(11 novembre 2008) - Come dovrebbe comportasi la banda con i musicanti che spesso non partecipano a prove o servizi o concerti?
E' veramente un dilemma...
Questo problemma esiste anche noi, ma fin d'ora non siamo mai riusciti a risolverlo, credo che non ci sia nessuna medicina, bisogna aver tanta pazienza e tirare avanti.
Nella nostra banda e da anni che facciamo le multe, chi manca un servizio paga un tot, chi manca ad una prova un tot più piccino, a fina anno quando si organizza un'uscita si pagano le penalità, vengono tolte d'ufficcio 5 prove e 3 servizi per malattia o altri problemmi.
Ma non pensate che questo risolva il problemma assenze, in molti casi pur di venire all'estero o in qualsiasi altra parte che non sia un servizio in loco, preferiscono pagare.
E' vero, però, anche il contrario, molti ci tengono a non mancare per non pagare, addirittura quando si fanno i conteggi qualcuno si presenta con la sua lista personale di assenze fatte durante l'anno.
Un'altra cosa che mi manda in bestia, è che a mancare sono sempre i più grandi, e molte volte ci si arrabbia con chi non manca mai.
Allora abbiamo deciso di non arrabbiarci più, tanto alla fine, bene o male la nostra suonata in paese si riesce a fare.
Dam
Che dire....
è sicuramente un problema comune a tutte le associazioni, di qualsiasi tipo, ma non deve essere una scusante.
Io, caratterialmente, non riesco ad impegnarmi al 100% e con gioia ad una cosa imposta o per la quale mi sento obbligato. Ciò che mi ha spinto ad essere presente negli anni "più bui" in cui la voglia veniva un po' meno è stato quello che i miei genitori mi hanno sempre detto:
se dici di "si", poi vai costantemente e non prendi in giro la gente che è là ad aspettarti...altrimenti dici "non vado più", tanto è un hobby, non te l'ha detto il dottore di andare a suonare...
In sostanza, penso che ci dovrebbe essere un po' di coscenza nella gente e capire le proprie esigenze e quelle della banda.
Io penso di dare il "buon esempio" cercando di esserci sempre, o quasi, ma mi rendo conto di non essere in grado di richiamare la gente...non mi riesce. E questa è di certo una mancanza...
Problema comune
Anche noi abbiamo il problema degli assenteisti, ci vorrebbero 1000 ore per cercare di arginare le assenze alle prove, chi è sempre presente chiaramente si è lamentato per questo, così il direttivo ha deciso di pagare le prove con un gettone di presenza prendendo i soldi per poter pagare, dai vari servizi che la banda fà. Adesso vi spiego: Il consiglio direttivo (dopo aver ascoltato i pareri di tutti i musicanti) ha deciso di dividere subito il 60% dell'incasso del servizio e lasciare il rimanente 40% per pagare semestralmente il gettone di presenza delle prove es: se il servizio ha un compenso di €1.000,00, 600,00 subito diviso e 400,00 in fondo cassa musicanti (tutti noi musicanti ogni prova firmiamo la presenza). Così facendo vengono premiati coloro che sono assidui frequentatori delle prove e nessuno può lamentarsi in quanto i soldi nel fondo cassa sono sempre soldi del corpo bandistico, e verranno divisi in base al numero delle prove e ai presenti. spero di essere stato chiaro.
Per quanto riguarda i servizi, invece, se è una semplice sfilata o una processione gli assenteisti possono venire a suonare chiaramente prenderanno solo il 60%, invece se si tratta di un concerto il Maestro decide se è il caso di farli suonare o meno, a costo di prendere un Musicista professionista esterno alla banda e pagarlo.
Un saluto a tutti ciao Trombador
Sono d'accordo che sia
Sono d'accordo che sia difficile trovare una soluzione "giusta" per questo tipo di problematica.
Il discorso lo farei anche un po' più ampio... chi studia, chi non studia.
Dopo tanto pensare sono giunto ad una personale conclusione, vediamo se riesco a spiegarmi.
Ritengo che la banda musicale (almeno la nostra) debba anche avere un ruolo "sociale" all'interno della nostra città, ossia fare da punto di aggregazione per i giovani. Credo anche che non sia impossibile da coniugare con la possibilità di sentire la nostra banda suonare bene, anzi, molto bene.
Ebbene la mia idea è quella di avere una "Banda Maggiore" dove suonano solo i "meritevoli", sia da un punto di vista musicale che dell'impegno, ad insindacabile giudizio del Maestro Direttore. Utilizzerei poi la Banda Giovanile per tutti coloro che, purtroppo e magari solo momentaneamente, non sono ad un livello tale da poter suonare in quella che si potrebbe chiamare "Banda A". Infine, coloro che sono parecchio latitanti ma che comunque di tanto in tanto vengono volentieri e si trovano bene nell'ambiente "banda", potrebbero rimanere semplicemente soci e partecipare alle varie iniziative dell'associazione, magari impegnandosi in attività collaterali.
Per fare tutto quanto esposto occorre ovviamente variare la definizione di "Banda Giovanile", riattivare la gestione dei soci e istituire attività che responsabilizzino chi se ne fa carico coinvolgendo e dando la possibilità anche ai soci sostenitori di farsene carico.
A mio avviso i vantaggi sarebbero molteplici:
- maggiore voglia di suonare e migliori risultati per la "Banda Maggiore";
- maggiori stimoli per poter fare parte della "Banda Maggiore";
- maggiore livello anche per la Banda Giovanile che, di fatto, sarebbe una "Banda B" o "Banda 2";
- si manterrebbe vicino anche coloro che non riescono a venire assiduamente o hanno poca voglia (o nessuna) di suonare ma vorrebbero continuare a frequentare la nostra associazione;
- ci sarebbe un maggiore senso di "giustizia" (fatta salva la capacità di tutti di capire il senso del cambiamento).
Naturalmente non bisogna offendersi o prenderla male se il Maestro non ci giudica in grado di suonare nella "Banda Maggiore", sarebbe un po' poco intelligente e serve a poco nascondersi dietro alla scusa che siamo tutti uguali ecc... (infatti facciamo comunque parte della stessa associazione).
Ciao a tutti...
E' un dilemma........
E’ un discorso molto ostico, credo per tutte le bande......... forse è impossibile trovare una soluzione unica e definitiva. Tutto sommato noi della Banda di Darfo B.T. negli ultimi due decenni non abbiamo avuto problemi tali da compromettere l’organico minimo, tanto è vero che non siamo quasi mai ricorsi ad aiuti esterni. Resta il fatto che è ingiusto che per colpa dei più pigri i “soliti” volenterosi debbano sopperire alle mancanze altrui per il bene dell’Associazione e a volte siano costretti a rinunciare ad iniziative interessanti.
Io sono convinto che la quantità di tempo, energia, professionalità e passione che il musicante può dare alla banda varia da soggetto a soggetto e da periodo a periodo e ci sarà sempre un ampia variabilità di giudizio, quindi è difficile valutare e giudicare quant’è il minimo apporto che si debba pretendere da ogni musicante . E’ però d’obbligo fissare dei “paletti”, come d’altronde succede nella nostra banda, il problema è: “Come comportarsi con chi non rispetta le regole che ci si è imposti?” Seguire una linea dura con il rischio di creare scontenti e malumori? O seguire la linea della tolleranza, con la conseguenza di far irritare chi più si impegna, oltre che non sfruttare a pieno le potenzialità della banda? Meglio una banda con organico di 70 elementi con una media di presenze di 50 o meglio una banda di 50 con la media di 45?
E’ UN DILEMMA! Secondo me il giusto sta nel mezzo ed è compito di chi ha più “passione” per la banda coinvolgere il più possibile gli altri, mentre l’arduo compito dei Consiglieri è quello di richiamare i “pigri” puntualmente, ripetutamente e instancabilmente usando all'occorrenza "carota" o "bastone", sforzandosi di utilizzare, nel limite del possibile, lo stesso metro di giudizio con tutti.
Amministratore