Rendimento prove
Ieri sera durante le prove è nata una discussione in seguito al suggerimento di un musicante, il quale proponeva ai maestri di utilizzare più spesso come metodo didattico l'ascolto dei brani oggetto di studio.
DIREI CHE E' UN OTTIMO ARGOMENTO PER BATTEZZARE QUESTA SEZIONE DEL FORUM
Secondo me bisogna fare una premessa:
- Ascoltare la registrazione di un brano nuovo che ci si appresta a suonare per la prima volta?
- Riascoltare la ns. esecuzione dopo averla registrata alle prove per uso didattico?
- Ascoltare più volte l'esecuzione del brano in fase di studio eseguito da un'orchestra di professionisti?
- Ascoltare una volta un brano solo per capirne l'interpretazione, ad esempio in stile jazz ?
Secondo me bisogna fare queste distinzioni, e dopo averle fatte per ogni tipo di riascolto valutare se può dare un aiuto in rapporto alla perdita di tempo sottratto alle prove tradizionali.
A tal proposito, senza controindicazioni di tal genere, c'è la possibilità che chiunque voglia, può procurarsi il CD ed ascoltarsi a casa il pezzo (per procurarselo si possono reperire ns. vecchie registrazioni, cercare l'MP3 su internet, o attingere all'immensa collezione del maestro Vittorio che sicuramente è disponibile)
Attendo Vs. commenti.......
Speravo proprio che nascesse
Speravo proprio che nascesse un forum sulle riflessioni, o meglio, sugli scontri a cui ho assistito ieri sera alle prove. Piccola premessa, confesso che ho temuto per la mia incolumità...avendo alle mie spalle uno dei più accesi litiganti, mi aspettavo che potesse da un momento all'altro "appoggiare" le sue "esili" mani, come di solito usa fare col leggio nei momenti di collera, sulla mia schiena!!!
Le idee che sono uscite durante la discussione sono a mio parere interessanti: ritengo molto utile ascoltare i pezzi (magari i più difficili) che ci si accinge a studiare, eseguiti da altre bande o orchestre. Questo sarebbe utile,prima di iniziare lo studio del brano, ma anche dopo le prime fasi di studio. Sono d'accordo con Vittorio che questo potrebbe ridurre il tempo a disposizione delle prove, ma non sarebbe di certo tempo perso. Si potrebbe anche creare dei "gruppi d'ascolto" che con la presenza di uno dei maestri ascolta e analizza i pezzi, penso che qualcuno di interessato ci sia certamente (magari ci si potrebbe trovare prima delle prove). Un'altra possibilità potrebbe essere quella di creare un archivio musicale sul nostro sito dove poter ascoltare le riproduzioni dei pezzi che stiamo studiando eseguiti da altri gruppi.
Permettetemi un piccolo commento sul "clima" ostruzionistico nel quale ieri sera si è discusso su queste ed altre proposte: ritengo doveroso che chiunque possa esprimere il proprio parere senza essere attaccato o criticato, cosa che è avvenuta, come regolarmente accade, anche ieri sera. Mi piacerebbe che ci fosse un po' più di rispetto per il pensiero altrui, anche da parte di chi ha un po' di "potere" in più!!! Abbiamo un consiglio che può vagliare e decidere sulle proposte che vengono dall'assemblea, lasciamo a questo la possibilità di fare il suo lavoro. Grazie
Quello che dici è giusto!
Quello che dici è giusto! Quello che vorrei chiarire, che è un dato di fatto, è che collettivamente proviamo in media un'ora e trenta (lorda) a settimana, quindi questo lasso di tempo va sfruattato il meglio possibile!
Parlando di cose pratiche fattibili io organizzerei la distribuzione di CD o metterei on line sul sito MP3, dei pezzi prescelti, come strumento complementare allo studio ; organizziamo serate straordinarie per l'ascolto di musica (anche se penso non avrà successo) . Io resto dell'idea che ascoltare un brano durante le prove deve restare un evento sporadico, perchè è più importante suonare lo strumento e leggere la parte. Il fatto di riesaminare una registrazione è sicuramente istruttivo ma ci vuole tempo quindi va fatto in altra sede magari durante le prove si può riascoltare solo i punti pre selezionati.
Questi sono argomenti per la commisisone artistica!!! Io propongo di non dare tregua al Consiglio e ai maestri sin chè non esprimano finalmente una decisione definitiva e di conseguenza fissino i termini per la nascita della commissione.
Abbiamo postato in contemporanea
Devo ammettere che ieri sera il clima era rovente, e francamente gli interventi non giustificavano reazioni simili.
A me pare che sia
A me pare che sia lapallissiano che ascoltare i pezzi eseguiti da altri o da noi stessi sia utile... Chiaramente difficile è dire se ascoltare vale il rinunciare a suonare, visto che si suona già poche volte...
Fare qualcosa subito e che potrebbe aiutare in questo senso e, con il tempo, portare magari ad altre e più profonde riflessioni (che mi riservo di fare in apposito argomento sul forum)? Sono daccodo con wilkins... facciamo sta benedetta commissione artistica che dovrebbe però essere tutt'altro che in contrapposizione al maestro, anzi...
Non so se mi sono fatto capire ma la commissione artistica, a mio avviso, dovrebbe avere principalmente le seguenti funzioni:
- dialogare con il maestro direttore che gli comunica la sua linea artistica: brani che intende far suonare ecc...;
- coadiuvare ed aiutare il maestro nell'intento di diffondere e far comprendere a tutti i musicanti le linee guida della direzione così come comunicate al punto precedente;
- sempre nell'ottica di supportare il maestro, cercare di fornire strumenti aggiuntivi ai musicanti che permettano il miglioramento finale del risultato musicale: esempio fornire supporti per l'ascolto dei brani (CD, mp3, ecc...), brevi spiegazioni scritte dei brani in programma (delle opere da cui sono tratti, degli autori, degli arrangiatori), organizzazione di serate tematiche per l'ascolto e il commento a brani e opere, organizzazione di "gite" per l'ascolto di opere, orchestre e quant'altro nei vari teatri...
Per quanto riguarda la "discussione" di venenrdì sera sono pienamente daccordo con guzzivet, ma discutere in assemblea, se non c'è un "moderatore", mi pare quasi inutile, parlano in pochi e non si ha sicuramente il tempo di fare un minimo di ragionamento... L'unica utilità che ha avuto è quella di evidenziare una situazione e degli argomenti di cui sento parlare spesso in molti e che, a mio avviso, necessitano di approfondimento, naturalmente per chi ha vogia di approfondirli... Se il consiglio ritiene che questa esigenza sia effettivamente reale non può esimersi da fare qualcosa. ciò non toglie che se l'esigenza nasce dall'assemblea siano gli stessi musicanti a prendere l'iniziativa, il nostro statuto e regolamento dampio ampio margine a TUTTI...
Credo che un altro argomento
Credo che un altro argomento interessante emerso dalla discussione di Venerdì sia la gestione del tempo. Personalmente suggerirei al maestro di non ragionare più "a mesi" bensì "ad anno".
A Gennaio (che per noi è effettivamente un periodo morto) si dovrebbe impostare l'intero programma annuale che naturalmente potrebbe essere rivisto o modificato ma che dovrebbe rimanere a grandi linee confermato. Così si potrebbe per esempio dedicare 1 ora di una prova di Gennaio alla spiegazione da parte del Maestro dei propri obbiettivi dell'anno, indicando anche le tempistiche da rispettare. Credo che questo aiuterebbe molti di noi a capire le scelte musicali della Direzione. Si potrebbe cominciare ad ascoltare quei 2-3-4 brani impegnativi che si intendono affrontare, soprattutto al Concerto Augurale. Nei mesi di Febbraio / Marzo / Aprile / Maggio si dovrebbe allestire il programma estivo mentre a Giugno si potrebbe cominciare a riparlare dei 2-3-4 brani impegnativi riproponendo ancora un altro ascolto ed incominciando a distribuire le parti. A Giugno e Luglio si potrebbero ripassare le parti del programma estivo ma nel contempo cominciare a provare almeno un paio dei pezzi impegnativi per il Concerto Augurale. E' vero che poi ci sarebbe la pausa di Agosto ma in un mese non si dimentica totalmente quello che sia è cominciato ad imparare! Quelle ore guadagnate cominciando a provare i pezzi a Giugno e Luglio si potrebbero parzialmente utilizzare per riascoltare una terza volta i brani impegnativi a Settembre e magari riascoltando una volta una nostra registrazione alle prove intorno a Novembre.
E' un programma ambizioso, magari non fattibile, ma come si suol dire "tentar non nuoce". Alla peggio si tornerebbe al vecchio sistema.
Un altro elemento che forse la Direzione non ha percepito molto bene ma che a mio avviso sarebbe importantissimo è riascoltare il concerto augurale (almeno i 2-3-4 pezzi impegnati) insieme al maestro, con il commento dello stesso. Questo non significa ... tu hai sbagliato / tu hai fatto bene, ma indicare dove ogni sezione avrebbe potuto fare meglio.
Le obbiezioni che il maestro ha fatto venerdì non erano del tutto sbagliate ... manca tempo/mancano le persone alle prove. Vorrei però far notare che se si legge con attenzione il cartellone delle presenze si nota che il colore verde aumenta nella seconda parte dell'anno in particolar modo da Ottobre in poi (può essere una mia impressione ma per me è così). Segno che laddove si ha un impegno importante tutti cercano di esserci.
Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna. Visto che le assenze sono una piaga endemica forse bisognerebbe cominciare a cambiare qualcosa. Per quanto mi riguarda il primo obbiettivo sarebbe di rendre più interessante quei periodi dell'anno dove spesso provare è sentito come un "peso" vuoi per le partiture vuoi perchè tanto non ci sono targets immediati.
Parole sante... Al di la
Parole sante...
Al di la delle virgole, approvo i concetti espressi "alla virgola"....
Sono pienamente d'accordo
Sono pienamente d'accordo sul fatto che certi pezzi abbiano bisogno di essere ascoltati un paio di volte per capire l'interpretazione da dare...
Magari una prima volta all'inizio ed una seconda dopo un paio di prove, in modo tale che si abbia una certa idea di cosa si debba suonare.
Il tempo da dedicare non è esagerato, anche perchè in un anno saranno 2 o al massimo 3 le parti che necessitano di tale fase di preparazione (non credo che per pezzi come Pasadena serva studiare la registrazione!)
Una cosa che per me sarebbe molto utile, inoltre, è quella di non dover per forza sempre arrivare in fondo ai pezzi lunghi quando si stanno preparando, ma bensì di procedere a step.
Mi spiego: i Carmina Burana, per esempio, l'anno scorso sono stati provati sempre (o quasi) interamente nella loro completezza. Se li avessimo divisi in 3 parti e ci fossimo dedicati a turno a queste tre senza dover per forza arrivare in fondo, avremmo potuto curare di più i particolari e le sottiliezze!
Questo è solo un mio parere ovviamente...
Il parere di uno che cerca di esserci quasi sempre (anche perchè ne ha la possibilità) e che spesso suona anche da solo per sopperire alla mancanza di tempo (sprecato) o di risultati del venerdi sera.
Ciao a tutti
voce del coro
approvo anch'io quanto detto, soprattutto l'idea di un piano generale annuale.
aggiungo che dopotutto è paradossale che si dedichino circa 6 mesi alla preparazione dei brani che vengono poi suonati nei concerti estivi (e magari per il signore degli anelli va bene, ma per altre cose...no...), e meno di tre mesi per un evento così importante come il concerto augurale, che alla fine dovrebbe essere il resoconto del nostro lavoro di un anno..e secondo me non ci facciamo mai una gran figura proprio perchè lo prepariamo in un tempo abbastanza ristretto e per alcuni brani non ci possiamo permettere uno studio appropriato.
d'accordo, magari non cominciamo a gennaio, ma almeno le parti esagerate consegnamole e, da febbraio, anche solo due volte al mese, diamogli un'occhiata, così almeno un'idea ce la si fa.
concordo anche con l'idea di suddividere il lavoro per i brani più complessi, così da rifinire l'esecuzione e dare maggior sicurezza a tutti, solisti o meno.
se posso permettermi e unire un'altra questione, mi dispiace che abbiamo cercato di tornare al vecchio sistema "prova-pausa-prova" e non siamo riusciti a mantenerlo: così facendo, e con un pò più di rigore, magari, si riesce a suonare di più e meglio (la tirata unica fa arrivare tanti scoppiati, una pausa è utile anche socialmente, se n'era già parlato), solo che per fare questo ci vuole davvero la volontà di tutti, e se gli universitari che tornano con l'ultimo pullmann da milano o i lavoratori che vengono da lontano hanno la giustificazione ad arrivare un pò dopo, tanti altri potrebbero invece fare uno sforzo e arrivare anche solo a 20.45, in tempo per salutare tutti, montare lo strumento e cominciare alle 21.
ma questa è un'altra storia...
ARRIVEDERCI A TUTTI
Ciao Ragazzi
come sapete fra due mesi la mia famigliola si allargherà. Ho cercato di suonare finchè ho potuto ma ora è diventato per me piuttosto difficile (come potrete capire soprattutto a livello di respirazione). Ho deciso quindi di interrompere momentaneamente la mia presenza alle prove. Tale decisione è stata comunicata già al Consiglio e lo sarà a breve al Maestro (spero Venerdì di stare abbastanza bene e di venire a trovarVi). Al momento non so quando rientrerò, spero il prima possibile anche perchè, per riagganciarmi al sondaggio del mese, la Banda è il mio hobby principale e vorrei continuare a coltivarlo. Inoltre essere presente alle prove sarà una mia piccola "evasione" dalla routine lavorativa e famigliare. Nelle mie speranze ci sarebbe di riprendere alla peggio a Settembre (ma se si andasse nelle Marche a Luglio ...)
Vorrei cercare comunque di continuare a svolgere il mio "lavoro" di stesura presentazioni nel periodo di mia assenza. Le inserirò direttamente sul sito cosicchè tutti Vi abbiamo accesso. Naturalmente cercherò di tenermi informata sulle partiture che andremo/andrete a preparare.
In bocca al lupo a tutti e a rivederci a presto
Tanti auguri per il
Tanti auguri per il pargoletto che verrà e spero davvero che l'assenza non si atanto lunga (appunto speriamo di andare nelle marche...)
Massimo
Mille Auguroni
Tanti,tanti Auguri,per il tuo bimbo.
Come musicante,l'augurio più grosso che ti faccio è quello che anche il tuo bimbo,presto o tardi,si appassioni alla musica ed entri a far parte della banda.
Ciao e di nuovo Auguri.
Tanti auguri al bimbo di
Tanti auguri al bimbo di Paola e alla famiglia che si allarga!!! Per tornare all'argomento di questo forum, secondo me, bisognerebbe sfruttare questo periodo "morto" per fare cose che di solito alle prove non si riesce a fare, non so, qualche serata diversa, magari con un pò di esercizi per migliorare la tecnica e l'insieme.... Bo!!! Poi è risaputo che le presenze alle prove crescono in concomitanza di impegni importanti, e allora...creiamone. Mi ricordo qualche anno fa quando c'era stato il concorso, tutti ci sentivamo in qualche modo più importanti, perchè più resposabilizzati. Se non sbaglio c'era anche stato il tentativo di creare una nuova tradizione, il Concerto di Primavera, sempre nei dintorni di Pasqua, proprio per creare un appuntamento fisso anche nel periodo un pò più morto... Non so se la tradizione continua anche quest'anno, ma credo che possa servire...
Sono d'accordo con tutto
Sono d'accordo con tutto quello che dici!
Un segnale positivo si è già visto!
Infatti alle ultime di prove, mi è sembrato ci fosse più gente (considerando il periodo "morto") forse è per via della discussione sul repertorio, o sul fatto che Danilo ha già iniziato a provare il nuovo pezzo impegnativo e ce lo ha fatto ascoltare?
C'è più interesse anche intorno all'organizzazione delle festa! oh sbaglio?
Ci sono tante cose nuove in cantiere: il sito, il gemellaggio nelle marche, la gita a Riva del Garda, il rinnovo dei libretti!
TUTTE COSE POSITIVE CHE CREANO L'AMBIENTE GIUSTO PER AVER VOGLIA DI LAVORARE PER LA BANDA!
in merito all'ascolto prove ...
L'ascolto dei brani che mettiamo in cantiere credo che sappiano tutti che non è una novità. E' da anni che Vittorio ha incominciato con questa tecnica (da quando abbiamo comprato lo stereo).
E pur vero che questa metodologia la usiamo poco ed in effetti andrebbe usata solo per brani con particolari difficoltà che è meglio mettersi nelle orecchie prima.
L'ascolto preventivo, chiamamolo così, e molto utile anche per capire lo "stile" di un brano, o meglio, il genere musicale a cui fa riferimento (nel caso sia così) o a cui appartiene.
La cosa parrebbe strana agli occhi di musicanti esperti, ma la ns. banda ha un'età media di 23/25 anni e non tutti hanno un bagaglio cultural-musicale completo.
Per tanto, Porgy and Bess lo avrei fatto ascoltare, anche se la versione non fosse stata la stessa delle ns. partiture.
In questo modo avremmo preso due piccioni con una fava; uno avremmo tutti ascoltato lo stile originale dell'opera, ispirata a sonorità blues, spiritual, dixieland, jazz della cultura dei neri della vecchia america dei camapi di cotone (io personalmente ne ho tre versioni, compresa quella di Amstrong e Fitzgerald, con un'orchestra sotto da far venir la pelle d'oca), due ci sarebbe stata loccasione da parte del maestro di far crescere un pò la cultura musicale di tutti noi spiegando appunto di che cosa si tratta, l'opera, l'ambientazione, il periodo, l'autore, come va suonata e una descrizione tecnica dei vari stili presenti nel brano.
Sia ben chiaro a tutti che fare cultura musicale in una associazione che si chiama Banda NON E' MAI TEMPO BUTTATO VIA, neanche durante le prove.
Anzi aggiungo che questo avrebbe ancora una valenza maggiore se fatta collettivamente in sede e non lasciando tutto questo solo alla bona volontà del singolo.
Tutti assieme possiamo suonare, giocare, divertirci, mangiare, festeggiare, ma anche crescere culturalmente lo dobbiamo fare tutti assieme, perchè Banda significa anche questo.
E tutto quello che serve a questo fine va fatto.
Smettiamola di barricarci sempre sotto l'alibi del "non c'è tempo".
Se non vogliamo studiare brani impegnativi in 10 prove, allora facciamolo in 15, o in 20 o in quanto cribbio serve per farlo bene.
Che tutti i musicanti si mettano in testa che non si può continuare a NON studiare la propria parte e arrivare la sera del concerto con gli stessi problemi della prima prova.
Senza la collaborazione attiva e l'impegno di tutti, non riusciremo a suonare bene una parte neanche dopo 100 prove.
Ma va da sè che se parti sapendo che saranno solo 10, allora rinunci al tempo per curare tutti i dettagli già da subito.
E così non c'è tempo per l'ascolto, per le prove a sezioni, per le spiegazioni, per dare il tempo ai più imbranati di capire che nella parte c'è un diesis (anche perchè, impressionante, l'orecchio non basta a farglielo capire neanche dopo 10 prove) ecc.
Altrettanto importante è riascoltarsi. Quello che si sente nelle registrazioni e che non hai potuto sentire durante l'esecuzione è impressionante, anche perchè nelle registrazioni la nota è "secca" e non ci sono gli armonici dell'insieme che nascondono un pò gli sbagli (e non parliamo della ritmica).
E' tempo buttato via anche questo ?
Ma guardiamoci in faccia una buona volta e domandiamoci se non è l'ora che si cominci ad imparare a suonare un pò meglio di quello che facciamo adesso, lo sappiamo benissimo che possiamo farlo.
C'è un'enorme margine di miglioramento.
A quel punto, presa cosienza di ciò, tutte le tecniche per migliorare musicalmente non dovranno più essere ignorate.