L'errore di Massimo e' quello di confondere l'analisi a priopri con quella a posteriori...
Mi spiego meglio:
Se la domanda fosse Qual e' la propabilita' che il numero 33 esca alla 100 estrazione e non prima? Per rispondere si deve costruire una serie e valutare la probalita' di tale serie fra tutte quelle possibili... applicando cosi' al tendere all'infinito la cosiddetta e sstrafamosa legge dei grandi numeri si ha che piu' un numero ritarda maggiore e' la probabilita' che esso esca.( ossia tende ad avvicinarsi alla media )
Ma se la domanda e' Qual e' la probabilita' che alla prossima estrazione esca il numero 33, sapendo che esso non e' uscito per 99 estrazioni? Per rispondre bisogna tener presente che le estrazioni del lotto sono prove identiche ripetute ( come ha sottolineato massimo ) ma esse sono anche indipendenti. Ossia l'estrazione precedente non condiziona quella successiva ( e questo e' ragionevole ) ossia in termini matematici la probabilita' ha una mancanza di memoria, in altre parole e' come si fosse sempre alla prima estrazione... L'informazione che nei precedenti lanci il numero non e' uscito non condiziona la misura della probabilita'
La prima analisi e' un' analisi a priori considero la probalita' della serie, tuttavia non si punta giocando al lotto su una serie di estrazioni, ma su una singola estrazione
la seconda a posteriori ossia so gia' che il numero non e' uscito fino ad ora e voglio sapere la probabilita' che esso esca alla prossima quindi devo considerare solo la prova che vado ad effettuare ( dato che sono indipendenti ).
Lo so che a prima vista puo' sembrare stupefacente a chi non mastica un po' di probabilita' ma e' uno dei fondamenti della teoria della probabilita' ...
eppoi se ci pensiamo bene se valesse sul serio la teoria dei numeri ritardari allora varrebbe anche il seguente assunto:
Se una persona non fa incidenti per un tot di uscite con la macchina la probabilita' che lo faccia nella prossima aumenta man mano con l'aumentare del numero di uscite indenni.
Per fortuna nessuno ci crede...
e nessuno allo stesso modo dovrebbe credere alla teoria dei numeri ritardatari.
Se non mi sono spiegato bene sono a disposizione per nuovi chiarimenti.
Analisi a priori e analisi a posteriori
L'errore di Massimo e' quello di confondere l'analisi a priopri con quella a posteriori...
Mi spiego meglio:
Se la domanda fosse Qual e' la propabilita' che il numero 33 esca alla 100 estrazione e non prima? Per rispondere si deve costruire una serie e valutare la probalita' di tale serie fra tutte quelle possibili... applicando cosi' al tendere all'infinito la cosiddetta e sstrafamosa legge dei grandi numeri si ha che piu' un numero ritarda maggiore e' la probabilita' che esso esca.( ossia tende ad avvicinarsi alla media )
Ma se la domanda e' Qual e' la probabilita' che alla prossima estrazione esca il numero 33, sapendo che esso non e' uscito per 99 estrazioni? Per rispondre bisogna tener presente che le estrazioni del lotto sono prove identiche ripetute ( come ha sottolineato massimo ) ma esse sono anche indipendenti. Ossia l'estrazione precedente non condiziona quella successiva ( e questo e' ragionevole ) ossia in termini matematici la probabilita' ha una mancanza di memoria, in altre parole e' come si fosse sempre alla prima estrazione... L'informazione che nei precedenti lanci il numero non e' uscito non condiziona la misura della probabilita'
La prima analisi e' un' analisi a priori considero la probalita' della serie, tuttavia non si punta giocando al lotto su una serie di estrazioni, ma su una singola estrazione
la seconda a posteriori ossia so gia' che il numero non e' uscito fino ad ora e voglio sapere la probabilita' che esso esca alla prossima quindi devo considerare solo la prova che vado ad effettuare ( dato che sono indipendenti ).
Lo so che a prima vista puo' sembrare stupefacente a chi non mastica un po' di probabilita' ma e' uno dei fondamenti della teoria della probabilita' ...
eppoi se ci pensiamo bene se valesse sul serio la teoria dei numeri ritardari allora varrebbe anche il seguente assunto:
Se una persona non fa incidenti per un tot di uscite con la macchina la probabilita' che lo faccia nella prossima aumenta man mano con l'aumentare del numero di uscite indenni.
Per fortuna nessuno ci crede...
e nessuno allo stesso modo dovrebbe credere alla teoria dei numeri ritardatari.
Se non mi sono spiegato bene sono a disposizione per nuovi chiarimenti.