'autore ma anche fra i pezzi di musica classica più famosi di tutti i tempi. Nel 2001 spartito e testo sono stati dichiarati dall'UNESCO Memoria del mondo, attribuendoli alla Germania
Lo scherzo appartiene al secondo movimento della sinfonia: sebbene di breve durata presenta difficoltà di esecuzione non indifferenti soprattutto per una banda: velocità leggerezza e precisione le sue caratteristiche principali.