Autoavveramento
Sempre in tema con l'analisi finanziaria basata sulla serie di Fibonacci, basta confrontare due grafici sull'andamento del prezzo del petrolio ( uno basato sulla serie e un altro sull'andamento reale ) per notare affinita' e discrepanze. Le affinita' si denotano nell'andamento globale mentre le discrepanze in quello locale... cio' e' dovuto a fattori non prevedibili da un modello matematico come le guerre ( adesempio le guerra del golfo che fece schizzare il prezzo alle stelle ) o l'improvvisa scoperta di nuovi giacimenti petroliferi o nuove fonti energetiche.
Inoltre l'autoavveramento delle previsioni si basa sul fatto che tutti usino i grafici e li sappiano usare nel modo giusto, ma dato che molti non li usano e la maggior parte di quelli che lo fanno li interpretano erroneamente le previsioni si rivelano spesso vere nel breve termine ma false nel lungo... per dirla come fanno a Wall Street : nulla di sbagliato nei grafici, il problema sono i graficisti ( ossia coloro che li fanno o li usano).
In conclusione ogni modello matematico che serva a prevedere i prezzi sul mercato finanziario internazionale sconta prevalentemente due difetti: eventi non previsti che incidano fortemente sul prezzo del bene e il loro utilizzo non corretto.
Tuttavia una profezia si puo' avverare nella misura in cui molti la credano vera o siano portati a farlo per convenienza. Ad esempio se in un mercato finanziario esiste il senso diffuso di un imminente crollo, gli investitori possono perdere fiducia vendere le loro azioni e causare cosi' un crollo reale. Risulta cosi' esatto il paradosso secondo cui un'azienda in crisi per salvarsi da essa non debba tagliare la propria produzione ma bensi' aumentarla ed espandersi diffondendo cosi' fiducia negli azionisti e nei risparmatori che faranno dunque a gara nell'investire invece che nel vendere.
Nelle scienze sociologiche tale fenomeno prende il nome di Teorema di Thomas: Se gli uomini definiscono reali certe situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze.
Trasposto il tutto in campo musicale vorrebbe dire che se tutti sapessero suonare bene i loro strumenti e le parti esattamente come esse sono scritte il risultato sarebbe quello atteso ossia a dir poco perfetto... cio' e' irreale dunque meglio convincerci di suonar bene e di fare un ottimo concerto in tal modo secondo il teorema precedente aumenteranno sensibilmente le probabilita' che cio' si avveri.
a proposito di analisi tecnica...
Volevo solo dirti un mio parere (a dire la verità un po' contraddittorio) sulla analisi tecnica.
Ossia che è sostanzialmente inaffidabile nel senso che una scelta basata su di essa è quasi sicuramente fallimentare. Diciamo che l'analisi tecnica (serie di fibonacci, candele giapponesi o quello che è...) è utile per interpretare il passato e poco per prevedere il futuro. Cercherò anche io di spiegarmi con un esempio, ad esempio la quotazione euro/dollaro, che ultimamente è conosciuta. I livelli di 1,30 - 1,40 e 1,50 ecc... sono considerati resistenze o supporti a seconda che la quotazione stia salendo o scendendo, che significa? Significa che se il titolo parte da 1,33 e arriva a 1,39 farà "fatica" a "rompere" la resistenza 1,40, soprattutto per ragioni psicologiche. Allora uno cosa fa? Punta sull'inversione della tendenza. Ma se, come è successo, la quotazione supera 1,40? Allora tutti a dire che il titolo salirà ancora... Prossima resistenza? 1,50... Allora, dopo aver venduto, tutti a comprare euro e vendere dollari. Ma poi, ad un certo punto (tipo a 1,4450) la quotazione ricomincia a scendere ed ecco che gli analisti tutti in coro a dire che si è formato un nuovo livello...
Insomma non so se mi sono spiegato ma, a posteriori, è un po' più facile spiegare le cose... Comunque l'argomento mi è sempre piaciuto...
La teoria dell'
La teoria dell' "autoavveramento" è buona ma mi pare che per noi non funzioni correttamente in quanto non applicata correttamente, anzi, in modo proprio contrario all'auspicabile. La mia impressione è che non siamo intimamente e singolarmente convinti dei nostri mezzi, soprattutto presi singolarmente (ovviamente non tutti ma moltissimi)... Questo porta le persone ad essere più insicure e quindi, fatalmente, a suonare peggio.
Viceversa, nelle situazioni formali, in cui NON si suona ma si CHIACCHERA solamente, vedi presentazioni, volantini, articoli e quant'altro pare che siamo molto convinti di noi stessi. Infatti sono frasi sempre ricolme di considerazione per il valore dei musicanti, del maestro, dei concerti, dell'insieme ecc... A mio modesto avviso sono decisamente eccessive.
Si dovrebbe forse credere meno di essere tanto bravi quando si deve scrivere un articolo, una presentazione o un volantino mentre sarebbe il caso di credere di più nei propri mezzi quando siamo chiamati a suonare, nelle prove, ai concerti ed anche ai servizi, questi ultimi così (erroneamente) snobbati da parte di molti.
Ciao a tutti da Storm.
Risposte
E' vero a posteriori e' facile prevedere un evento gia' passato... questo anche perche' si e' in grado di correggere gli errori fatti e migliorare il modello di cui si dispone.
Un modello in quanto tale e' pur sempre un modello che per quanto affidabile sia ha un livello di tolleranza, non e' dunque detto che il valore atteso sia quello che poi realmente si ottiene; per spiegarmi meglio esiste sempre una forchetta in cui si ha un'elevata probabilita' che cio' accada ( ad esempio gli exit poll danno sempre una forbice, tuttavia non e' detto che il risultato vari all'interno di essa dato che vi e' sempre un margine di errore, basti vedere le ultime elezioni nazionali, se non ci fosse non parleremmo di matematica ma di magia ). Inoltre errori nel modello e nel campione preso per svilupparlo seppur minimi possono compromettere il valore atteso anche in modo esponenziale. E' per questo che tutti i modelli si basano su di una distribuzione dei probabili valori dei quali da un punto di vista tecnico si considera solamente "quello piu' probabile attraverso un complesso procedimento simile ad una media pesata", appunto detto valore atteso.
Per quanto riguarda i probabili errori risulta impossibile eliminarli del tutto dato che non siamo esseri perfetti essi tuttavia hanno una distribuzione facilmente approssimabile ad una gaussiana e dunque possono essere in gran parte eliminati ( si eliminano in questo modo i cosiddetti rumori di fondo in finanza, elettronica ... )
Per quanto riguarda la banda di Thomas potremmo fare dei corsi di autostima e problem solving cercando di evitare di frequentare quelli sul problem finding or making nei quali in quanto italiani non ci batte nessuno!!!
Alla prossima sto preparando un pezzo sui legami tra sezione aurea e costruzione di strumenti musicali per battere il ferro finche' e' caldo.
La banda del Prof.Thomas
E' già stato evidenziato altre volte come una banda musicale sia un piccolo microcosmo che riproduce fedelmente gli aspetti macrosociali della realtà in cui è calata.
Questo dovrebbe permetterci di applicare ad una banda gli stessi teoremi enunciati nelle scienze sociologiche.
Vorrei quindi provare a verificare, almeno in linea teorica, l'"autoavveramento" con l'ausilio di una ipotetica banda musicale.
Supponiamo che il Prof.Thomas sia il presidente di una banda musicale.
In previsione di un importante concerto si preoccupa di quali saranno i risultati reali in termini artistico-musicali.
Estremizzando, può teorizzare almeno due risultati certi.
Il primo, il risultato perfetto, deriverebbero dall'avere un organico di perfetti musicanti che sappiano alla perfezione la loro parte e che suonino perfettamente il loro strumento.
Il secondo, il più pessimo dei risultati, lo otterrebbe da un organico di persone che non hanno mai suonato uno strumento e che non conoscono nulla di teoria e solfeggio.
Realisticamente, il Prof.Thomas, sa che il risultato reale non sarà altro che un'interpolazione tra i due risultati estremi e che sarà dato dalla somma delle collettive capacità dei musicanti con il loro strumenti e della loro preparazione sulle partiture.
Sa anche che alla definizione del risultato posso concorrere molte variabili quali le capacità del direttore, lo stato di salute psico-fisica dei musicanti in quel dato momento, l'impegno di ognuno di essi, così come gli imponderabili imprevisti che potrebbero far sì, ad esempio, che all'ultimo minuto ad uno dei solisti gli si rompa la macchina e non possa arrivare in tempo per il concerto.
Per aumentare le probabilità di un buon esito del concerto, il Prof. Thomas si appella al suo teorema: "Se gli uomini definiscono reali certe situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze".
In pratica deve solo convincere i suoi musicanti che loro sono tra i più perfetti che esistano al mondo.
Naturalmente dovrà convincere anche il pubblico creando in loro l'aspettativa "reale" di un perfetto risultato.
Se il teorema è valido, tutto dovrebbe filare liscio e il Prof. Thomas e la sua banda, essere portati in trionfo.
Orbene, siccome nella "reale realtà", che tutti noi conosciamo, in cui è decisamente difficile convincere chi suona uno strumento che lui è, in ogni caso, perfetto e che a volte nel pubblico siede anche gente che ha le orecchie ben aperte, sappiamo bene che il risultato non potrà altro che essere una interpolazione di cui parlavo prima; ma mi viene comunque spontanea una constatazione :
il Teorema di Thomas a volte funziona !
E per trovarne conferma non serve poi andare neanche tanto lontano.
Non ditemi che non vi è mai capitato di assistere a concerti in cui direttore e musicanti siano portati in trionfo per un risultato perfetto ma che voi, ai quali il "Prof. Thomas" non ha fatto nessun effetto, avete giudicato di valore interpolato verso il limite inferiore.
Potrebbe anche essere successo alla Banda di Darfo ?
Al di la del fatto che per me una banda è sempre bene "portarla in trionfo" (anche solo per il fatto che opera nel puro volontariato), a volte, il senso della misura andrebbe rispettato, anche solo negli interventi delle autorità e dello speacker di turno, spesso colpiti dalla "sindrome di Thomas" .
Ma su questi comportamenti può entrare in causa, allora, un altro concetto interessante che Fonte ha menzionato nel suo intervento: il senso del crollo e il senso della fiducia.
Se è vero che un'azienda in pericolo di bancarotta, per non allontanare gli azionisti aumenta la sua produzione o espansione per richiamare fiducia e liquidi, altresì una banda sull'orlo del tracollo potrebbe agire analogamente.
Manca pubblico ai concerti ? Mancano allievi nuovi ? le istituzioni si sono dimenticate di te ? Nessuno da più cinque centesimi di sostentamente ? detto in gergo finanziario, mancano gli "azionisti" ?
Cosa si dovrebbe fare ? Si aumentano i concerti ed i servizi, si va nelle scuole, si organizzano più corsi, si partecipa a concorsi, si fanno trasferte all'estero ecc. ecc. , insomma, si cerca di ridare fiducia, di "convincere" gli "azionisti" che sei un'"azienda" florida.
E' evidente che ci si debba rimboccare le maniche e lavorare sodo perchè, è scontatao, i risultati si devono anche percepire.
Non basta la sola "autoglorificazione", la cancellazione di ogni autocritica, il far finta di non vedere i problemi.
Se così fosse, in mancanza di veri risultati, potremmo assistere ad un crak catastrofico, analogo a casi reali finanziari in cui grosse aziende che vendevano a più non posso azioni "sul vuoto" hanno lasciato in braghe di tela i poveri azionisti, prima pieni di speranzosa fiducia e poi con le tasche vuote come il frigorifero di un'eschimese.
La teoria dell'"autoavveramento" quindi, ha bisogno di dati di partenza concreti per "autoavverarsi".
Se noi oggi possiamo autoconvincerci che il concerto augurale andrà bene lo possiamo fare solo sulla base di decine di prove, prove per sezioni, studio e impegno.
La cosa che il Prof. Thomas dovrebbe fare per avere il risultato migliore possibile non è convincere i suoi musicanti della loro perfezione, ma convincerli che è con il lavoro che vengono i veri risultati.
La passione è una cosa innata che ognuno ha dentro di se, l'impegno e la costanza vanno invece coltivati e incentivati.
Solo così il Prof. Thomas potrà ricevere grandi e reali soddisfazioni dalla sua banda.