la sindrome degli antenati
Avete mai sentito parlare della sindrome delgi antenati? Vi sara' certamente capitato di notare nache nella vostra famiglia che date di nascita, funerali, matrimoni incidenti ed eventi traumatici o anche felici capitano a distanza di anni negli stessi giorni o mesi a famigliari o parenti...
non so se a voi e' mai capitato ...
Che cosa ne pensate esiste davvero, secondo voi, anche sulla base della vostra esperienza, la sindrome delgi antenati?
P.S.
E' una sindrome studiata a livello accademico e che vanta notevoli sostenitori
In sospeso
Per quanto riguardo i numeri del lotto e' assolutamente vero cio' che dice gong, infatti i numeri escono con un probabilita' detta geometrica che sfotunatamente, per i giocatori, possiede la cosiddetta proprieta' della mancanza di memoria... ossia ogni estrazione e' come se fosse la prima e dunque non ha alcun senso giocare i numeri ritardatari.
Per quanto riguarda la sindrome degli antenati la posizione di gong e' una di quella che obiettano che il tutto sia una balla astronomica il che e' possibile...
anche perche' chi a livello accademico ne sostiene la validita' anche da un punto di vista matematico sono piscologi, psicoterapeuti e via discorrendo...
non per offendere ma penso che la validita' matematica di qualsiasi cosa debba essere sostenuta da matematici e non da piscologi.
Tuttavia, da buon matematico, in attesa di una presa di posizione da parte di chi ne sa piu' di me e non avendo io gli strumenti adatti a farlo lascio il mio giudizio in sospeso.
Non sono d'accordo con fonte
Non sono d'accordo con fonte e con gong relativamente alle estrazioni del lotto...
Non ho la memoria di fonte per le citazioni ma mi pare che sia statisticamente (o matematicamente) provato che al tendere a infinito di prove ripetute identiche (come appunto le estrazioni del lotto) un numero esce (ipotizzando una sola estrazione) con probabilità pari ad 1/90.
Quindi, ipotizzando l'inizio della mia serie di prove l'estrazione successiva all'ultima uscita del numero ritardatario, il ragionamento tiene...
ciao
Analisi a priori e analisi a posteriori
L'errore di Massimo e' quello di confondere l'analisi a priopri con quella a posteriori...
Mi spiego meglio:
Se la domanda fosse Qual e' la propabilita' che il numero 33 esca alla 100 estrazione e non prima? Per rispondere si deve costruire una serie e valutare la probalita' di tale serie fra tutte quelle possibili... applicando cosi' al tendere all'infinito la cosiddetta e sstrafamosa legge dei grandi numeri si ha che piu' un numero ritarda maggiore e' la probabilita' che esso esca.( ossia tende ad avvicinarsi alla media )
Ma se la domanda e' Qual e' la probabilita' che alla prossima estrazione esca il numero 33, sapendo che esso non e' uscito per 99 estrazioni? Per rispondre bisogna tener presente che le estrazioni del lotto sono prove identiche ripetute ( come ha sottolineato massimo ) ma esse sono anche indipendenti. Ossia l'estrazione precedente non condiziona quella successiva ( e questo e' ragionevole ) ossia in termini matematici la probabilita' ha una mancanza di memoria, in altre parole e' come si fosse sempre alla prima estrazione... L'informazione che nei precedenti lanci il numero non e' uscito non condiziona la misura della probabilita'
La prima analisi e' un' analisi a priori considero la probalita' della serie, tuttavia non si punta giocando al lotto su una serie di estrazioni, ma su una singola estrazione
la seconda a posteriori ossia so gia' che il numero non e' uscito fino ad ora e voglio sapere la probabilita' che esso esca alla prossima quindi devo considerare solo la prova che vado ad effettuare ( dato che sono indipendenti ).
Lo so che a prima vista puo' sembrare stupefacente a chi non mastica un po' di probabilita' ma e' uno dei fondamenti della teoria della probabilita' ...
eppoi se ci pensiamo bene se valesse sul serio la teoria dei numeri ritardari allora varrebbe anche il seguente assunto:
Se una persona non fa incidenti per un tot di uscite con la macchina la probabilita' che lo faccia nella prossima aumenta man mano con l'aumentare del numero di uscite indenni.
Per fortuna nessuno ci crede...
e nessuno allo stesso modo dovrebbe credere alla teoria dei numeri ritardatari.
Se non mi sono spiegato bene sono a disposizione per nuovi chiarimenti.
Come sapevo già, fonte ha
Come sapevo già, fonte ha dimostrato la sua capacità di esprimere i concetti matematici, statistici, probabilistici e quant'altro (insomma la sua materia di studio) in maniera impeccabile...
Mi dispiace però dirti che (purtroppo) i matematici lavorano anche per le assicurazioni e oggi ci sono alcuni di queste menti che, dall'alto delle stanze dei bottoni di alcune società di assicurazione hanno pensato bene di mettere in pratica la teoria che fonte dava per assurda appena sopra, e quindi stanno disdettando polizze nei confronti di assicurati che non hanno avuto sinistri da molti anni. Naturalmente sto parlando di assicurazioni diverse da quelle Responsabilità Civile Auto (in quanto l'assicurazione non si può rifiutare di assicurare), anche se nei confronti di queste stanno pensando altre vie (aumento di prezzo).
Infine aggiungo che, anche se solo in astratto, io sono perfino d'accordo con queste teorie. Ossia che a parità di condizioni, all'aumentare delle "prove identiche" che si vanno a ripetere aumenta la probabilità che si verifichi l'evento. Il fatto è che è molto difficile che si verifichino le "condizioni identiche". Altro grande difetto (a mio avviso) dei modelli matematici che non riescono praticamente mai a ricomprendere tutte le variabili che condizionano la realtà, nonostante le capacità di calcolo dei computer di oggi.
Rimango in attesa di un commento di fonte che ridicolizzerà il mio...
Ciao a tutti
--
Massimo
Modelli matematici
Per quanto riguardo le estrazioni del lotto sono facilmente riconducibili ad un modello matematico senza temere di trascurare alcuna variabile ( a meno di imbrogli )...
Per quasi tutti gli altri modelli essi in quanto tali sono ideali non rispecchieranno mai la realta' ma bensi' cercando di discostarsene al minimo la razionalizzano. Per fare questo e' necessario trascurare alcune variabili ritenute non significative... il bello ed il difficile e' proprio valutare quanto queste possono incidere, inoltre bisogna tener presente che muovendosi nel campo probabilistico si va ad indicare lo scenario piu' probabile che poi non e' necesariamente quello che si avvera ( nessuno ha il futuro in mano ).Queste valutazioni rientrano nel campo del calcolo numerico e rispettiva analisi. Significativa delle difficolta' che si riscontrano in questo campo e' la teoria del Caos, meglio nota tramite la battuta: un battito d'ali di farfalla in Brasile puo' causare un uragano in Texas; ossia un evento apparentemente e logicamente insignificante puo' essere alla base di fenomi cosiddetti imprevedibili.
Per quanto riguarda il problema delle assicurazioni probabilmente, anche per ragioni economiche, posso ipotizzare ( ma la mia e' una mera supposizione ) che si tenga conto anche dell'eta' e dunque dello scemare dei riflessi ( e' logico che un ottantenne ha riflessi piu' lenti di un ventenne ).
Il campo probabilistico e statistico e' quello che mostra piu' sviluppi e maggiori possibilita' di ricerca negli ultimi anni essendo anche una branca della matematica piuttosto recente. Tuttavia nessuno avra' mai la palla di vetro, soprattutto in Italia dove basta guardare il fallimento degli exit poll per capire che anche se il modello e' buono lo si puo' ingannare dicendo il falso.
sindrome dell'abbondanza
Parliamoci chiaro, per me , è una boiata pazzesca.
Non crederò mai ad una "sindrome" del genere.
E' un pò come chi crede che se un numero del lotto non arriva per centinaia di settimane, crede che sia stra-probabile che il numero esca per forza.
Mentre i matematici (Fonte compreso) sà perfettamente che quel numero ha le stesse identiche probabilità di uscire UGUALI a tutti gli altri 89 numeri e UGUALI a tutte le altre settimane in cui non è uscito.
In questo caso la metterei solo sul fatto che in presenza di un'abbondanza di casi talmente esagerata, come può essere l'intera popolazione di miliardi di persone viventi, e nel caso in cui si prendano in causa anche i non viventi, degli stessi miliardi moltiplicato per 1.333333 per ogni generazione presa in causa (visto che mediamente convivono tre generazioni nello stesso istante) è assolutamente facile trovare ogni genere di casualità.
Se poi moltiplichiamo le probabilità di un evento per diversi eventi , come matrimoni, nascite, funerali, prime comunioni, aumenti di stipendio (qui però mi riservo di restringere le casualità ad un numero esiguo di probabilità !!!!), slogature della caviglia, vincite al totocalcio (altra casualità a cui riservare una certa cautela statistica), perdita di un molare, esportazione dell'appendicite o quant'altro ognuno di noi partorisca dalla sua fervida immaginazione .. (aaaassssssssssspppirrrrraaaaarrriiiiaa !! perdonatemi ma devo respirare anche quando scrivo) .... le probabilità di trovare qualcuno dei viventi che porti un'esempio, è talmente elevata che mi fa scappar dal ridere.
Comunque porto il mio contributo : io e mia mamma, compiamo gli anni lo stesso giorno.
Tra l'altro, a mia figlia primogenità, prima di nascere, il ginecologo aveva dato come data prevista lo stesso giorno (senza sapere la mia data di nascita).
Poi in realtà è nata 8 giorni dopo, tra i commenti delle osteriche che la bambina era nata con una settimana di ritardo (anche loro senza sapere la casualità della data, e poi, in base a quale parametro lo dicessero, non lo so).
In pratica abbiamo rischiato di nascere nello stesso giorno per tre generazioni di fila.
Ciò non è sufficente per farmi ricredere da quanto affermato prima.
Potrei portarvi decine di analogie simili ma senza che mi pervada il minimo dubbio sulla convinzione che tutto ciò sia un apparentemente "strano" gioco della realtà, che a volte ci sfugge, e che quindi risulta più facile ricondurre a conclusioni "semplicistiche".
Fonte , dì la tua, tanto lo so che la pensi come me
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