Sul repertorio ognuno ha un'opinione tutta sua ovviamente...tutte hanno il loro perchè. Personalmente, tralasciando momentaneamente il pensiero del pubblico, preferisco suonare le parti originali per banda; quelle tecniche che poi magari risultano essere le più pesanti all'ascolto. Forse prechè in altri generi suono veramente poco e non ho soddisfazioni, ma alcune mi pesa proprio suonarle...
Riguardo il concerto augurale: a me piace che risulti diverso dai normali concerti estivi e l'apprezzamento mi sembra che vnega dimostrato dall'affluenza di pubblico di molto maggiore rispetto alle altre esibizioni. Una volta all'anno mi piace fare una cosa "più pomposa": scegliere parti più impegnative, curare la scenografia, preparare un bel rinfresco per far fermare un momento in più il nostro pubblico...Tra queste cose si incastrano bene, secondo me, anche momenti di ringraziamento e discorsi vari (anche se magari sono il primo che quando si dilungano si stufa). Il presentatore e la scaletta di quest'anno a me non sono dispiaciuti: diciamo che sono stati sulla falsariga di quelli degli ultimi anni.. Cambiare le modalità? Penso che possa essere una buona cosa, per non far sembrare "sempre la solita minestra", ma sinceramente non avrei grande idee in merito. Riguardo al fatto di rendere più informale il concerto augurale: la proposta di gong di presentare in due, dove uno commenta "a ruota" e l'idea di dialogare con i musicanti mi piacciono, ma prima lo farei con i concerti estivi che, secondo me, devono essere molto più "leggeri e diretti" rispetto a quello augurale.
Faccio una considerazione personale: le critiche sono tante e diversificate e mi accorgo spesso di reagire in modo diverso in base alle argomentazioni. Mi spiego: - se una critica è contro il mio operato (per il quale sono convinto di avere fatto il possibile) mi fa male e mi scoccia parecchio e non so come reagisco (o mi incavolo, o mi prendo male) - se una critica relativa a questioni generali è all'opposto del mio pensiero e di quelli con cui dialogo solitamente, tendo spesso (sbagliando) a reputarla solo come una diversa veduta o un'idea fine a se stessa e non come un pensiero condiviso; - Se la stessa critica espressa va di pari passo con il mio pensiero, invece, tendo a credere che sia un'idea condivisa da molti (quando magari siamo solo in 2 a pensarla così) e mi scaldo molto di più, convinto che questa sia la strada da seguire;
Questo post penso valga per entrambi gli argomenti di discussione e non mi ripeto dall'altra parte...
Dimensticavo: ho votato "accettabile il concerto e buona idea (a fronte del risultato) la messa in onda televisiva"
Il mio pensiero è:
Sul repertorio ognuno ha un'opinione tutta sua ovviamente...tutte hanno il loro perchè. Personalmente, tralasciando momentaneamente il pensiero del pubblico, preferisco suonare le parti originali per banda; quelle tecniche che poi magari risultano essere le più pesanti all'ascolto. Forse prechè in altri generi suono veramente poco e non ho soddisfazioni, ma alcune mi pesa proprio suonarle...
Riguardo il concerto augurale: a me piace che risulti diverso dai normali concerti estivi e l'apprezzamento mi sembra che vnega dimostrato dall'affluenza di pubblico di molto maggiore rispetto alle altre esibizioni.
Una volta all'anno mi piace fare una cosa "più pomposa": scegliere parti più impegnative, curare la scenografia, preparare un bel rinfresco per far fermare un momento in più il nostro pubblico...Tra queste cose si incastrano bene, secondo me, anche momenti di ringraziamento e discorsi vari (anche se magari sono il primo che quando si dilungano si stufa). Il presentatore e la scaletta di quest'anno a me non sono dispiaciuti: diciamo che sono stati sulla falsariga di quelli degli ultimi anni..
Cambiare le modalità? Penso che possa essere una buona cosa, per non far sembrare "sempre la solita minestra", ma sinceramente non avrei grande idee in merito.
Riguardo al fatto di rendere più informale il concerto augurale: la proposta di gong di presentare in due, dove uno commenta "a ruota" e l'idea di dialogare con i musicanti mi piacciono, ma prima lo farei con i concerti estivi che, secondo me, devono essere molto più "leggeri e diretti" rispetto a quello augurale.
Faccio una considerazione personale: le critiche sono tante e diversificate e mi accorgo spesso di reagire in modo diverso in base alle argomentazioni.
Mi spiego:
- se una critica è contro il mio operato (per il quale sono convinto di avere fatto il possibile) mi fa male e mi scoccia parecchio e non so come reagisco (o mi incavolo, o mi prendo male)
- se una critica relativa a questioni generali è all'opposto del mio pensiero e di quelli con cui dialogo solitamente, tendo spesso (sbagliando) a reputarla solo come una diversa veduta o un'idea fine a se stessa e non come un pensiero condiviso;
- Se la stessa critica espressa va di pari passo con il mio pensiero, invece, tendo a credere che sia un'idea condivisa da molti (quando magari siamo solo in 2 a pensarla così) e mi scaldo molto di più, convinto che questa sia la strada da seguire;
Questo post penso valga per entrambi gli argomenti di discussione e non mi ripeto dall'altra parte...
Dimensticavo: ho votato "accettabile il concerto e buona idea (a fronte del risultato) la messa in onda televisiva"
ciao a tutti