Submitted by peggy non loggata (not verified) on 15 January, 2007 - 15:17.
approvo anch'io quanto detto, soprattutto l'idea di un piano generale annuale.
aggiungo che dopotutto è paradossale che si dedichino circa 6 mesi alla preparazione dei brani che vengono poi suonati nei concerti estivi (e magari per il signore degli anelli va bene, ma per altre cose...no...), e meno di tre mesi per un evento così importante come il concerto augurale, che alla fine dovrebbe essere il resoconto del nostro lavoro di un anno..e secondo me non ci facciamo mai una gran figura proprio perchè lo prepariamo in un tempo abbastanza ristretto e per alcuni brani non ci possiamo permettere uno studio appropriato.
d'accordo, magari non cominciamo a gennaio, ma almeno le parti esagerate consegnamole e, da febbraio, anche solo due volte al mese, diamogli un'occhiata, così almeno un'idea ce la si fa.
concordo anche con l'idea di suddividere il lavoro per i brani più complessi, così da rifinire l'esecuzione e dare maggior sicurezza a tutti, solisti o meno.
se posso permettermi e unire un'altra questione, mi dispiace che abbiamo cercato di tornare al vecchio sistema "prova-pausa-prova" e non siamo riusciti a mantenerlo: così facendo, e con un pò più di rigore, magari, si riesce a suonare di più e meglio (la tirata unica fa arrivare tanti scoppiati, una pausa è utile anche socialmente, se n'era già parlato), solo che per fare questo ci vuole davvero la volontà di tutti, e se gli universitari che tornano con l'ultimo pullmann da milano o i lavoratori che vengono da lontano hanno la giustificazione ad arrivare un pò dopo, tanti altri potrebbero invece fare uno sforzo e arrivare anche solo a 20.45, in tempo per salutare tutti, montare lo strumento e cominciare alle 21.
voce del coro
approvo anch'io quanto detto, soprattutto l'idea di un piano generale annuale.
aggiungo che dopotutto è paradossale che si dedichino circa 6 mesi alla preparazione dei brani che vengono poi suonati nei concerti estivi (e magari per il signore degli anelli va bene, ma per altre cose...no...), e meno di tre mesi per un evento così importante come il concerto augurale, che alla fine dovrebbe essere il resoconto del nostro lavoro di un anno..e secondo me non ci facciamo mai una gran figura proprio perchè lo prepariamo in un tempo abbastanza ristretto e per alcuni brani non ci possiamo permettere uno studio appropriato.
d'accordo, magari non cominciamo a gennaio, ma almeno le parti esagerate consegnamole e, da febbraio, anche solo due volte al mese, diamogli un'occhiata, così almeno un'idea ce la si fa.
concordo anche con l'idea di suddividere il lavoro per i brani più complessi, così da rifinire l'esecuzione e dare maggior sicurezza a tutti, solisti o meno.
se posso permettermi e unire un'altra questione, mi dispiace che abbiamo cercato di tornare al vecchio sistema "prova-pausa-prova" e non siamo riusciti a mantenerlo: così facendo, e con un pò più di rigore, magari, si riesce a suonare di più e meglio (la tirata unica fa arrivare tanti scoppiati, una pausa è utile anche socialmente, se n'era già parlato), solo che per fare questo ci vuole davvero la volontà di tutti, e se gli universitari che tornano con l'ultimo pullmann da milano o i lavoratori che vengono da lontano hanno la giustificazione ad arrivare un pò dopo, tanti altri potrebbero invece fare uno sforzo e arrivare anche solo a 20.45, in tempo per salutare tutti, montare lo strumento e cominciare alle 21.
ma questa è un'altra storia...