Tutti i ladini sanno che il lago di "ergabuan" è il lago di Carezza. questo è conosciuto "lonc u lerch" (tra tutti i laghi ??) per i suoi bei colori che mutano "demeztroi" (in mezzo a - tra) dal verde "fresco" al rosso scarlatto, e (interessante il fatto che se "y" fosse effettivamente "e" sarebbe uguale alle lingue iberiche) dal blu del cielo al "ghel-aur" ( forse aur sta per oro, forse qualche attinenza col sole) ; per questa variabilità/mutazione di colori è stato battezzato "Lago di "Ergabuan" , dai colori dell'iride /"cogola dluedl" ( colori dell'iride mi richiama l'arcobaleno). Si racconta che nel lago una volta fosse abitato (o abitasse) da una "gana" che aveva il corpo di pesce e la faccia di persona (umana), che si immaginava di essere una ninfa ( ??, ho qualche dubbio). Un "salvan" (selvaggio ?) che abitava quei boschi, che "schluj ite" (??) quella una perla, si innamorò da perdere la faccia di questa bella "muta-ninfa" (ninfa-mutante ? ninfa vestita vestita con una muta da sub ? era una X-man ? Cancellate queste ultime stupide battute che sono offensive di una grande tradizione popolare di una nobile etnia) ; ma tutto fu inutile ! per attirarla (averla) a se, così aveva il selvatico pensato di fare un gran "ergabuan" (forse arcobaleno come dedotto prima dai "colori dell'iride") con i colori più belli che si potessero tirar fuori da la "piza di Latemar" (qui non so proprio cosa dire !) fin giù al/nel lago; ma la ninfa non si "ova empone" (ova mi sembrava di aver capito che fosse il verbo avere ma forse qui è diverso) lasciata prendere. dal gran "senn" ( forse rabbia, delusione ?) il selvatico (ma cosa vuol dire selvatico ? il silvano, forse, boschivo, era una pianta o un animale o un essere mitologico , come la ninfa, del resto ?) che aveva fatto con tanta fatica un così bellissimo lavoro, aveva "n dì tout" l'arcobaleno, lo aveva disfato (distrutto) in tanto " de fruzies" (in tanti pezzi ?) e lo aveva "spo sciulé" (buttato ?) nel lago. Da quel momento ha il lago (il lago ha) "giaté" (??) tutti quei bei colori che ha fino al giorno d'oggi.
L'ho buttata giù così di getto come mi è venuta. Avrebbe bisogno di una revisione grammaticale per una traduzione decente ma aspetto altri suggerimenti su alcune parole ancora indecifrate.
butto giù un tentativo
Si racconta che nel lago una volta fosse abitato (o abitasse) da una "gana" che aveva il corpo di pesce e la faccia di persona (umana), che si immaginava di essere una ninfa ( ??, ho qualche dubbio).
Un "salvan" (selvaggio ?) che abitava quei boschi, che "schluj ite" (??) quella una perla, si innamorò da perdere la faccia di questa bella "muta-ninfa" (ninfa-mutante ? ninfa vestita vestita con una muta da sub ? era una X-man ? Cancellate queste ultime stupide battute che sono offensive di una grande tradizione popolare di una nobile etnia) ; ma tutto fu inutile ! per attirarla (averla) a se, così aveva il selvatico pensato di fare un gran "ergabuan" (forse arcobaleno come dedotto prima dai "colori dell'iride") con i colori più belli che si potessero tirar fuori da la "piza di Latemar" (qui non so proprio cosa dire !) fin giù al/nel lago; ma la ninfa non si "ova empone" (ova mi sembrava di aver capito che fosse il verbo avere ma forse qui è diverso) lasciata prendere.
dal gran "senn" ( forse rabbia, delusione ?) il selvatico (ma cosa vuol dire selvatico ? il silvano, forse, boschivo, era una pianta o un animale o un essere mitologico , come la ninfa, del resto ?) che aveva fatto con tanta fatica un così bellissimo lavoro, aveva "n dì tout" l'arcobaleno, lo aveva disfato (distrutto) in tanto " de fruzies" (in tanti pezzi ?) e lo aveva "spo sciulé" (buttato ?) nel lago.
Da quel momento ha il lago (il lago ha) "giaté" (??) tutti quei bei colori che ha fino al giorno d'oggi.
L'ho buttata giù così di getto come mi è venuta.
Avrebbe bisogno di una revisione grammaticale per una traduzione decente ma aspetto altri suggerimenti su alcune parole ancora indecifrate.
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