Semibreve (2014)
Semibreve (2014)
- Semibreve 2014-
- 03 Sostieni il progetto- SOSTIENI IL PROGETTO:“Tutela del patrimonio musicale storico della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme”Grazie al 9° Bando promosso dalla FONDAZIONE DELLA COMUNITA’ BRESCIANA la banda è riuscita adaccedere al contributo economico per realizzare questo progetto. L’effettiva erogazione potrà avvenire solose la banda riuscirà a raccogliere donazioni per un importo di € 1.000. Il progetto prevede il recupero, ladigitalizzazione, per la messa in sicurezza dell’archivio storico della banda, con la realizzazione anche di unsoppalco nella propria sede. Chiediamo il vostro aiuto invitandovi a visitare il sito www.bandadarfo.eu nelquale troverete tutti i dettagli e le istruzioni per effettuare il bonifico a favore della Fondazione dellaComunità Bresciana. (Oppure info telefoniche 3401037571)
- 04 Campus Bande Giovanili – Atto III- “La musica crea l’amicizia, l’amicizia crea la musica”…Con questa frase si può riassumere ciò che è il CAMPUS MUSICALE delle bande giovanili.Un gruppo di ragazzi (giovani e meno giovani) con tanta voglia di suonare e di stare insieme, per tre giorni di studio e di divertimento.Il periodo è sempre la fine di agosto, i ragazzi della Banda Giovanile di Darfo Boario Terme presenti… cambiano i compagni di viaggio e la destinazione. A condividere l’esperienza quest’anno sono stati gli allievi della BANDA GIOVANILE di Pisogne e la meta è stata Borno, presso la casa vacanze “Marco Nodari”. Con l’obiettivo di creare un concerto in tre giorni, il lavoro è duro: prove alla mattina, prove al pomeriggio, prove di gruppo, prove a sezioni, ma quando lo studio finisce ecco che le camerate si riempiono di risate, il campo da calcio si anima, la grande tavolata dove mangiare tutti insieme diventa allegra e chiassosa.E’ questa la magia del campus: i grandi che insegnano ai piccoli e i grandi che imparano dai piccoli; trovarsi tutti insieme a suonare, ballare, chiacchierare e a volte anche bisticciare… perché condividere significa anche questo.Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che, con tanto lavoro e con tanta passione, riescono a far sì che tutto questo si realizzi; quindi come non citare il nostro mitico cuoco FRANCO TROTTI che ci ha preparato pranzi e cene da leccarsi i baffi, il tutto accompagnato dal suo instancabile sorriso.L’appuntamento è quindi per il 2015… Qualcuno si ricordi di prenotare il sole!Francesca Algisi
- 05 Musica in Festa- 25 luglio: partenza da Darfo destinazione Staffolo, ridente borgo marchigiano. Armati di tutti i nostri strumenti e appesantiti dai bagagli, iniziamo il nostro viaggio a bordo del potente mezzo camuno che ci ha condotto alla nostra meta. Giunti a destinazione ci sono state assegnate le camere in una pensione tutta per noi, che aveva certo visto anni migliori, ma che comunque si adattava perfettamente all’occasione. All'ora concordata ci siamo ritrovati di fronte alla scuola. Da lì siamo partiti suonando e marciando per le vie del paese, seguendo unpercorso prestabilito, mentre le altre tre bande, che condividevano con noi l'esperienza, eseguivano i loro pezzi attraversando altre vie del luogo. Al termine ci siamo ritrovati tutti in piazza e ci siamo esibiti alternandoci. Queste nostre fatiche sono state ripagate dalla gustosa cena che i nostri stomaci sempre affamati hanno apprezzato. Fra grasse risate, siamo giunti nella solita piazza dove abbiamo tenuto il concerto che ha concluso la serata per alcuni, mentre i più goderecci hanno preferito bere in compagnia alla festa locale.Il secondo giorno ci aspettava la ricompensa di tante fatiche: mezza giornata al mare.Il tempo non era dei migliori, ma noi, reduci da un luglio piovoso, l'abbiamo apprezzato comunque. La mattinata si è svolta in piena libertà e ognuno di noi ha potuto trascorrere del tempo in spiaggia e nel mare come preferiva. Queste ore hanno permesso di conoscerci meglio anche al di là della passione per la musica che ci accomuna. Dopo pranzo si è deciso di giocare a bandierina, prendendo in ostaggio la mia maglietta che è stata maltratta e riempita di sabbia con mio grande rammarico. Come di consueto, alle 18.30 abbiamo suonato e marciato, nonostante il tempo non fosse dei migliori, e siamo scappati da un temporale per rifugiarci nel solito “ristorante” per la cena. La sera, dopo aver assistito al concerto della banda di Staffolo, ci siamo recati alla festa del paese dove abbiamo ballato e scherzato fino a notte inoltrata. Alle 11 della domenica si è svolta la cerimonia ufficiale con scambio reciproco dei doni e condivisione dell'esperienza con la banda portoghese e quella spagnola.La giornata è proseguita con la visita alle cantine del Verdicchio, ma, non essendo un'appassionata di vino non ho potuto apprezzare il prodotto.Il pomeriggio prevedeva la visita in una caratteristica cittadina nella valle Esina, Cingoli, che non abbiamo potuto godere completamente a causa della pioggia persistente. La sera abbiamo assistito al concerto della banda portoghese e concluso l'ultima giornata con un Nutella party intervallato da tante risate e rigorosamente vietato agli adulti del gruppo.Il risveglio del quarto giorno è stato malinconico a causa del prossimo ritorno a casa. Dopo i saluti di rito siamo partiti alla volta di Gradara, un borgo medievale citato da Dante per la famosissima vicenda drammatica di Paolo e Francesca svoltosi nel castello dei Malatesta da noi visitato. La visita si è dimostrata particolarmente suggestiva anche perché accompagnata da un sole splendente ed è terminata gustando una deliziosa piadina. La via del ritorno è stata allietata da canti popolari, non sempre degni della migliore tradizione musicale, ma che hanno permesso di trascorrere in allegria il viaggio. Giunti a Darfo ci siamo salutati consapevoli di aver vissuto un'esperienza arricchente sia dal punto di vista musicale che umano.Beatrice Tenchini
- 06 Un nuovo inizio- Nel 2014 sono ormai 15 anni che suono nella Banda di Darfo. Un bel traguardo, anche se bazzico tra i suoi leggii da quando avevo 3 anni e seguivo mio papà (Luigi Tagliabue, ormai un veterano della formazione) armata di una trombetta di plastica. In 4^ elementare ho iniziato con il corso di solfeggio, dalla seconda media ho imbracciato per la prima volta il mio strumento, il sax contralto (o “soffiofono” come lo chiama “amorevolmente” il maestro Vittorio). La banda giovanile, poi nel 1999 (15 anni fa appunto) il passaggio alla banda madre, concorsi bandistici, viaggi in Italia e all’estero, festa popolare, gite e cene fra amici, Natale con le pastorelle ecc. Quante cose vuole dire la Banda e quante cose mi sembra di vedere per la prima volta quest’anno. Sì, perché questo 2014 è un po’ come ricominciare da capo, un nuovo inizio, da quando a febbraio sono entrata a far parte del nuovo consiglio direttivo. Ho pensato “la Banda mi ha dato veramente tanto, è ora che faccia anche io qualcosa di più”, e vi giuro non avrei mai immaginato quante cose ci sono da fare in questa associazione, anche se ne faccio parte da anni! Dall’inizio del nostro mandato io e gli altri componenti: Remo Moreschi, Lorenzo Fiorini, Egidio Pennati, Renata Alberti, i riconfermati, e Sandro Ghiroldi, Riccardo Baiguini, Stefania Giobini, i neoeletti, coadiuvati dal Presidente Don Giancarlo Pianta, abbiamo già affrontato sfide come: la redazione del nuovo regolamento interno, la programmazione della stagione concertistica estiva con gemellaggi con altre formazioni bandistiche della valle, la XXII edizione della Festa Popolare della Banda, l’organizzazione della trasferta a Staffolo (Ancona, Marche) in occasione della XX edizione di “Musica in Festa”, ospiti dei nostri amici della locale Banda Cittadina, l’Open Day del convento con la presentazione dei nuovi corsi della nostra scuola di musica e molte altre iniziative di cui potrete leggere in questo numero di Semibreve. I consiglieri esperti penseranno “una normale attività per la Banda di Darfo” ma io mi sono veramente resa conto per la prima volta, di quanto lavoro, quanto impegno e anche quanta soddisfazione ci sia nello stare al timone di una realtà come la nostra. Una bella iniezione di entusiasmo che mispinge a dare doppiamente il meglio, sia come musicante sia nella mia nuova veste di consigliere, e che spero di trasmettere anche a tutti gli altri componenti del gruppo, in particolar modo ai giovani, sperando che trovino la stessa soddisfazione che ritrovo io oggi, rinnovata e rafforzata, nella nostra Banda di Darfo.Marta Tagliabue
- 07 Se vai in Banda ti sposo!!!- Non è uno slogan pubblicitario per la banda, tantomeno un incentivo al matrimonio. Ma leggendo le righe che seguono si capirà il perché di questo titolo bomba!!!!Io Sandro, il giorno 13 settembre di quest’anno “ho accolto come mia sposa” Elena: due caratteri diversi, diverso pure il modo di vivere il quotidiano, lei psicologa e lui il suo paziente; ma come si suol dire l’amore e la voglia di stare insieme vincono sempre!Da che mondo è mondo per ogni coppia che si sposa il giorno del matrimonio è senza dubbio il giorno più bello della propria vita, un giorno particolare per organizzazione, pensieri, tensioni e responsabilità… mangiate, bevute, fotografi, divertimento… E quando si parla di divertimento non può mancare il gruppo della banda!!! Suono nella banda da ormai quindici anni e con tanto orgoglio mi sento di dire che è una delle poche associazioni che insegna fin dai primi passi che tutto è più facile se ciò che si fa lo si affronta sì con passione ma soprattutto con divertimento… Nella banda e con la banda ho trascorso bellissimi giorni, esperienze musicali e associative che mi hanno aiutato a maturare con i puri valori dell’associazionismo e dello stare insieme. E quando gli ingredienti sono il divertimento unito al gruppo degli amici della banda allora la festa è assicurata e garantita!!! E così è stato pertutta la giornata del matrimonio, dall’inizio alla fine e grazie alla voglia di scherzare in modo sano ed originale la festa è trascorsa tra risate e pianti (per il troppo ridere). La Banda ci ha accompagnato con le note del sestetto di ottoni durante la cerimonia religiosa (pelle d’oca a ogni suonata), appena arrivati dopo la “lunghissima” trasferta dalla chiesa al ristorante, ci haaccolti uno striscione con l’auspicio di riprodurci in maniera “bizzarra”(sicuramente con chiaro riferimento al papà), i vari brindisi da quelli riusciti a quelli meno riusciti (per fortuna c’è Elena che beve!!!)… per poi arrivare al momento top quando, nella splendida cornice vintage de “il pranzo è servito” di Corrado, ha avuto inizio l’originalissimo gioco “il Sandro è servito”diGiacomo, Davide e Lorenzo. Gioco e scenografia (magnifica) ideati dai nostri musicanti per sfogare tutte le delizie possibili in faccia allo sposo. In quei minuti ho rivissuto i matrimoni dei miei “predecessori sposi”, ai quali con fare molto cabarettistico ho animato il più bel giorno della loro vita.La musica è stata il cardine del divertimento anche quando io ed Elena abbiamo dedicato una canzone ai nostri genitori (testi rigorosamente made in Piamborno!!!) per un grazie a chi ci ha visto crescere e con tanti sacrifici ci ha dato tutto!!!Finita la festa al ristorante, ne iniziava una, un attimino più impegnativa ma sempre festa rimane, al rientro a casa: gli scherzi casalinghi!!! Dal polistirolo ai palloncini in terra, dal brodo vegetale nel soffione della doccia agli sportelli aperti della cucina; dalla chiave della camera dentro a un palloncino ai pesciolini rossi dentro al lavandino, dai piattini di plastica colmi di acqua alle interminabili svegliette imboscate ovunque nella camera da letto (l’ultima è scattata alle 4 e mezza di mattina!!!).Insomma, se non ci fossero stati la banda e gli amici della banda, se non fossi stato un musicante di sicuro la nostra festa non sarebbe stata così bella!!! Per questo ci riteniamo fortunati ad avere amici così, che ringraziamo infinitamente per l’impegno e la solita voglia di stare insieme e che il sorRiso non abbia mai fine!!!!!Elena e Sandro
- 01 Gli auguri del Presidente- “Una tristezza così, non la sentivo da mai, ma poi la banda arrivò, e allora tutto passò”.Così comincia una famosa canzone cantata da Mina.Vorrei anch’io augurare che la presenza della banda serva a far passare un po’ la tristezza a tutti quelli che ci ascoltano nelle nostre numerose manifestazioni.Con l’impegno di tanti e di tante, anche quest’anno la banda è stata presente in numerose circostanze: dal concerto augurale di fine anno, alle manifestazioni e ricorrenze che celebrano eventi: scandiscono il passare del tempo presente e il ricordo del passato.Abbiamo degli ottimi maestri, dei musicanti che spendono ore e energie per prepararsi al meglio, tante persone che ci aiutano in varie circostanze, una Amministrazione che ha fiducia in noi e ci sostiene: dobbiamo dire grazie a tutti e a tutte e guardare avanti per rendere sempre migliori le nostre esibizioni.Siamo stimati anche fuori casa e lo dimostra la nostra esibizione a Staffolo nelle Marche che ci ha visti protagonisti nel mese di luglio.Abbiamo un compito educativo importante: insegnare la musica anche alle giovani generazioni e far capire che il suo linguaggio unisce le persone e affina i loro animi. Per questo consideriamo importanti i corsi di musica che ogni anno organizziamo per bambini e per adulti.“Quando la banda passò, nel cielo il sole spuntò e il mio ragazzo era lì e io gli dissi di sì. La banda suona per noi, la banda suona per voi… Se c'era uomo che piangeva, sorrise perché sembrava proprio che la banda suonasse per lui e in ogni cuore la speranza spuntò, quando la banda passò, cantando cose d'amor. La banda suona per noi, la banda suona per voi.”E’ questo l’augurio che come Presidente, a nome di tutta la banda, offro a tutta la città di Darfo… E vorrei che tutti, nel prossimo anno, almeno una volta possano dire: “ho sentito la banda e mi ha rallegrato il cuore”.Giancarlo Pianta