L’avventura a Bertiolo è cominciata alle 5.45 di domenica 1° giugno, quando gli assonnati ma tesi musicanti della Banda di Darfo si sono trovati nel piazzale fuori dalla sede, dove era già posteggiato il pullman che li avrebbe accompagnati.
Abbiamo caricato strumenti e valigie, ci siamo sistemati sul pullman, e, alle 6.10 circa, siamo partiti, seguiti da un pulmino guidato dal segretario Giacomo Balzarini, con a bordo un piccolo gruppetto di noi. Appena usciti dal piazzale della sede, ci siamo accorti di….non aver chiuso la sede della banda, quindi c’è subito stata una sosta obbligata, nel piazzale della ex 3C, per consentire ad uno di noi di tornare a chiudere la sede e spegnere le luci…
Il viaggio è proseguito poi senza particolari intoppi, durante il viaggio qualcuno ha sonnecchiato, altri hanno chiacchierato. Abbiamo fatto una sosta di mezz’ora per la colazione alle 8.30 circa, poi il viaggio è proseguito tranquillamente fino a Bertiolo. Siamo arrivati all’Hotel “I Gelsi” alle 11.00 circa, sempre seguiti dal pulmino. Alla spicciolata sono arrivati anche coloro che ci avevano seguiti con altri mezzi di trasporto. La comitiva era infatti formata da tre moto, alcune auto, e un altro pulmino, con a bordo coloro che sarebbero tornati in valle la sera stessa.
Noi del pullman, una volta arrivati, abbiamo scaricato le valigie, e siamo stati sistemati nelle camere dell’albergo. L’albergo è apparso subito bello, posizionato in un bel posto, con tanti fiori, tanti giardini e tanto verde intorno.
Sistemati nelle camere, abbiamo avuto un’ora di tempo per riposarci un momento e per cambiarci. A mezzogiorno ci siamo infatti ritrovati all’esterno dell’ingresso dell’albergo, già in divisa, per il pranzo. Siamo stati accompagnati in una sala dove era stato allestito il pranzo a buffet. Il cibo era molto buono, alcuni di noi hanno letteralmente assalito il buffet e hanno cercato di assaggiare un po’ di tutto, mentre altri, in preda ai primi sintomi della tensione, hanno dichiarato di avere lo stomaco chiuso e hanno soltanto spigolato qualcosa…
Verso le 13.15, dopo aver aspettato gli immancabili ritardatari, l’intera comitiva è partita verso il luogo in cui si teneva il concorso. Il viaggio è stato breve, ma abbastanza agitato… Abbiamo raggiunto il teatro, abbiamo scaricato gli strumenti e tutto il necessario, e ci siamo diretti in uno stand allestito vicino al teatro. Abbiamo atteso un momento, faceva veramente caldo, poi siamo stati chiamati per la “registrazione”: ad ognuno è stata controllata la carta d’identità, ed è stata registrata la presenza. Dopo ancora un bel momento di attesa, verso le 14.20, siamo stati invitati a dirigerci nella stanza dell’intonazione. Siamo così saliti in una stanza appositamente adibita per l’intonazione, e l’agitazione cominciava ad aumentare… Dopo qualche nota di riscaldamento, abbiamo cercato di intonarci alla meglio… Ci siamo quindi spostati in una stanza adiacente, dalla quale saremmo poi scesi direttamente sul palco. L’attesa non è stata lunga, ma è stata abbastanza agitata… Il maestro Danilo ci ha fatto un breve discorso nel tentativo di tranquillizzarci, visto che l’agitazione era ormai palpabile… Alle 15.15, accompagnati da una ragazza che ci era stata assegnata, abbiamo sceso le scale, e, dopo un breve percorso all’aperto, siamo entrati a lato del palco, e abbiamo cercato di sistemarci il più rapidamente possibile. L’atmosfera della sala ha contribuito ad agitarci ancora di più… La sala era chiusa, il pubblico non era molto numeroso, e, una volta spente le luci, della sala non si vedeva nulla, tranne le luci (per altro verdi…) dei giurati, che ricordavano inesorabilmente che non si trattava di un concerto normale, ma che c’era qualcuno che leggeva, controllava, ascoltava e valutava quello che stavamo per suonare…
Una volta sistemati, è salita sul palco la presentatrice della manifestazione, che ha reso noto ai presenti chi eravamo, in che categoria avremmo concorso e che brani avremmo presentato.
Tremanti e agitati, diretti da un Danilo più tremante e agitato di noi, abbiamo suonato il pezzo scelto come brano di riscaldamento, cioè “Il Corale di Bach” (non così volgarmente intitolato sulla partitura…). E’ stata quindi l’ora di suonare “Three Sinphonic Pictures”, cioè il pezzo d’obbligo per le bande che concorrevano in prima categoria. Al momento l’impressione è stata positiva, non ci sono stati errori particolari, e anche Danilo alla fine sembrava soddisfatto. Abbiamo quindi dovuto attendere 5 minuti abbondanti sul palco, in silenzio, perché i brani venivano registrati, e, alle 15.30, sarebbero suonate le campane della vicina chiesa, particolarmente festose a causa di un matrimonio, e che avrebbero potuto inficiare il risultato della registrazione. Suonate le campane, ci è stato concesso di suonare una scala per l’intonazione, quindi, diretti da Vittorio, abbiamo suonato “El Camino Real”. Anche alla fine di questo brano l’impressione è stata positiva. Abbiamo quindi lasciato il palco, decisamente accaldati, ma molto più rilassati di prima…
Subito abbiamo chiesto al pubblico che ci seguiva come era risultata l’esibizione sentita dall’esterno, i pareri sono stati abbastanza contrastanti…
Comunque eravamo decisamente sollevati, abbiamo rapidamente riportato gli strumenti sul pullman, e ci siamo ritrovati nello stand vicino al teatro, dove abbiamo letteralmente assalito il bar, per dissetarci.
Erano le 16 passate da pochi minuti, dovevamo attendere fino alle 20.00 per conoscere il giudizio della giuria. Ognuno di noi ha impiegato il tempo a suo modo: qualcuno ha fatto un giretto, altri hanno giocato a carte, altri hanno semplicemente aspettato. Il gruppo di noi che doveva ritornare in Valle il giorno stesso, è partito verso le 17.00. Alle 18.00 circa parecchi di noi hanno assistito al concerto di un’Orchestra a Fiati Slovena, un po’ anche perché fuori faceva davvero caldo, mentre all’interno della sala c’era l’aria condizionata… Comunque il concerto meritava, l’orchestra a fiati ha suonato davvero bene, ed è velocemente passata un’ora. Siamo quindi tornati fuori, dove abbiamo atteso ancora un’ora bevendo, mangiando (un paio di giovani ragazzi affamati ha anche tentato di farsi dare al bar un panino con lo “strinù”, non riuscendo ovviamente a farsi capire dal povero cassiere, che non poteva certo immaginare che si trattava solamente del panino con la salamella che era annunciato a caratteri cubitali sui cartelli…), chiacchierando, scattando foto di gruppo, ecc… Alle 20.00 siamo tornati nella sala del teatro, dove stavano per aver luogo le premiazioni. Gli speakers hanno chiamato sul palco un numero esorbitante di autorità, gran parte delle quali hanno pure tenuto un discorso, per fortuna relativamente breve. Dopo ringraziamenti vari, è stato spiegato come si sarebbe svolta la cerimonia di premiazione: per essere premiati nella categoria di concorso scelta, bisognava raggiungere un punteggio almeno di 80/100. Se il punteggio era tra 80 e 85/100, si veniva classificati terzi, tra 85 e 90 secondi, oltre 90 primi. Nel caso in cui più bande si fossero classificate a pari merito, il premio pecuniario sarebbe stato assegnato alla banda con il punteggio maggiore. Finalmente, verso le 20.30, sono entrati nel vivo della premiazione, appunto. Le prime ad essere premiate sono state le bande che concorrevano in terza categoria, e che erano abbastanza numerose. E’ seguita la premiazione delle bande in seconda categoria, alcune delle quali sono state anche parecchio soddisfatte del risultato. E’ dunque arrivata la premiazione delle bande che concorrevano in prima categoria: con il punteggio di 84.02, ci siamo classificati terzi. I maestri Vittorio e Danilo, e il vice presidente Egidio Pennati, si sono diretti sul palco ed hanno ritirato il premio, oltre ad una busta contenente il giudizio per esteso della giuria, suddiviso in varie voci. Finita la premiazione siamo usciti, per tornare il albergo per la cena, visto che erano ormai le 20.45. Abbiamo ovviamente comunicato il risultato a tutti quelli di noi che se n’erano dovuti andare in giornata, e sono cominciati discorsi e scambi di opinioni. Qualcuno di noi era abbastanza deluso del risultato, altri erano invece visibilmente contenti.
Tornati in albergo, essendo già abbastanza tardi, siamo subito stati invitati a dirigerci nella sala dove ci avrebbero servito la cena. Il menu era composto da un antipasto di polenta e salumi, come primi piatti abbiamo mangiato risotto alle erbette e pasta con sugo di carne e funghi, come secondo piatto carne con patate al forno. La cena è finita con un sorbetto. Durante la cena, Massimo ha letto a tutti i presenti la scheda di valutazione che ci era stata data dalla giuria: per entrambi i brani, abbiamo ricevuto un voto su intonazione, dinamica, articolazione, ecc…. La media dei punteggi dava il risultato finale. Inoltre ci sono stati dati anche dei consigli, su quali aspetti migliorare. Infine, prima della fine della cena, abbiamo fatto una piccola cerimonia: al concerto augurale, in occasione dei 25 anni di direzione, avevamo consegnato al Maestro Vittorio una bacchetta d’argento, che, in verità, non era proprio d’argento, ma solo rivestita, perché quella ufficiale non era ancora pronta... Per il concorso, invece, siamo riusciti a realizzare un porta bacchetta davvero in argento, e lo abbiamo consegnato al Vittorio, tra applausi e commenti vari. Abbiamo finito di cenare alle 22.45 circa. Qualcuno di noi, stanco, si è subito recato nella propria stanza d’albergo per dormire. Altri si sono solo cambiati, altri ancora hanno resistito come erano, ed ognuno ha impiegato la serata a modo suo. Un gruppo abbastanza numeroso si è trattenuto fuori dal bar dell’albergo a scambiarsi opinioni e raccontare barzellette. Altri si sono ritrovati in varie camere a chiacchierare o guardare qualche film. Ovviamente quelli che hanno dormito meno sono stati i più giovani, molti dei quali erano alla loro prima trasferta con la banda…
Lunedì mattina ci siamo ritrovati alle 8.00 circa nella sala in cui avevamo cenato, per la colazione, tutti abbastanza assonnati. Abbiamo avuto un momento per sistemare le valigie, e, verso le 9.00, abbiamo caricato i bagagli sul pullman e ci siamo radunati per le immancabili foto di gruppo prima della partenza. Siamo partiti verso le 9.15, perché, come sempre, abbiamo dovuto aspettare qualche ritardatario…
In pullman ci siamo diretti a San Daniele, dove eravamo attesi per la visita ad un prosciuttificio. Essendo in anticipo, abbiamo aspettato un momento fuori dal prosciuttificio. Avevamo tutti un aspetto abbastanza stanco, solo i più giovani erano ancora galvanizzati dalla serata precedente…
Verso le 10.00 siamo entrati nel prosciuttificio. Non si trattava di una fabbrica molto grande, ma il proprietario ci ha fatto fare un giro completo, spiegandoci le varie operazioni che vengono svolte per la realizzazione del celeberrimo prosciutto crudo. Abbiamo così visto il percorso che viene fatto compiere ai futuri prosciutti, fino ad arrivare nelle varie celle di stagionatura, ed, infine, al prodotto finito. Prima di andarcene, abbiamo avuto la possibilità di assaggiare il prosciutto appena affettato: secondo me, decisamente buono.
Essendoci stato un piccolo qui pro quo per il pranzo (pensato al prosciuttificio, ma non reputato abbastanza abbondante), alle 11.15 circa, quando siamo usciti, abbiamo fatto una passeggiata per visitare il paesino di San Daniele, in attesa del mezzogiorno, quando ci saremmo recati in una vicina prosciutteria per il pranzo. Alla prosciutteria siamo arrivati ovviamente…in ritardo. Comunque ci siamo accomodati ed abbiamo mangiato un delizioso piatto di pasta. Alle 13.15 circa, siamo di nuovo saliti sul pullman, per dirigerci a Udine. La comitiva di motociclisti che ci seguiva, ci ha salutati ed è andata per la sua strada. Il gruppo era formato soltanto dal pullman e dal pulmino, perché anche coloro che ci seguivano in auto se ne sono andati (un gruppo è partito lunedì mattina alle 7.00, altri dopo pranzo). Noi ci siamo diretti a Udine, dove, alle 14.00, ci aspettavano due guide per la visita della città. Il viaggio per raggiungere Udine è stato breve, ma molti di noi sono riusciti ad addormentarsi… A Udine abbiamo trovato le guide, che sono salite su pullman e pulmino, e con le quali abbiamo fatto un breve giro della città, con spiegazioni varie. Parcheggiati pullman e pulmino, ci siamo divisi in due gruppi, e siamo partiti per la visita guidata. La visita è stata molto interessante, abbiamo percorso strade, sostato in piazze, visitato un belvedere fuori da un ex castello, visitato una chiesetta, il Duomo, ed il Battistero. Il pomeriggio è trascorso velocemente, nonostante la stanchezza ed il caldo. Alle 17.00 siamo tornati al luogo in cui ci aspettava il pullman, e, dopo i saluti di rito, siamo partiti per il ritorno. Abbiamo avuto la fortuna di trovare due belle giornate calde di sole, ma, al momento della partenza, si stava preparando un temporale…
Il viaggio di ritorno è stato un po’ più lento, a causa delle prevedibili code che abbiamo incontrato nel primo tratto di autostrada. Sul pullman abbiamo chiacchierato e sonnecchiato, abbiamo ascoltato la registrazione che ci era stata data dei brani che abbiamo suonato al concorso. Dopo l’ascolto della registrazione, tra commenti vari, anche Vittorio ha detto ciò che pensava a riguardo.
Abbiamo proseguito il viaggio guardando un film. Verso le 19.45 abbiamo effettuato una sosta in Autogrill: c’è stata un po’ di confusione, perché ci era stato detto che avremmo dovuto cenare, e qualcuno si è velocemente preoccupato di procurarsi cibo, ma era arrivato anche un contro ordine, non da tutti recepito in tempo, che diceva che ci saremmo fermati in seguito per la cena… Comunque siamo ripartiti dopo circa mezz’ora, per fermarci qualche minuto dopo le 21.00, per fare in modo che cenassero anche quelli che non avevano mangiato nella prima sosta.
Il viaggio è proseguito quindi allegramente, siamo arrivati a Darfo alle 23.00 circa.
Abbiamo scaricato strumenti e bagagli, e siamo tornati alle nostre case.
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