03 IL gemellaggio in Toscana
Semibreve (2005)
Finalmente, dopo qualche anno di "astinenza", la Banda Cittadina di Darfo si e concessa un nuovo viaggio, un nuovo gemellaggio. Questa volta, protagonista è stata la Toscana, e per la precisione un paesino della provincia di Lucca, Segromigno, che ha dato i natali a un bandista di recente (7 anni) acquisizione nella sezione delle trombe. La banda che siamo andati ad incontrare è la filarmonica Giacomo Puccini.
Dopo una lunga preparazione, del viaggio d'accordo, ma anche e soprattutto di un repertorio da presentare, ecco la Banda partire alla volta della verde Toscana, il primo weekend di luglio. Sono solo due giorni, ma le cose da fare sono davvero tante: appena lasciati i bagagli in albergo siamo di nuovo in viaggio alla volta della meravigliosa villa Torregiani, per quella che sarà la parte culturale del nostro itinerario; muniti di macchine fotografiche e sorrisi smaglianti, ci facciamo immortalare più volte nel bellissimo giardino, visitiamo l’interno della villa, ci godiamo la bella giornata di sole che quest'estate ballerina ci ha voluto regalare.
Poi, un giro nel piccolo paese di Montecarlo dove si sta organizzando una tavolata nella strada principale, e dove noi camminiamo e chiacchieriamo rendendoci subito riconoscibili grazie ad una parlata non esattamente toscana…..
Finalmente arriva sera, e il momento del concerto: ispirati dall’atmosfera dall’atmosfera cordiale dei nostri ospiti, ci produciamo in una serie di brani che scatenano grandi applausi tra il pubblico, tra cui uno in particolare dedicato alla banda lucchese, “Nessun dorma” tratto dalla Turandot di Giacomo Puccini, naturalmente!
Come ogni occasione in cui si riunisce la banda, non possono mancare due cose: cibo (e vino!) e musica; quindi, subito dopo il concerto, siamo tutti riuniti sotto le stelle, a gustare l'abbondante cena, il vino, a cantare, suonare e ridere, fino a notte fonda. La festa si protrae naturalmente anche una volta tornati in albergo (dove la maggior parte di noi non chiude gli occhi prima delle quattro, per un breve sonno ristoratore.
Domenica mattina molte facce assonnate si incontrano per colazione, e poco dopo si riuniscono sui pullman, che si dirige verso Lucca, dove ci risvegliamo passeggiando per le strade della città con una guida che ci illustra i luoghi salienti e più belli, le chiese, le case, la statua di Puccini, un giro panoramico ritratto in decine di foto.
Concludiamo la mattinata ritrovandoci alle stesse tavolate che ci avevano ospitato la sera prima, per un pranzo di arrivederci con i membri della Filarmonica Puccini, qualche discorso e soprattutto molti brindisi!
Sui pullman si comincia subito la narrazione degli eventi più divertenti e degni di essere ricordati negli annali della nostra banda, si ammirano le prime foto con le macchine digitali, se ne scattano altre di bandisti sprofondati nel sonno sui sedili, si commenta il concerto: il rituale di ogni viaggio di ritorno, mentre la mente già corre al prossimo viaggio.
Dopo una lunga preparazione, del viaggio d'accordo, ma anche e soprattutto di un repertorio da presentare, ecco la Banda partire alla volta della verde Toscana, il primo weekend di luglio. Sono solo due giorni, ma le cose da fare sono davvero tante: appena lasciati i bagagli in albergo siamo di nuovo in viaggio alla volta della meravigliosa villa Torregiani, per quella che sarà la parte culturale del nostro itinerario; muniti di macchine fotografiche e sorrisi smaglianti, ci facciamo immortalare più volte nel bellissimo giardino, visitiamo l’interno della villa, ci godiamo la bella giornata di sole che quest'estate ballerina ci ha voluto regalare.
Poi, un giro nel piccolo paese di Montecarlo dove si sta organizzando una tavolata nella strada principale, e dove noi camminiamo e chiacchieriamo rendendoci subito riconoscibili grazie ad una parlata non esattamente toscana…..
Finalmente arriva sera, e il momento del concerto: ispirati dall’atmosfera dall’atmosfera cordiale dei nostri ospiti, ci produciamo in una serie di brani che scatenano grandi applausi tra il pubblico, tra cui uno in particolare dedicato alla banda lucchese, “Nessun dorma” tratto dalla Turandot di Giacomo Puccini, naturalmente!
Come ogni occasione in cui si riunisce la banda, non possono mancare due cose: cibo (e vino!) e musica; quindi, subito dopo il concerto, siamo tutti riuniti sotto le stelle, a gustare l'abbondante cena, il vino, a cantare, suonare e ridere, fino a notte fonda. La festa si protrae naturalmente anche una volta tornati in albergo (dove la maggior parte di noi non chiude gli occhi prima delle quattro, per un breve sonno ristoratore.
Domenica mattina molte facce assonnate si incontrano per colazione, e poco dopo si riuniscono sui pullman, che si dirige verso Lucca, dove ci risvegliamo passeggiando per le strade della città con una guida che ci illustra i luoghi salienti e più belli, le chiese, le case, la statua di Puccini, un giro panoramico ritratto in decine di foto.
Concludiamo la mattinata ritrovandoci alle stesse tavolate che ci avevano ospitato la sera prima, per un pranzo di arrivederci con i membri della Filarmonica Puccini, qualche discorso e soprattutto molti brindisi!
Sui pullman si comincia subito la narrazione degli eventi più divertenti e degni di essere ricordati negli annali della nostra banda, si ammirano le prime foto con le macchine digitali, se ne scattano altre di bandisti sprofondati nel sonno sui sedili, si commenta il concerto: il rituale di ogni viaggio di ritorno, mentre la mente già corre al prossimo viaggio.
Chiara