Semibreve (1997)
12 Prossimi impegni
Semibreve (1997)Anche quest'anno come di consueto un folto gruppo di musicanti della nostra Banda, vestiti da pastori "d’altri tempi", prenderà parte all'ormai tradizionale manifestazione delle "Pastorelle", non solo nel comune di Darfo Boario Terme e paesi limitrofi, ma anche a Brescia città, invitati dall'Amministrazione locale, la quale ha proposto a parecchie Bande di esibirsi nelle vie del centro suonando le caratteristiche melodie del S.Natale.
DOMENICA 21 DlCEMBRE 1997 di pomeriggio saremo a Bresia.
MERCOLEDI' 24 dal primo pomeriggio sino a notte fonda suoneremo allietando l'attesa del S.Natale nei ricoveri di BoarioTerme e Piamborno, nell'ospedale di Vallecamonica, e in tutte, o quasi, le frazioni del nostro Comune.
IL CONCERTOAUGURALE
Verrà eseguito nel rinnovato teatro S. Filippo di Darfo.
DOMENICA 28DICEMBRE 1997 alle ore 20,45
Il "Concerto Augurale 1997" non poteva mancare visto che è l'appuntamento più importante della Banda Cittadina da molti decenni e come sempre avrà un repertorio completamente rinnovato, nel quale non mancheranno i brani classici, ma nemmeno quelli musicalmente particolari od insoliti per una Banda, come ad esempio una partitura che richiederà la collaborazione musicale della pianista Baiguini Francesca.
Al termine dell'esibizione tutti i partecipanti saranno invitati dalla Banda stessa e dall 'Amministrazione Comunale al Brindisi Augurale che si terrà nella sede della nostra associazione (ex. convento di via Quarteroni).
SOLIDARIETA' PER I TERREMOTATI
SABATO 3 GENNAIO alle ore 20.45 presso il Centro Congressi di Boario Terme
MARATONA MUSICALE, si esibiranno Banda Cittadina e Coro ANA di Darfo Boario Terme.
11 Un'iniziativa di solidarietà
Semibreve (1997)Il programma musicale prevede l’esibizione della Banda Cittadina che si avvicenderà con il Coro ANA in una felice accoppiata. Nell’intervallo delle esecuzioni la Protezione Civile e la Caritas illustreranno al pubblico le iniziative concrete che fin qui hanno prodotto a sostegno della gente dell’Umbria e delle Marche.
L’iniziativa assume un particolare rilievo anche in considerazione del periodo nel quale si svolge, infatti le festività natalizie richiamano sicuramente al senso solidarietà verso chi ha perduto anche il bene più prezioso ossia la propria casa.
I fondi raccolti durante la maratona musicale verranno affidati a Caritas e Protezione Civile che già operano da diverse settimane nei territori colpiti dal terremoto.
Un programma dettagliato della serata prevede:
ore 20.45: Apertura musicale della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme;
ore 21.30:Intervento della Caritas e della Protezione Civile con proiezioni video dei territori colpiti dal terremoto;
ore 21.45: Concerto del Coro ANA di Darfo Boario Terme;
ore 22.30: Intervento della Caritas e della Protezione Civile;
ore 22.45: Concerto di chiusura con Banda e Coro insieme;
ore 23.30: Chiusura della manifestazione.
Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti telefonare a:
Banda Cittadina e Coro ANA di Darfo Boario Terme allo 0364/536020,
Caritas di Vallecamonica e Alto Sebino allo 0364/535777.
10 Tradizione e novità
Semibreve (1997)II significato che comunemente viene dato alla parola tradizione è quello di continuità, del perpetuarsi di avvenimenti costantemente nel tempo, di “conservatorismo” insomma. Ma questa definizione può stare un po' stretta ad un’associazione costituita prevalentemente da giovani, in continua evoluzione e fermento. Da qui la voglia, quindi, di cambiare qualcosa; di migliorare, se possibile. E da questa apparente situazione di contrasto bisognava cavar fuori un’idea che salvasse capre e cavoli: qualcosa di “nuovo” ma di “tradizionale”.
La Banda di Darfo è da diversi anni che non si ferma davanti a nessuno ostacolo (conto corrente permettendo, naturalmente) e la soluzione è stata trovata: acquistare un “baghet”. La presenza, il suono caratteristico della zampogna per il nostro gruppo è decisamente una “novità”, per la tradizione natalizia sicuramente no.
Se consultiamo il vocabolario, poi, alla parola “tradizione” leggiamo: la trasmissione del patrimonio culturale delle generazioni passate. Perbacco più tradizionale di cosi!
Risolto dunque il paradosso dell’offrire alla comunità una “vecchia novità” restavano i problemi di dove procurarci lo strumento e di come farlo suonare. Per l’acquisto abbiamo scovato a Bergamo un giovane artigiano, studioso di questo strumento e della cultura popolare ad esso legata, che in breve tempo ha costruito un baghet appositamente intonato in Sib per adattarsi alle tonalità normalmente usate dalla banda nelle partiture natalizie. Il secondo problema lo si è risolto affibbiando la "rogna" al sottoscritto (incombenza peraltro accolta con entusiasmo). Ottenere da uno strumento mai suonato prima qualcosa che abbia la parvenza di un suono melodico è sempre una bella impresa. Nel caso specifico la difficoltà non sta’ nella diteggiatura che è simile a quella del mio strumento abituale (il saxofono), ma nel dispendio enorme di fiato, nell’abilità nel mantenere costante la pressione dell’aria all’interno del sacco (baga) per ottenere delle note intonate, cosa che annovera la zampogna fra gli strumenti meno docili da questo punto di vista. La poca dimestichezza con questo strumento può provocare spiacevoli sensazioni all’orecchio; chiedetelo ai miei vicini.
Prove generali il 21 Dicembre a Brescia, in centro, dove con un’altra ventina di bande musicali della provincia il nostro gruppo suonerà le classiche "pastorelle" e, magari, qualche partitura moderna; così, tanto per far qualcosa di nuovo. Ma sempre con quello spirito di pace e di gioia che solo la grande festa della Natività può infondere negli animi.
L’appuntamento con la città di Darfo Boario Terme sarà comunque, anche quest’anno, la vigilia di Natale, allietata dalle note della banda cittadina con accompagnamento di baghet.
Come tradizione vuole.
Luigi Tagliabue
09 Il Baghèt e la Zampogna
Semibreve (1997)Il termine baghet sta ad indicare un tipo di cornamusa diffuso fino a metà di questo secolo nella provincia di Bergamo e poi dimenticata. Recenti lavori di ricerca hanno invece portato ad una riscoperta e rivalorizzazione di tale strumento.
I risultati più concreti sullo studio del baghet sono stati raccolti in Val Gandino dove sono stati ritrovati alcuni strumenti ed incontrato un suonatore, Giacomo Ruggeri detto "Fagòt" di Casnigo (1905-1990).
Il baghet della Val Gandino è costituito da una canna per il canto, detta diana o pia, da due bordoni d’accompagnamento, conosciuti come bas o orghegn e dal sacco, la baga, ricavata da pelle di pecora o capra ritagliata, con il pelo lasciato all'interno e poi cucita.
Zampogna
• Nome attribuito per antonomasia allo strumento a riserva d'aria diffuso nell’Italia centro-meridionale, e caratterizzato dalla presenza di due charter, intonati ad intervallo di quarta o di ottava, e uno o più bordoni, tutti raggruppati in un unico blocco inserito nel collo dell'otre. Se ne conoscono numerosi tipi, raggruppabili in due grandi categorie: una a chanter conici ad ancia doppia, con canne diseguali, e l'altra a chanter cilindrici o cilindro-conici con canne di eguale lunghezza. Tra le prime spiccano la zampogna a chiave e la cosiddetta zoppa (priva di chiave), diffuse in Lazio, Molise, Campania, parte della Calabria e della Sicilia (Palermo); tra le seconde; le zampogna dette a paro (Calabria, Sicilia orientale), la surdulina italo-albanese, la zampogna di Fossalto (Molise) con tubi di canna. L’uso della zampogna è legato alla tradizione natalizia della pastorale e al ballo (saltarello, tarantella).
08 A proposito di suonatori
Semibreve (1997)I dieci comandamenti per i suonatori:
1 - Le prove della banda sono riservate ai più deboli. Tu puoi fame volentieri a meno;
2 - Cerca di arrivare il più possibile in ritardo: ciò ti renderà particolarmente stimato presso gli altri suonatori;
3 – E’ fondamentale che ti si possa sentire forte al di sopra del resto della banda, in particolare il piano vale solo per gli altri;
4 - Le osservazioni e le spiegazioni del Maestro valgono ovviamente solo per gli altri, tu sai di gran lunga molto meglio come si deve suonare e ti annoi. E dunque cosa buona che tu lo faccia notare sotto forma di sbadigli e di osservazioni a mezza voce;
5 - Non lasciarti sfuggire nessuna opportunità di intrattenerti con i vicini: questo rende più vivace la prova e quindi permette al direttore di lavorare in modo più concentrato;
6 - Cerca assolutamente di non esercitarti mai a casa, dato che a questo scopo sono state appositamente organizzate le prove della banda. E il Maestro che deve spiegare le musiche;
7 - Evita pure di fare esercizi giornalieri per la sonorità dello strumento, perché potrebbero nuocere all'impostazione e al labbro;
8 - Fa in modo che le tue prestazioni vengano riconosciute convenientemente, critica a più non posso e non dimenticare di ricordare agli altri che un tempo tutto andava meglio;
9 - Ricorda che gli strumenti non devono necessariamente essere in buono stato quando si arriva alla prova, durante la prova resta ancora sufficiente tempo per smontare pistoni o per sistemare le ance;
10 - Non devi apportare ne nuove iniziative ne proposte interessanti alle prove, questo e compito è del maestro e del comitato.
Qualcuno vuole fare osservazioni su questo decalogo, o sui problemi del suonatore in generale? Scrivete la vostra opinione ci interessa.
E buona prova!
07 «L'alfiere» Il porta bandiera
Semibreve (1997)Durante le manifestazioni, prima di iniziare a marciare, stare lì davanti a tutti i ragazzi e le ragazze della banda mi mette in agitazione, in più ho sempre paura di non riuscire ad andare al passo.
Ma durante le sfilate non sono solo, come del resto non lo si è mai alla banda, così mi sento sostenuto dallo sguardo di tutti quei giovani ragazzi che hanno tanta voglia di fare bene quando suonano non c’è ostacolo che li possa fermare.
Quindi l’Alfiere, come qualsiasi altra mansione della banda è un modo di vivere insieme emozioni in musica.
Egidio Pennati
06 Socio è bello
Semibreve (1997)Se mi permettete quest’anno, oltre che a ringraziare tutti quelli che si sono adoperati per la Banda in qualsiasi occasione richiesta, vorrei fare un piccolo appello generale ai genitori dei musicanti. Non vuole essere un rimprovero, neppure voglio che venga accolto con animo cattivo, però mi sembra di vedere in diverse occasioni, una loro scarsa partecipazione alla vita della Banda.
Non dobbiamo vergognarci nel seguire i nostri figli durante i loro servizi ed i loro bei concerti. Certo una parte dei musicanti non è più tanto giovane però, se l’età media è di soli 24 anni, vuol dire che tanti sono giovanissimi. Seguiamoli se possibile, faremo loro molto piacere e nel contempo senz’altro questo ci renderà molto felici ed orgogliosi di far parte della Banda (anche se non direttamente), comunque potremo dire “Mio figlio suona nella Banda Cittadina!”.
Grazie per la fiducia e l’appoggio che ci avete dato in questi quattro anni. Arrivederci alla festa di S.Cecilia il 22 novembre ed al Concerto Augurale il 28 dicembre al Teatro S.Filippo di Darfo B.T.
Il rappresentante dei soci
Giuseppe Albertinelli
05 La gioventù di mezzo
Semibreve (1997)Io, come tanti altri tra i 20 e i 25-26 anni sono cresciuta all'interno della banda; sono stata anch'io per lungo tempo una novellina e devo dire che mi stupisco ad essere considerata oggi quasi una veterana. Ripenso a come tredicenne guardavo i ventenni di allora e mi chiedo se i tredicenni di oggi mi vedano come io allora vedevo i grandi: lontani.
Ed invece eccomi qui, oggi, ad applaudire i nuovi entrati come qualche anno fa fummo applauditi noi, e ad incoraggiarli come fummo incoraggiati noi, così, senza bene rendercene conto, siamo passati di generazione, siamo diventati adulti, forse grazie alla banda che invece, pur cambiando i tempi, le persone e le mode, rimane lì sempre uguale eppure sempre diversa, pronta a farci diventare più maturi, attraverso il contatto con gli altri e mille esperienze in gran parte piacevoli e qualche volta un po' meno ma forse proprio per questo più costruttive.
04 Primi passi nella Banda
Semibreve (1997)Dopo una pausa di riflessione, nel '94 ho avuto un"'illuminazione", ed eccoci qua, il mio sax tenore ed io.
Dopo un anno di studi sono entrata nella banda giovanile ed ho compiuto i primi passi nella musica di insieme, oltre che in una compagnia di gente simpatica con la quale mi piace molto stare.
Pochi mesi dopo l'ingresso nella giovanile ho acquistato uno strumento tutto mio che suono con passione, è il caso di dire, dato che mi piace moltissimo, e sempre più da quando sono diventata membro della banda ufficiale, quella "grande"con divisa, prove più lunghe, parti più impegnative ecc. Conoscevo già molte persone, per cui mi sono ambientata facilmente, già dopo tre mesi nella giovanile la mia timidezza era sparita grazie a tanti amici primi fra tutti i compagni del corso di sax, e in seguito il "reparto" delle trombe, dei clarinetti, dei flauti ecc.
Considero la banda una delle organizzazioni più belle delle quali potessi far parte, per la musica, le iniziative, la festa di luglio, le prove e i concerti, le partite a calcetto e le chiacchere, tutti gli amici straordinari che ho trovato.
E' un ambiente allegro nel quale mi trovo a mio agio e mi diverto, e sono quindi molto felice di far parte di questo stupendo gruppo di musicisti e amici.
Chiara Marcon