Semibreve (1993)
13 Non solo banda - Il gruppo delle "Pastorelle"
Semibreve (1993)Vi invitiamo dunque ai nostri appuntamenti di venerdì 24 dicembre nei seguenti orari e luoghi:
- ORE 14.00 Casa di Riposo Angela Maj , Boario Alta;
- ORE 15.00 Casa di Riposo Rizzieri, Pian Bomo;
- ORE 16.00 Ospedale di Vallecamonica, Esine;
- ORE 18.00 Foto ricordo presso Fotocine Ferrari, Darfo;
- ORE 20.00 Sfilata per le vie di Erbanno;
- ORE 21.00 Sfilata per le vie di Darfo;
- ORE 21.45 Uscita della S.Messa, Pellalepre;
- ORE 22.45 Sfilata per le vie dl Gorzone;
- ORE 23.30 Entrata della S.Messa, Boario;
- ORE 00.40 Uscita della S.Messa, Corna.
Moreschi Remo
12 Si apre il sipario, il sogno si avvera
Semibreve (1993)Da tempo, infatti, mi interessavo, a livello personale, di musica e canzoni. Felice della mia scelta; condivisa anche dai miei genitori, una sera mi presentai nella sede della banda musicale, al ex-Conventone, e cominciai a sognare. I primi mesi furono dedicati allo studio delle note musicali e del solfeggio. Man mano che passavano le settimane l’attesa dell’arrivo dello strumento, avevo scelto il clarinetto, si faceva snervante. Quando mi fu consegnato fui felicissima e a casa, nei giorni seguenti, dovettero un po' tutti tenere conto dalla mia nuova passione. Egualmente grande fu la soddisfazione quando fui chiamata a fare parte della banda giovanile e a confrontarmi quindi non più con me stessa ma anche con gli altri: un gruppo già abbastanza affiatato.
Da quel giorno, rubando tempo allo studio, cominciai ad andare un paio di volte alla settimana alle prove. Il pensiero mio e dei miei compagni era rivolto al 30 dicembre quando avremmo tenuto, nel teatro San Filippo, il concerto di fine anno. Ricordo l’emozione che mi prese quando il sipario si aprì e vidi tanta folla che aspettava la nostra esibizione.
Gli spettatori furono buoni con noi egli applausi arrivarono scroscianti premiando me e i miei compagni dei sacrifici fatti fino ad allora. Altre ambizioni nel 1993: entrare nella banda cittadina dove suonavano strumentisti ben più bravi di me e ai quali io guardavo con un po' d’invidia.
Per raggiungere questa meta qualche sacrificio in più bisognava farlo: portare da due a tre gli appuntamenti settimanali con le prove. C’era infatti la necessità di provare anche con i grandi che si incontravano ogni venerdì sera. E il confronto, dopo qualche momento di grande emozione, è stato superato con soddisfazione da parte mia. Questa soddisfazione è stata massima quando, non prevista, mi è stata consegnata la divisa. Era quasi mezzanotte quando, ritornando dalle prove a casa ho cominciato a provarla e riprovarla trovandola sempre più piacevole. Domenica sette novembre, in occasione della celebrazione del Quattro Novembre, prima uscita ufficiale con esibizione pubblica. Quando sano rientrata a casa era molto soddisfatta. A parte qualche calcio a chi mi precedeva e qualche preoccupazione per quello spartito che non riusciva a stare fermo, mi sembrava di essermi comportata bene. E di questo personale giudizio ne era soddisfatta. Ora il mia pensiero va oltre, al prossimo trenta dicembre quando, al CineTeatro San Filippo, ci sarà l’annuale concerto di fine d’anno. Questa volta, al mio fianco, oltre ai miei compagni della banda giovanile passati nella banda maggiore, avrò tanti altri bandisti tutti più grandi e più esperti di me. Ed in platea un pubblico certamente assai competente e meno disposto a perdonare qualche "stecca", magari dovuta all’emozione che penso ancora una volta, mi auguro l’ultima, prenderà me e, forse, anche qualcun altro dei giovanissimi. Cosa chiedere al pubblico e ai bandisti più esperti? Un applauso in più e un sorrisetto di comprensione per noi ultimi arrivati.
Cappitta Daniela
11 I giovani e la Banda
Semibreve (1993)Essere giovani in una realtà come la banda significa crescere insieme sentendosi coinvolti in prima persona in ogni attività che viene proposta, uniti da una passione comune per la musica che, per molti di noi è stata la genesi dell’amicizia che ci lega. Il fatto che col tempo il numero dei musicanti sia andato aumentando è a mio parere riconducibile al fatto che suonare in una banda significa, oltre che coltivare l’hobby della musica, anche incontrare una compagnia di cinquanta persone fra loro diverse, con cui confrontarsi, lavorare, studiare, divertirsi, con l’entusiasmo e la passione vera di coloro che vedono nella Banda un ambiente di vita e non solo un luogo in cui suonare e poi andarsene. Avere venti, trenta anni in meno di altri musicanti comporta spesso incomprensioni, ma è indubbio che la presenza di queste persone che hanno una famiglia e di conseguenza una certa esperienza umana oltre che musicale alle spalle è di riferimento per tutti noi giovani.
E’ bello trovarsi con queste persone, magari il venerdì sera dopo le prove, seduti attorno ad un tavolo a parlare, giocare a carte, discutere di musica, cantare canzoni popolari della nostra terra a noi poco conosciute con un buon bicchiere di vino che ci viene versato da mani esperte.
La presenza dei giovani è fortunatamente attiva nell’organizzazione di scampagnate, uscite serali, gite culturali, e nel Consiglio Direttivo che è un po’ il centro ed il punto di riferimento di ogni iniziativa. Il buon clima interno della banda ha fatto fiorire anche quel sentimento che la musica bene esprime e che è l’amore. Infatti si sono fidanzate e sposate più coppie che oggi hanno o sono in attesa di figli che speriamo siano il futuro della nostra Banda.
Vela Luciano
10 Impegni futuri
Semibreve (1993)
IN MAGGIO LA VISITA SVIZZERA
Fu nell'estate del 1991, in settembre, che l’amico Raffaele Amoroso ci propose l’idea di andare a Vetroz, un bellissimo paese immerso nei vitigni del Vallese in Svizzera. Là, il comitato organizzatore parrocchiale della festa patronale, ci invitava per due giorni a loro spese, per rallegrare l’avvenimento. Detto, fatto. Truppa, bagagli, strumenti, all’ora stabilita fummo tutti presenti con numerosi soci al nostro seguito, all’appuntamento con i nostri nuovi amici di Vetroz. Ma qua le fu la nostra sorpresa nel trovarci al cospetto di due fanfare del posto, "La Concordia" e "l'Union", di un'eccezionale bravura e di un notevolissimo livello tecnico. Vogliamo ricordare che l'organico delle fanfare è esclusivamente formato da ottoni e percussioni, a differenza della nostra banda che ha in più anche i legni (clarini, sax, flauti, ecc...). La nostra trombettista Vitali Vittoria, affascinata da quei musicanti quasi perfetti (musicalmente), non perse tempo ad attaccare bottone, grazie al suo accento francofono, con alcuni componenti della fanfara "La concordia". Il rapporto d'amicizia è continuato a mezzo posta ed i1 22 maggio 1994 questo feeling verrà concretizzato con l'arrivo nella nostra cittadina della prestigiosa fanfara. Questa, oltre ad offrirci una serata che sarà indimenticabile, qui a Darfo, potrà esibirsi anche a Brescia. Gli amici dell' associazione filarmonica Isidoro Capitanio di Brescia non hanno infatti perso 1'occasione della tournè italiana della fanfara svizzera per "portarsela in casa" almeno una sera. Tra di noi c'è attesa per questo nuovo incontro. Alle spalle abbiamo il gemellaggio con 1a banda di Herrenberg, con la quale ormai filiamo a gonfie vele, ma questo appuntamento sarà la "'prova del nove" delle nostre capacità organizzative. Contiamo ancora molto sull'aiuto che i nostri soci sapranno darci, in modo da fare ancora una volta bella figura di fronte a nuovi amici. E' un'occasione da non mancare. Noi ci saremo tutti, e voi?
IN SETTEMBRE LA VISITA TEDESCA
In aprile del corrente anno abbiamo riconfermato l'ormai solidissimo legame nato con la Stadtkapelle di Herrenberg nel 1991 con la nostra prima visita in Germania. Il 9,10,11 settembre del 1994 i colleghi tedeschi faranno ritorno per la seconda volta nella nostra città. Non è il caso di puntualizzare il come ed il quando sono avvenuti i primi approcci con gli amici della stadtkapelle perché di questo ne abbiamo e ne ha già parlato tanto la stampa locale e provinciale. Volevamo invece sottolineare l'esperienza sotto l'aspetto organizzativo, sociale ed umano. In Germania abbiamo trovato una realtà "banda" molto diversa dalla nostra, che è servita per confrontare l'impegno, la partecipazione e la meticolosità organizzativa propria dei tedeschi con la fantasia, l'interpretazione e l'allegria sfoggiata da noi "bravi italiani". Tra le due bande esiste una sostanziale differenza di cultura e di maturità, che non hanno comunque impedito l'instaurarsi di legami affettivi che si consolidano anche al di fuori dell'organizzazione "banda" con scambi di visite personali e tradizionali missive epistolari. Lo scambio sociale con la stupenda ospitalità delle famiglie che ci hanno dato vitto ed alloggio gratuiti ci ha insegnato quanto sia facile e generoso sacrificare la comodità del proprio focolare domestico e condividerlo con una persona del tutto sconosciuta. Questo gemellaggio, unito con la visita svizzera, sono state delle esperienze entusiasmanti per i nostri ragazzi che come già detto, ma è molto importante sottolinearlo, hanno avuto1'occasione di confrontarsi con abitudini e comportamenti molto diversi dai nostri. Inoltre voglio ricordare che se con questi gemellaggi abbiamo fatto passi da gigante verso1'Europa unita, altrettanto abbiamo fatto per coltivare e consolidare nuovi rapporti con realtà locali quali la banda di Angolo e Pian Camuno. In conclusione ribadiamo un concetto fondamentale e a noi caro espresso dal sig Schwenk, presidente della stadtkapelle di Herrenberg: "La musica unisce e crea amicizia la musica lega!".
a cura di Tagliabue Luigi e Pennati Carmen
09 Rassegna stampa: "Hanno detto di noi"
Semibreve (1993)Da il “Giornale di Brescia” del 30 aprile 93
Darfo, una banda che parla tedesco
“La Banda musicale di Darfo Boario Terme ha trascorso tre giorni ad Herrenberg in Germania per rinnovare l’amicizia ed il gemellaggio con la Stadtkapelle di quella città”. “Il direttore del complesso bandistico, Maestro Vittorio Alberti, ritiene che la “Tre giorni” ad Herrenberg sia stata di grande utilità per l’acquisizione di esperienze e di conoscenze strumentali”.
Da “Brescia Musica” del mese di giugno 1993
Herrenberg - Darfo: continua il gemellaggio musicale
“Il complesso della media Valle Camonica non nuovo ad ottimali esecuzioni fuori casa gode di un gruppo giovane e preparato che ha alle spalle una scuola di musica con i fiocchi. Vittorio Alberti, anima e corpo di questa realtà, ama i confronti impegnativi e lo troviamo spesso ai concorsi di Brescia e alle esibizioni in piazza Loggia (ve lo ricordiamo per la stagione concertistica 1993, la sera del 9 Luglio)”.
Da “L’Arena” del 27 giugno 1993
Banda in festa a Grezzana
“La Banda Cittadina di Grezzana compie 70 anni di vita. La ricorrenza è stata ricordata con numerosi concerti, disseminati nella valle tra maggio e luglio. Oggi a celebrazione ufficiale alle 16 per le vie del centro sfileranno le bande di Boario Terme (Brescia), Lendinara (Rovigo), di Povegliano e Grezzana, le quali convergeranno verso la piazza per un esibizione individuale, prima del “concertone” comunitario delle 18.00”.
Da “L’Arena” del 7 luglio 1993
“La sorpresa di questa kermesse bandistica: l’insieme di Boario Tenne, perfettamente concertato da Vittorio Alberti. Ci ha stupito il suo rigore collettivo, la coesione armonica dei timbri e la sua capacità di colorire ogni movimento. Una "Signora" Banda”.
Da “Vallecamonica Nuova” del 18 novembre 1993
Sabato 20 novembre si festeggia S.Cecilia
“La banda musicale della città camuna continua la sua attività con sempre maggior successo. E' un complesso che conta oggi 60 musicisti e ringiovanito continuamente da nuove leve tra cui numerose ragazze, tanto che la loro presenza è numericamente quasi pari ai colleghi in pantaloni. Parità di... diritti anche nel campo della musica fra donne e uomini”
Traduzione dal "Gaubote" di Stoccarda del 27 aprile 1993
Concerto amichevole della Stadtkapelle e orchestra italiana, la musica lega
“Concerto di musica a fiato. Quasi 200 ascoltatori nel1a vecchia palestra di Herrenberg. La musica lega, la musica unisce e crea amicizia, così ha tradotto Giuseppe Albertinelli le parole del saluto del sig. Georg Schwenk (presidente della Stadtkapelle di Herrenberg). In occasione della visita di fine settimana della Banda Cittadina di Darfo B.T., le due orchestre hanno fatto musica in un concerto amichevole nella vecchia palestra. Anche la banda cittadina di Darfo B.T. non ha potuto lasciare il palco prima di aver concesso un “bis”. La banda composta da circa 50 persone ha suonato musica a fiato orientata alla musica classica. Il Cav. Giovanni Chini, presidente della banda cittadina, ha consegnato a Georg Schwenk una scultura in legno a ricordo di questa giornata”.
Dall’ “Amstblatt” Di Herrenberg
Seconda visita della Banda cittadina a Herrenberg. Noi siamo diventati amici
“Herrenberg. La “Banda Cittadina” è stata ospite per la seconda volta nell’arco di due anni della Stadtkapelle. Come ha sottolineato Georg Schwenk, presidente della Musikverein, durante la serata del concerto, il legame verso Darfo Boario Terme fa parte della tradizione della Stadkapelle “stringere amicizia oltre ogni frontiera”. Schwenk rivolgendosi ai suoi ospiti italiani: "negli anni scorsi siamo diventati amici"”.
a cura di Alberti Guerrino
08 1993 in breve
Semibreve (1993)Nei giorni 23, 24, 25 aprile ci siamo recati per la seconda volta ad Herrenber, in Germania, per il gemellaggio con la Stadtkapelle locale; li attendiamo nella nostra cittadina per il nuovo anno che sta per incominciare. Mi sembra ora opportuno mettere a fuoco ed analizzare più a fondo quello che è stato l’avvenimento più rilevante di quest’anno per la nostra associazione: LA PRIMA FESTA POPOLARE
Il lavoro per l’organizzazione di una festa di questo genere è notevole, considerando che tutti noi eravamo alla prima esperienza lasciamo a voi pensare quali e quanti siano stati i nostri problemi. Cogliere, ad esempio, i giorni ideali per attuare questa festa, organizzare la raccolta dei materiali indispensabili, darsi da fare per proporre premi interessanti per la lotteria e, non ultimo, il luogo ottimale dove allestirla. Quest’anno la decisione del comitato organizzativo (nel quale vi erano, oltre ad alcuni di noi, molte persone esterne che hanno dato la loro preziosa disponibilità) è ricaduta sul piazzale interno dell’ex convento in via Quarteroni; non solo perché, vicinissimo alla nostra sede, ci dava la possibilità di appoggiarci per ogni evenienza, ma anche perché, essendo questa iniziativa appena nata, si voleva usare uno spazio né troppo ristretto, né tanto meno dispersivo. Sabato sera 3 luglio, tutto era pronto. Eravamo tutti contenti perché il lavoro di alcuni mesi stava per dare un risultato, per noi sicuramente positivo (nessuno voleva credere neanche lontanamente che avrebbe potuto essere un fiasco). Abbiamo toccato con mano la reale difficoltà che esiste nel gestire una festa di questo genere, chi ne ha esperienza lo sa meglio di noi, e come tanto facilmente si possono commettere degli errori. Sì, è vero, ci sono stati anche dei disguidi, ma fortunatamente non hanno causato problemi alla gente che vi ha partecipato. Domenica sera 4 luglio, alla fine della festa, la felicità di aver raccolto tanti pareri positivi, e gli stimoli perché questa iniziativa potesse ripetersi ci risollevava da due giorni di intenso lavoro. Sebbene questa festa abbia richiesto tanta partecipazione, sia da parte dei musicanti che da parte di persone esterne, siamo contenti di essere riusciti a raggiungere gli scopi che ci eravamo prefissati: coinvolgere sempre più persone attorno alla realtà della banda (che non è solo musica ma anche momento di socializzazione) e, contemporaneamente, realizzare dei guadagni utilissimi per la nostra associazione.
Gabossi Daniele
07 Per non lasciarsi trascinare dalla corrente
Semibreve (1993)
06 Un giorno di Banda
Semibreve (1993)SERVIZIO A MONTE CAMPIONE: Domenica 28 febbraio 1993
Ci siamo trovati alle ore 14.30 in sede, tutti con i nuovi giubbotti della banda, le ragazze non in divisa ma con pantaloni scuri. La cosa comune a tutti era che eravamo molto imbacuccati, alcuni avevano addirittura 4 o 5 paia di calze, 3 o 4 maglioni di lana e così via. Abbiamo raggiunto Montecampione con un pulmino. Non eravamo ancora giunti sul posto che era iniziato a nevicare. Raggiunta la piazzetta siamo scesi dal pulmino con i nostri strumenti e col cappuccio del giubbotto per ripararci dalla neve. Non ho detto (perdonatemi) il perché della nostra presenza a Montecampione: da oggi fino a sabato sei marzo si tengono in questa stazione ed a Colere i campionati mondiali di sci juniores. Siccome è un evento molto importante per la nostra valle, è stata richiesta la nostra presenza all’apertura del campionato. Giunti nella piazzola dove sarebbe iniziato il corteo, abbiamo sfruttato il nostro arrivo anticipato per rifugiarci in un bar. Riscaldatici con tè, caffè e cioccolata siamo usciti sotto i portici e, disposti un po' a caso abbiamo intonato ‘Europa Mars’ per salutare la gente (poca) presente. Verso le 16.30 gli organizzatori hanno iniziato a dare i primi ordini per la disposizione del corteo. Davanti c’erano alcuni uomini, quindi seguivamo noi, quindi il coro ANA degli alpini ed i vari gruppi di sciatori provenienti dai più svariati paesi del mondo. Nonostante la neve fosse già alta e continuasse a scendere, abbiamo intonato ‘Primula’ e marciato anche in punti un po’ difficili; quindi abbiamo attaccato , ‘Arosa’. Mentre stavamo marciando e suonando, ci siamo trovati di fronte ad una salita molto ripida e logicamente innevata. Le ragazze davanti anche se con fatica, continuavano nel loro passo, solo che si faceva davvero una fatica terribile. Per un po’ abbiamo resistito, fino a quando il maestro, che si trovava nelle retrovie, è avanzato ed ha fatto fermare tutti dicendoci di proseguire comunque a suonare; noi, quasi senza fiato, abbiamo concluso da fermi la marcia. Alcuni strumenti hanno iniziato a non funzionare più perché riempiti di neve, da altri uscivano dei frullati tremendi, da altri non usciva proprio niente se non neve sciolta. Il coro e gli alpini che ci seguivano ci hanno "brutalmente" superato e noi siamo ripartiti solamente quando abbiamo finito la marcia. Ci siamo arrampicati su per la salita finché abbiamo raggiunto un grande spiazzo in cui c’era il pubblico, le varie autorità e gli sportivi invitati. Noi ci siamo sistemati di fianco al tripode. Lì hanno tenuto diversi discorsi le varie autorità e si è svolta la parte coreografica della manifestazione. All’accensione della fiamma del tripode abbiamo intonato l’Inno di Mameli. Quindi ci sono stati altri discorsi mentre la neve continuava a scendere; noi lì fermi, avevamo lo strato di neve sul giubbotto, sul libretto delle partiture e sugli strumenti. Eravamo tutti infreddoliti. Addirittura a Cristina si stavano congelando i piedi perché aveva solo le calze di nylon (non essendo venuta alle prove di venerdì non sapeva di doversi vestire pesante), Lorena invece, che ne aveva 5 0 6, gliene ha prestato un paio togliendosele mentre eravamo in fila rivolti verso il pubblico. Alla fine della cerimonia, sempre sotto la neve, siamo andati in un bar a scaldarci ed a favorire al rinfresco offertoci, a base di bibite e panini. Abbiamo poi raggiunto il pulmino che è sceso alla velocità media di 20 km/h, per paura della neve, procurandosi una certa coda dietro. Siamo arrivati a Darfo alle ore 19,00. Alcuni di noi sono andati a mangiare la pizza, gli altri a casa. Sul pullman al ritorno ci è stato riferito che è stata richiesta la nostra presenza anche domenica prossima alla chiusura; speriamo che non nevichi più!!!
05 La parola all'economo
Semibreve (1993)Negli ultimi 3-4 anni la nostra gestione si è gonfiata fortemente, sia dal punto di vista delle entrate che da quello delle uscite.
Cogliamo qui l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale che si sforza di mantenere costante ed ad un buon livello il contributo annuale, nonostante i tempi che corrono. Le nostre entrate fisse sono sempre state costituite, oltre che da questo contributo, dalle attività prettamente musicali da noi svolte durante l’anno proprio per il comune (25 aprile, 4 novembre, AVIS...) o per richieste di vario genere (concerti estivi, servizi religiosi, servizi funebri, feste popolari....) che raggiungono un numero complessivo di una ventina di uscite.
L’acquisto di nuove partiture utili per migliorare il livello qualitativo musicale del gruppo, l’adozione di nuovi strumenti che hanno reso possibile l’ampliamento dell’organico della banda, il mantenimento dei corsi di orientamento musicale e l’istituzione di sempre nuovi corsi di perfezionamento proposti a tutti gratuitamente, hanno sempre fatto in modo che le nostre idee di “espansione” venissero frenate.
Ecco allora nel 1991 l’inizio della campagna tesseramenti atti innanzitutto a sensibilizzare la nostra cittadinanza ed in secondo luogo per raccogliere dei fondi che contribuissero ad una migliore e più ampia gestione della banda.
Quest’anno poi per la prima volta abbiamo intrapreso un’altra nuova iniziativa: si tratta della I FESTA POPOLARE della banda svoltasi il 3-4 luglio. Queste nuove iniziative, portando delle entrate supplementari, ci hanno permesso dei bilanci di più ampio respiro consentendoci così attività non sempre remunerative come ad esempio i gemellaggi. Trasporti ed alloggi richiedono infatti spese non irrilevanti. Proprio nel '91; infatti, iniziammo lo scambio cultural musicale in Germania con la Stadtkapelle di Herrenberg che ogni anno rinnoviamo. Nel '92 siamo stati in Svizzera con la fanfara della Concordia di Vetroz alla quale contraccambieremo l’ospitalità nel maggio de1 1994.
Questi gemellaggi sono stati delle esperienze entusiasmanti per i nostri ragazzi che così hanno avuto occasione di confrontarsi con abitudini e comportamenti molto diversi dai nostri. Inoltre stiamo lavorando per coltivare nuovi rapporti con altre bande locali quali Angolo e PianCamuno proprio per continuare questi contatti sociali attraverso la musica.
In conclusione possiamo dire che questi anni abbiamo fatto tanto, e tanto ci sarebbe ancora da fare. Ora però un dubbio ci assale: è giusto continuare su questa strada, oppure dobbiamo fermarci ed analizzare più approfonditamente tutto ciò che finora si e fatto? E, meglio, tutte queste nuove iniziative (compreso ciò che leggete) intraprese allo scopo di coinvolgervi, hanno riscosso in voi un maggiore interesse nei nostri confronti?
Gabossi Daniele