Da ormai quasi più di un anno si parlava alla banda di un possibile gemellaggio in Olanda, con la Harmonie Sub Umbra di Meherveldoven, che era stata nostra ospite nell’edizione dello scorso anno della festa popolare. Il consiglio ed alcuni musicanti hanno lavorato parecchio in questo ultimo anno, ed il gemellaggio con la Harmonie Sub Umbra si è trasformato da semplice idea a realtà.
Dopo i preparativi intensificatisi negli ultimi giorni, nella notte di venerdì 3 settembre 2010, è cominciata l’avventura della Banda di Darfo in Olanda. Certo come banda non era la prima volta che partivamo per un gemellaggio, ne abbiamo fatti ancora anche all’estero, ma quest’anno è stata una avventura un po’ diversa, un po’ per tutti.
Il ritrovo alla sede della banda era previsto alle ore 3.45. Alle 4.00 precise, stranamente puntuali, siamo partiti in direzione aeroporto di Orio al Serio, dato che quest’anno abbiamo affrontato la trasferta in aereo. La comitiva era formata da un pullman e da due automobili, visto che eravamo troppo numerosi, ed il pullman non era sufficiente per trasportarci tutti. Il pullman nel viaggio ha effettuato una sosta a Casazza, per caricare tre ragazzi che ci hanno seguito nella trasferta.
Puntuali, verso le 5.00 eravamo all’aeroporto di Orio al Serio. Ciascuno di noi ha ricevuto il proprio biglietto (le prenotazioni erano state fatte da quattro referenti della banda, che si erano accollati l’onere di prenotare per tutti) e, dopo aver recuperato ciascuno il proprio bagaglio, ci siamo preparati per l’imbarco dei bagagli da stiva, e per il check in. Ciascuno ha impiegato il tempo d’attesa come meglio preferiva: qualcuno ne ha approfittato per fare colazione, altri hanno passeggiato per l’aeroporto, altri, infine, hanno preferito starsene seduti ad aspettare. Siamo quindi montati sull’aereo e siamo partiti alle 6.50, come era previsto dal programma. In aeroporto e anche in aereo è andato tutto bene: le raccomandazioni che avevamo ricevuto sono state seguite da tutti, non abbiamo perso né dovuto cercare o aspettare qualcuno…
Il volo è stato scorrevole, e, alle 8.25 atterravamo all’aeroporto di Eindhoven. Dopo aver recuperato i bagagli e aspettato tutti, siamo stati accolti da un gruppetto di musicanti della Harmonie Sub Umbra, che ci hanno salutati e dato il benvenuto. Siamo stati accompagnati ad un pullman (e due pullmini piccoli), e con questi abbiamo raggiunto il vicino Stadio Philips di Eindhoven, per i benvenuto ufficiale. Siamo stati condotti in un bar al piano terra dello stadio, ci siamo accomodati e ci è stata offerta la colazione. E’ seguito un breve discorso di benvenuto, tradotto dalla nostra Paola, nel quale i nostri amici della Sub Umbra ci hanno salutato, hanno ricordato con noi la loro trasferta in Italia, e ci hanno spiegato come si sarebbe svolta la giornata. Dopo i saluti di rito, siamo stati divisi in gruppi, ed abbiamo visitato lo stadio. La guida ci ha spiegato un po’ la storia della cittadina di Eindhoven, da anni legata alla famiglia Philips, e ci ha raccontato la vita del signor Philips al quale è dedicato, appunto, lo stadio che abbiamo visitato. Per circa un paio d’ore abbiamo quindi visitato lo stadio, dagli spogliatoi al campo, dalle tribune ai ristoranti, vedendo anche fotografie, maglie di giocatori e coppe vinte dalla squadra locale. Allo stadio ci hanno raggiunto anche i tre nostri musicanti che erano andati…in “avanscoperta”: Giacomo, Davide e Emanuela, infatti, erano partiti un giorno prima rispetto a noi, ed avevano raggiunto Eindhoven con un furgone contenente i nostri strumenti, le nostre divise e tutto quello che ci occorreva per la sfilata e per il concerto che abbiamo tenuto là.
Terminata la visita allo stadio, siamo stati accompagnati nuovamente nel bar, per un aperitivo. Alcuni di noi si sono trattenuti nel bar a chiacchierare, altri sono andati in un vicino negozio, che vendeva oggetti e gadget del PSV, la squadra di calcio locale.
Alle 12.00 siamo nuovamente montati sui pullman, e siamo stati accompagnati al “De Gouden Leeuw” di Vessem, per il pranzo. Nella trasferta tra lo stadio ed il ristorante per il pranzo, abbiamo…perso due persone… Myriam e Marco, infatti, si erano allontanati per fare una passeggiata e sono arrivati un po’ in ritardo al pullman… Noi, abbastanza addormentati e disposti e divisi in maniera casuale sul pullman e sui due pulmini, non ci siamo accorti della mancanza di due persone… Fortunatamente i nostri amici della Sub Umbra, informati dell’accaduto, hanno gentilmente provveduto a tornare indietro e recuperare i dispersi… Il pranzo era stato organizzato all’aperto… La giornata era effettivamente abbastanza soleggiata, tuttavia la temperatura non era propriamente calda… Abbiamo ricevuto subito da bere, poi abbiamo atteso un momento per il pranzo, organizzato a self service.
Durante il pranzo era stato organizzato per noi un intrattenimento musicale di un quartetto di tromboni “22C”, che ci hanno tenuto compagnia e dato il benvenuto musicale.
Terminato il pranzo, siamo nuovamente saliti sui pullman, e siamo stati accompagnati all’ostello dove abbiamo soggiornato per i tre giorni. Eravamo stati preventivamente avvisati della divisione in gruppi per le camere, perciò ciascuno, autonomamente, ha cercato la propria camera e si è organizzato con i compagni di stanza. Il maestro ed alcuni musicanti sono stati invece accompagnati all’albergo, dove hanno pernottato per l’intero soggiorno. Il pomeriggio era libero per tutti: l’ostello era grande, e sorgeva all’interno di un parco sconfinato e molto ben tenuto, perciò ciascuno ha impiegato il pomeriggio come meglio preferiva: c’è stato chi ha dormito, chi ha fatto una passeggiata nelle vicinanze, chi ha fatto una passeggiata nel parco, ecc… Alle 19.00 era prevista la cena, in una struttura sempre all’interno del parco stesso, e poco distante dall’ostello in cui alloggiavamo. La cena è stata un po’ una sorpresa per tutti…….era infatti presente un chiosco, a nostra completa disposizione, che dispensava patatine, wurstel, hamburger e panini… Diciamo che non tutti siamo riusciti a mangiare, vista l’alimentazione un po’ diversa da quanto siamo normalmente abituati… Dopo cena, sempre nella stessa struttura, si è tenuto un concerto di diversi gruppi musicali, sempre con componenti della loro banda, che si sono alternati sul palco suonando musiche tipiche del posto. Noi come banda non abbiamo suonato, ma ha fatto due esibizioni la OMAVV. Essendo vicini all’ostello, ognuno di noi ha gestito la propria serata come preferiva, andando a dormire quando era stanco.
Sabato 4 settembre 2010 ci siamo alzati abbastanza presto. Alle 8.00 era infatti prevista la colazione, sempre nel nostro ostello. Alle 9.00 eravamo tutti pronti e siamo partiti in pullman per Veldhoven. Scesi dal pullman, siamo stati divisi in tre gruppi, ed abbiamo fatto una camminata tra i campi ed i boschi locali, fino a raggiungere un mulino a vento, che abbiamo visitato con una guida locale. Nel percorso a piedi, abbiamo visitato anche un’area dedicata ad antiche sepolture. E’ così giunta l’ora di pranzo: abbiamo fatto un pic nic in piedi in un parco, con menu a base di panini e frutta.
Dopo pranzo, siamo tornati nel nostro ostello, per metterci in divisa e prendere gli strumenti. Nel pomeriggio eravamo infatti impegnati in una sfilata, nella cittadina di Veldhoven, con la banda locale. Noi eravamo pronti alle 14.30 nel luogo che ci avevano indicato, ma abbiamo dovuto aspettare un po’, anche per problemi di comprensione… Nell’attesa abbiamo suonato, da fermi, “Europa Mars” e “Costanza”. Comunque, alle 15.15 circa, siamo partiti con la sfilata, seguiti da un gruppo di ragazzini che cantavano ininterrottamente la stessa canzone… Eravamo presenti infatti in occasione di una manifestazione giovanile, la “Youth walking Event”. Abbiamo seguito il percorso che ci veniva via via indicato suonando “Primula”, “Cindy”, “Arosa”, “The Thunderer”, “Monterey”, “Sara” e “In marcia”. Terminata la sfilata, verso le 16.15, siamo stati ospitati dalla banda locale per un piccolo rinfresco, rigorosamente in piedi.
Ci siamo quindi trasferiti all’ostello nel quale eravamo alloggiati, ed abbiamo raggiunto la vicina struttura dove avevamo cenato la sera precedente, all’esterno della quale era allestito il palco per il nostro concerto. Prima dell’inizio del nostro concerto, c’è stato il benvenuto ufficiale delle bande locali: noi eravamo seduti e pronti per il concerto, mentre quattro bande locali hanno sfilato davanti a noi e si sono disposte al nostro fianco, suonando insieme delle marce. Dopo i discorsi di rito, ed i saluti ufficiali, alle 18.10 circa ha preso inizio il nostro concerto. Abbiamo presentato, mentre i maestri si alternavano sul podio, “Gaia”, “Highlights from Ratatouille”, “ Roccata”, “Scherzo for band”, “The godfather saga”, “John Williams: The symphonic marches”, “Tribute to kurt Weill” e “Verdi Arie Celebri”. Il concerto in sé è stato, a mio parere, un po’ “ambiguo”: il posto in cui abbiamo suonato aveva una pessima acustica, il pubblico presente era inizialmente costituito dai musicanti delle bande che ci avevano accolto, ma man mano andava diminuendo… Comunque noi abbiamo suonato, cercando di fare il meglio ( e non riuscendoci proprio del tutto….), ed abbiamo anche ricevuto i complimenti da qualche amico olandese…
Il concerto è terminato alle 19.45 circa, quando abbiamo sistemato le nostre cose e ci siamo diretti all’ostello per abbandonare le divisa e vestirci con abiti più comodi (e soprattutto più caldi, visto che faceva decisamente freddo…). Siamo tornati alla struttura per la cena, stavolta organizzata a buffet all’interno, e con la possibilità di sederci!!! Il buffet era decisamente molto ricco e molto vario, quindi quasi tutti siamo stati soddisfatti della cena.
Finito di mangiare, a malincuore abbiamo abbandonato le sedie, e ci siamo spostati nella vicina sala, dove era stato organizzato un intrattenimento musicale del gruppo di percussioni della Harmonie Sub Umbra, che già avevamo conosciuto durante la loro visita in Italia. La serata è poi continuata con canti e balli, e c’è stato modo di divertirsi per tutti.
Domenica 5 settembre 2010 ci siamo alzati abbastanza presto. Alle 8.00 era infatti prevista la colazione, sempre nel nostro ostello. Alle 9.00 eravamo tutti pronti e siamo partiti in pullman per Den Bosch. Giunti nella cittadina, abbiamo avuto un momento libero per fare quattro passi, e poi siamo stati nuovamente divisi in gruppi per una visita nei canali della cittadina: siamo montati a bordo di imbarcazioni, e, non senza problemi di comprensione, abbiamo percorso un lungo tragitto attraversando canali coperti e scoperti, che attraversavano la parte storica della città, o che circondavano la stessa.
Terminata la gita, assai interessante, un gruppo di noi, che doveva rientrare prima in Italia essenzialmente per problemi di lavoro, ci ha salutato ed è stato accompagnato all’aeroporto, per appunto tornare in Italia. Noi che ci siamo trattenuti, siamo stati di nuovo lasciati liberi fino alle 15.30 circa. Ognuno di noi ha impiegato tale intervallo di tempo come meglio preferiva: abbiamo mangiato, visitato la parte storica della cittadina, visitato la cattedrale della città, il mercato dei libri, ecc…
Alle 15.30 circa ci siamo ritrovati al pullman, che ci ha ricondotti nell’ostello nel quale eravamo alloggiati. Visto che era abbastanza presto, e che non avevamo più impegni musicali, ciascuno ha trascorso il resto del pomeriggio come preferiva: c’è stato chi ha dormito, chi ha dormito nel parco, chi ha fatto una passeggiata nel parco, chi ha fatto una passeggiata nel paese vicino, chi ha giocato a bandierina (riuscendo anche a farsi male…).
Alle 19.30 ci siamo ritrovati nella struttura in cui avevamo cenato le sere precedenti, per la cena. Con nostra sorpresa, anche la domenica sera ci è stata offerta una cena a buffet e con possibilità di sederci…
Ben rifocillati, abbiamo trascorso la serata ballando e festeggiando con i nostri amici olandesi. Non poteva certo mancare lo scambio dei doni, oltre ai saluti ufficiali, ai ringraziamenti ed alle fotografie di gruppo…
Dopo la parte ufficiale della serata, ci è stato chiesto di….cantare… E così, complice anche qualche bicchiere di troppo, molti di noi si sono cimentati nell’intero repertorio noto delle canzoni popolari camune, dialetti vari compresi, e….per fortuna che i nostri amici non capivano proprio tutto…. Naturalmente anche i nostri amici olandesi ci hanno deliziato con il canto di alcuni brani popolari, e così è trascorsa la serata di festa.
Lunedì 6 settembre 2010 abbiamo liberato l’ostello, e, dopo la colazione, siamo montati sul pullman che ci ha accompagnati in aeroporto per il ritorno. Un paio di noi ha affrontato l’intero viaggio con il furgone che trasportava i nostri strumenti e le nostre divise.
Il viaggio di ritorno è stato tranquillo per tutti, la prima esperienza della banda di Darfo in aereo non ha creato problemi quasi a nessuno!!!
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