Io credo che una soluzione ideale e sempre valida non ci sia, vanno valutati tanti aspetti e le necessità dei musicanti che possono variare continuamente nel tempo. Dando per scontata una durata media effettiva delle prove musicali di circa un’ora e mezza, secondo me l’ideale sarebbe avere un inizio puntualissimo alle ore 21.00, indipendentemente dal numero di musicanti pronti a suonare, in modo che diventi un punto fermo. Anche solo per gratificare coloro che per impegni lavorativi o famigliari fanno magari sacrifici per giungere in orario per poi scoprire che tanto si parte in ritardo per disorganizzazione. Naturalmente chi ritarda per motivi validi è sempre giustificato e in caso di necessità bisognerebbe assecondarlo, magari posticipando l’esecuzione di un brano se richiesto ecc. Per la questione della pausa centrale sono molto combattuto, perché penso che possa essere importante per le relazioni sociali, soprattutto per far integrare più velocemente i giovani e anche per permettere una maggiore comunicazione sempre utile per la miglior organizzazione. D’altra parte però so che è causa di perdita di tempo in quanto non si riesce mai a ripartire puntuali, e si rischia che la fine delle prove slitti a “tarda notte”.La soluzione potrebbe essere che nel periodo artisticamente più impegnativo, ossia sett-ott-nov-dic non farei la pausa e nel periodo di inizio anno adotterei questa soluzione con rigida osservanza dell’orario prestabilito. Per il termine delle prove lascerei scegliere al maestro direttore che senz’altro sa valutare di volta in volta in base, al risultato della serata, alla necessità dettata dai prossimi impegni, alla completezza di organico, alla “resistenza fisica” residua dei musicanti ecc.
Per suonare inizialmente qualcosa di poco impegnativo in attesa dell'organico potrebbe andar ben purchè non diventi un alibi per far tardi! Magari più che marcette, parti facili ma divertenti!(Durata 10/15 minuti al massimo)
Soluzione ideale variabile
Io credo che una soluzione ideale e sempre valida non ci sia, vanno valutati tanti aspetti e le necessità dei musicanti che possono variare continuamente nel tempo.
Dando per scontata una durata media effettiva delle prove musicali di circa un’ora e mezza, secondo me l’ideale sarebbe avere un inizio puntualissimo alle ore 21.00, indipendentemente dal numero di musicanti pronti a suonare, in modo che diventi un punto fermo. Anche solo per gratificare coloro che per impegni lavorativi o famigliari fanno magari sacrifici per giungere in orario per poi scoprire che tanto si parte in ritardo per disorganizzazione. Naturalmente chi ritarda per motivi validi è sempre giustificato e in caso di necessità bisognerebbe assecondarlo, magari posticipando l’esecuzione di un brano se richiesto ecc.
Per la questione della pausa centrale sono molto combattuto, perché penso che possa essere importante per le relazioni sociali, soprattutto per far integrare più velocemente i giovani e anche per permettere una maggiore comunicazione sempre utile per la miglior organizzazione. D’altra parte però so che è causa di perdita di tempo in quanto non si riesce mai a ripartire puntuali, e si rischia che la fine delle prove slitti a “tarda notte”.La soluzione potrebbe essere che nel periodo artisticamente più impegnativo, ossia sett-ott-nov-dic non farei la pausa e nel periodo di inizio anno adotterei questa soluzione con rigida osservanza dell’orario prestabilito.
Per il termine delle prove lascerei scegliere al maestro direttore che senz’altro sa valutare di volta in volta in base, al risultato della serata, alla necessità dettata dai prossimi impegni, alla completezza di organico, alla “resistenza fisica” residua dei musicanti ecc.
Per suonare inizialmente qualcosa di poco impegnativo in attesa dell'organico potrebbe andar ben purchè non diventi un alibi per far tardi! Magari più che marcette, parti facili ma divertenti!(Durata 10/15 minuti al massimo)