04 Un nuovo gemellaggio
E’ la terza volta che noi darfensi incontriamo la fanfara svizzera: questa volta siamo stati noi a raggiungerli. Credo di poter affermare che la nostra amicizia si sia ormai consolidata così come la stima e l’affetto verso queste persone tanto ospitali.
Al nostro arrivo è stata organizzata una piccola festa di benvenuto allietata dalle note della loro banda giovanile che ci ha veramente impressionato per la perfezione e la bravura di esecuzione di ragazzi così giovani.
In realtà noi già conoscevamo la loro bravura di musicisti, ma vi assicuro che sentirli suonare è ogni volta un piacere, una sensazione indescrivibile di compiacimento ma allo stesso tempo di invidia. Si, invidia perché purtroppo nonostante la nostra buona volontà, non sempre riusciamo a dare il meglio come invece sembrano fare loro.
Durante la serata ci siamo esibiti nel corso di una festa organizzata per le vie del paese in nostro onore: Se è vero che noi li apprezziamo per la loro tecnica impeccabile, è pur vero che loro ci stimano per la contabilità e le melodie tipiche dello stile italiano.
Nonostante il freddo (poiché il palco era allestito all’aperto), la stanchezza dovuta al viaggio e soprattutto al loro buon vino che ci ha reso si allegri, ma ci ha rubato un po’ di lucidità, il concerto è stato più che soddisfacente e anche Vittorio, il nostro direttore, che pretende sempre qualcosa di più, è rimasto abbastanza soddisfatto. Ad ogni modo dopo due giorni di musica, amicizia, cultura ci siamo lasciati con l’intenzione di rivederci al più presto.
Vorrei concludere sottolineando lo scopo di questi gemellaggi che la nostra banda da qualche anno ha ormai intrapreso: sono utili per socializzare, divertirsi, fare nuove esperienze, ma il fine ultimo è quello di sentire altre culture musicali, non solo per avere una veduta più ampia di quest’arte, ma anche soprattutto per riuscire a capire i nostri errori, le nostre mancanze e tutti gli aspetti migliorabili. Confrontandoci con altre realtà musicali e culturali diverse dalla nostra.
Abbiamo quindi anche imparato ad apprezzare le nostre qualità e i nostri pregi che a volte dimentichiamo nelle quotidiane abitudini.
Beh, sono fiero di poter dire che da questo punto di vista abbiamo fatto centro .
Nicola Abondio