Aiutooooo arriva la "Riforma" scolastica
Questo sito dà la possibilità di parlare di qualsiasi argomento, rispettando sempre un tono pacato, quindi perchè non approfittarne per confrontare i pareri su questo "Decreto Gelmini" che sta per essere approvato quasi in sordina e che stravolgerà nuovamente la scuola.
Io penso che alla base di tutto ci sia un bisogno di tagli economici quindi il decreto è stato fatto per ridurre dei numeri, senza pensare (e pubblicizzare) alle conseguenze.
I media hanno parlato tanto del grembiulino, del voto in condotta o dei voti numerici, sollevando un polverone sui punti più stupidi di questo decreto.
Non si è mai detto che le scuole con meno di 50 alunni verranno chiuse (e anche solo nella nostra zona ce ne sono parecchie) che i bambini verranno distribuiti nelle restanti scuole (con le vecchie strutture che ci ritroviamo, non sò dove li metteranno), che ci sarà un maestro unico che potrebbe anche andar bene per carità, ma che dovrà insegnare materie che non conosce, come ad esempio inglese e informatica, che gli basteranno 100 ore di corso (o 50 online) per essere abilitato a farlo. Non ci saranno più le compresenze, così ci saranno classi da 30 alunni compresi bambini disabili o problematici, affidati ad un'unica persona.
Con l'orario ridotto a 24 ore (ora sono in media 30) qualche materia dovrà essere ridotta se non eliminata e sicuramente i primi a farne le spese saranno i laboratori e le attività sportive, musicali, teatrali. Sarà difficile fare uscite anche solo sul nostro territorio.
Io penso sia un passo indietro nel tempo, la scuola primaria ha le sue lacune, ma è una delle migliori in Europa.
I tagli vanno fatti in altro modo, riduciamo il personale applicando la meritrocazia, chi è in gamba resta i lazzaroni e incapaci cambino mestiere.
Perchè se poi ti ritrovi per 5 anni un maestro unico incapace?
Ed è ora di finirla di arrivare a Natale senza avere ancora tutto l'organico Insegnanti, le nomine sono lente e c'è chi se ne approfitta a discapito dei bambini.
I soldi girano nelle scuole private e pare che molti si rivolgeranno a queste strutture, che saranno in grado di garantire anche il tempo pieno tanto richiesto dai genitori lavoratori, lì si faranno ancora attività extra, ci sarà l'organico completo già a settembre, ma allora per risparmiare sul debito pubblico, devono rimetterci sempre i soliti?
Ma probabilmente alla maggior parte sta bene così, nonostante la convocazione a scuola per discuterne (6 classi + i grandi dell'asilo) ci saranno stati sì e no 30 genitori.
In fondo non è importante, si parla solamente di educazione scolastica dei figli e degli uomini/donne del domani, l'importante per ora è parcheggiarli da qualche parte mentre vai a lavorare, poi magari se decideranno di far indossare il grembiulino organizzeranno un picchetto perchè l'hanno visto fare in TV...... ormai è lei che conduce il gregge.
Che Ciofega
Caro Saremo anch'io come te sono molto arrabbiato sulla possibilità che questa riforma venga approvata e concordo con tutto quello che hai scritto.
Anche in questo caso i giornalisti,tutti o quasi,hanno dato un informazione sommaria e falsificatoria,ma chi s'intende di scuola o conosce il mondo scolastico,sa benissimo che questa riforma è una cacata pazzesca,come diceva il ragionier Fantozzi,riferendosi alla corazzata Kotionkin.
Scusate l'espressione un po'volgare,ma le conseguenze di questa riforma,saranno gravi per i nostri figli.
Una volta,trent'anni fa poteva andare bene l'insegnante unico e anch'io come tutti i ragazzi della mia generazione,sono cresciuti con un unica persona di riferimento.
Ma trent'anni fà non c'era l'nformatica,la lingua straniera e la musica.
A proposito,secondo voi tutti gli insegnanti di scuola elementare sono in grado di sapere insegnare la musica?
Io penso di no.
Così i nostri figli si ritroveranno in classi di 30 bambini o più,con quello che ha difficoltà,quello disabile ect.
Mio figlio ha avuto problemi di iperattività e se non ci fosse stata l'insegnante di sostegno,non avrebbefatto nessun progresso o pochi.
La cosa che fà ancora più rabbia è il fatto che su questo disegno di legge,la maggioranza della gente è d'accordo,ignorando le disastrose conseguenze,che deriveranno dall'approvazione della legge.
Vorrei dire francamente una cosa alla Gelmini.... ma non è questo il sito adatto, abbiamo promesso di usare toni pacati.
Per concludere dico con tristezza,che uno stato che taglia sull'istruzione,non è uno stato degno di essere chiamato civile.
Riforma all'indietro!!
Non ne voglio parlare...Che Dio ci salvi!!
Dam
Il problema non sta tanto,
Il problema non sta tanto, ad esempio, nel numero di insegnanti per ogni classe, quanto nel fatto che questi insegnanti siano validi e facciano il proprio lavoro.
Per capirci preferisco l'insegnante unico che fa il suo lavoro piuttosto che tre maestri che si girano i pollici tutto il giorno... e penso che questo lo condividano tutti...
L'incidenza di un tipo di riforma piuttosto che di un altro tipo di riforma mi pare quindi che sia poco importante.
Ciao
caro storm
Può starmi bene il tuo ragionamento, ma pensa anche al fatto che ci sono davvero insegnanti che si girano i pollici, come dici tu, ma che rimarranno a insegnare e quindi saranno maestri unici per 5 anni dei tuoi futuri figli.
E dovranno insegnare materie che non hanno mai visto (inglese, informatica, musica, progetti ambientali ecc.) in un numero inferiore di ore (nel nostro caso 6 in meno a settimana), con una classe in sovrannumero magari di 30 bambini, con un disabile o comunque i sempre più presenti bambini stranieri e senza più ore nè di compresenza nè di sostegno.
Non parlando poi del fatto che non si faranno più tutte le attività di laboratorio o le attività sportive o altre, per mancanza di fondi e di personale. Torneremo a imparare a leggere, scrivere e fare di conto e nulla più.
I tempi sono cambiati e i bambini, che oggi sono iper attivi e hanno ritmi ben diversi dai nostri di tanto tempo fà, non riescono più a essere interessati e stimolati da una semplice maestra che detta e corregge, servono metodi sempre più tecnologici e innovativi.
E poi precisiamo, che ora hanno 3 maestri che coprono due o tre classi (oltre a religione che è a parte) in 30 ore settimanali, quindi non è che ci sia tutto questo personale in esubero nelle scuole.
E infine accorpando le scuole minori, i comuni dovrebbero radere al suolo le nostre vecchie e inadeguate scuole e costruire un nuovo polo scolastico.
Non mi pare che incida poco......
ciao da saremo Amministratore
cara saremo
...anche io accetto e capisco il tuo ragionamento, ma sono stato studente (per molti e molti anni) e spero di essere in futuro anche genitore e le cose stanno andando in una direzione difficile a prescindere dalla riforma.
A tale proposito condivido al 100% il ragionamento generale di gong.... I ragazzi iperattivi di oggi non mi piacciono per niente, malati e rimbambiti come sono dalla televisione e dal computer.
Ribadisco che non mi spaventa il maestro unico ma il maestro incompetente e fannullone... e mi preoccupa molto di più l'andazzo di questa società moderna iper-occidentalizzata e americanizzata (non che avrei preferito una società orientalizzata e filo ex-unione sovietica, anzi!!!) dove sono veramente scomparsi i valori... si campa per lavorare, tutti coltivano il proprio orticello e basta, l'egoismo e la deificazione del denaro e del profitto sono al primo posto... per certi versi comincio a rivalutare la filosofia di vita dei nostri concittadini meridionali... che, come si dice, tempo per pagare i debiti e per lavorare ce n'è sempre, perchè avere fretta?
ciao, Max
Il potere dell'opinione pubblica
Non entro in merito alla riforma scolastica perchè ne so quel poco che si può sapere seguendo i notiziari, senza approfondire la normativa, cioè praticamente una confusione totale. Mi ha colpito l'intervento di Gong sulla libertà delle persone e sul loro agire. Ogni giorno ci vengono imposte norme su norme, che a volte più incisivamente e a volte meno, ma vanno pur sempre ad influenzare la nostra vita. E noi come reagiamo? Non reagiamo. A volte qualche sciopero di categoria, qualche manifestazione, qualche intervista in Tv che riassume l'idea contraria del cittadino medio e poi quando l'argomento diventa di seconda o terza pagina tutti se ne dimenticano e si passa ad altro.
Che fare? Prendere la forca e scendere a Roma a fare la rivoluzione? Non si può, siamo un popolo civile! Nella scorsa settimana ho seguito un po' le vicende della crisi finanziaria e dell'approvazione del piano di salvataggio americano: sarà un caso, sarà che sono sotto elezione, ma ho notato che il congresso americano ha inizialmente bocciato la proposta (minacciato da una moltitudine di mail giunte proprio in questi giorni contrarie al salvataggio delle banche) e poi definitivamente approvata (seguendo la "richiesta" di un'ulteriore moltitudine di mail di cittadini che si erano convinti e chiedevano il voto positivo da parte del congresso). Che così si riesca a far sentire la propria voce? Da noi ad aizzare la folla ci ha provato qualche personaggio energico come Beppe Grillo, ma anche lui ormai è passato in seconda o terza pagina....
Lorenzo
Amministratore e Moderatore
Personalmente ho avuto
Personalmente ho avuto esperienze di insegnamento sia nella scuola Mmedia (Malegno) che in quella superiore (Ragioneria ad Iseo) e per anni ho dato lezioni private, sia a bambini delle elementari che a studenti universitari (Scienza dell' educazione). Premessa iniziale ... a mio avviso la scuola italiana non è poi così male. Ha molti difetti ma ho visto sacche di ignoranza terrificanti anche in altri paesi. Io credo che tutte queste riforme firino intorno al problema essenziale che è il reclutamento del corpo insegnante. Oggi come oggi non esiste nessun sistema di controllo sul corpo insegnante né nessun sistema che premi il meritevole o colpisca il fannullone. Per accedere all'insegnamento o ggi si hanno davanti un tot di anni di precariato sicuri. Ovviamente quindi, chiunque abbia opportunità "migliori" scarta l'insegnamento. Lo stipendio degli insegnanti non è assolutamente peggiore di quello di tutti gli altri lavoratori, anzi! A parità di ore lavorative è superiore a quello che un laureato medio percepisce in azienda. Però se un lavoratore in azienda ha possibilità di "crescere" questo non succede nella scuola. Che tu faccia bene o no il tuo lavoro non interessa a nessuno. Nessuno controlla e soprattutto le scuole sono vincolare alla mitica graduatoria. E la graduatoria è stilata sia per vincita di concorso/frequenza a corsi abilitanti che per anzianità. Tante più ore di insegnamento hai accumulato (accettando supplenze) tanto più progredisci in graduatoria. E qualsiasi scuola è obbligata ad assumere il primo in graduatoria a prescindere dalle capacità. La verità è che la scuola italiana è ottima se si ha la fortuna di avere buoni insegnanti, è terribile nel qual caso se ne hanno di non buoni. A mio avviso il maestro unico è ottimo dal punto di vista pedagogico. Per quanto riguarda le capacità cognitive si vedrà. Inglese anche oggi nella maggior parte delle scuole elementari è insegnato da totali incompetenti, anche se con tre maestre! E questo perchè non si permette ai laureati in lingue di insegnare, ma si lascia questo insegnamento a maestre di 50 anni che hanno fatto corsi di aggiornamento piuttosto che a laureati in Scienze dell'Educazione abilitati. Meglio che i bambini non imparino, piuttosto che imparare sbagliato, trascinandosi poi errori per tutta la vita! Fintanto che non si avrà il coraggio di controllare il lavoro degli insegnanti in maniera seria (come di fa in altri paesi europei, personalmente so come funziona in UK) la scuola italiana non potrà migliorare. E questo a prescindere da tagli o non tagli
Ops .... la riforma
Dico ops perchè per mesi si è pensato, o almeno i mass media ci hanno comunicato che sarebbe arrivata la riforma ma interessava il maesto unico e il grembiulino, e quanta gente con un po' di nostalgia ha detto "ma guarda che belle idee", l'ho pensato anche io la prima volta che l'ho sentito in tv. In realtà analizzando quanto approderà in senato, di cui se ne è parlato poco perchè c'era Alitalia (8000 posti di lavoro a rischio mentre per la scuola sono 131000), emerge che la scuola italiana rischia di fare un passo indietro. Particolarmente chiaro mi sembra quanto scritto da saremo in merito che condivido pienamente. La scuola va sistemata ma non utilizzata per risparmiare, perchè si risparmia sulla formazione, o forse è meglio avere un domani persone poco "critiche". In un'era in cui diventa fondamentale il lavoro in team e la comunicazione noi in Italia passiamo dal team pedagogico, valorizzato e decantato da fior di pedagogisti, al maestro unico, speriamo che poi non ci siano bambini che con qual maestro non vanno d'accordo perchè buono o cattivo se lo pippano per 22 ore la settimana per 5 anni (le altre due ci sarà qualcun altro). E poi la riduzione di orario, si taglieranno i laboratori in primis informatica .... il tempo pieno...... praticamente sarà molto difficile da attuare con le nuove direttive, cioè bambini o con i genitori, o con i nonni o con la baby sitter... e qui si tocca anche il portaofgli dei genitori che lavorano.... allora si lavora di meno e si passa più tempo con i figli..... ma se dovevamo tornare dalle vacanze con tanta voglia di lavorare.... Spero di non aver prevaricato.
c'è scuola e squola
Saremo, sei riuscita a dire in poco spazio tante cose che neanche in dibattiti lunghi un'ora si possono sentire.
Essere genitori responsabili non concede spazio al menefreghismo, per fortuna.
La cosa che mi ha colpito di più nel tuo intervento è stata : " Ma probabilmente alla maggior parte sta bene così ...."
Accidenti, ma sai a quanti argomenti della nostra vita, di quelli importanti, di quelli che ci mordono "il sedere" a tutti (quasi tutti, una certa parte di società è ancora esentata perchè ha le chiappe ben coperte), si potrebbe applicare la stessa frase ?
Quante volte è la televisione, il vero "grande fratello" (o sorella, per adattare il genere), o la "fede" politica o meno, che si è deciso di "sposare" che manovra le nostre reazioni a determinate notizie, deformando in noi l'esatta percezione della relazione causa/effetto che un'avvenimento che sentiamo più grande di noi, calato dall'alto, dall'"autorità", che ci detta, ci impone è meglio dire, il nostro comportamento e le nostre (nostre per modo di dire) idee ?.
Come è possibile che genitori, dispostissimi a sputar sentenze, al primo dibattito improvvisato, su maestri, professori, istituzioni, anche solo per sentito dire dalle "autorità" menzionate sopra, si comportino in maniera completamente disinteressata delle sorti dei propri figli, del tipo di cultura che viene inculcata loro, dell'attenzione a loro dedicata.
Si potrebbe parlare di troppo poco tempo a disposizione dei genitori per i propri figli, di chi lavora di notte e dorme quando i loro figli vivono, di chi deve fare la doppia giornata per pagare il mutuo, di chi si "fida" ciecamente comunque vadano le cose, che tanto " ... è sempre uguale, qualsiasi cosa cosa che succeda ...".
E intanto "le cose" vanno avanti, imperterrite, come un rullo compressore, ci schiacciano, ci appiattiscono.
Pochi urli, qualche voce, poi il grande silenzio della rassegnazione che copre tutto.
Libertà ? Siamo davvero liberi, tutti ?
Libertà non è forse poter usare la nostra vita per le cose che riteniamo importanti ? Per "pensare", magari ?
Per dedicarsi alle cose che ci sono più care, come i nostri figli ? Per il bene ? Per un futuro migliore, non solo il nostro ?
Dov'è la nostra libertà se la nostra vita è obbligatoriamente quasi del tutto sacrificata sull'altare dell'essenziale bisogno di quel poco denaro che basta, nella nostra società, per condurre una vita che sia realmente, o anche solo all'apparenza, "normale" ?
Dove stiamo andando a finire ? Siamo relamente in un momento di progresso della nostra società o stiamo regredendo a fasi che pensavamo già superate da tempo ?
Stiamo davvero tornado ancora ad una società in cui la divisione in classi sia pienamente giustificata da frasi di "fondamentale importanza per l'umanità" quali " ... la situazione congiunturale economica attuale ..." ?
Maledizione
Amministratore e moderatore