Causa restringimento spazi in casa e rinnovata passione per il sax, vendo una fantastica batteria elettronica Roland TD-3, usata pochissimo (come studio quando avevo iniziato a fare il batterista della OMAVV, mai trasportata o usata per concerti) composta dai seguenti moduli :

- Modulo Centralina TD-3
- KD-8 Trigger per cassa
- FD-8 Pedale hi-hat
- 2 CY-8 (per crash e ride)
- 4 PD-8 (3 per i tom, 1 per hi-hat)
- PDX-8 (rullante con membrana sintetica della REMO)
- Rack MDS-3C

Includo manuali originali, tutti i cavi e, come extra, il pedale della cassa e lo sgabello.

La ROLAND è considerata tra le migliori delle batterie elettroniche, soprattutto per la qualità della centralina e per la versatilità eccezzionale dell'utilizzo.

Se è vero che per esibizioni dal vivo la batteria acustica è imbattibile da l punto di vista del suono, la batteria elettronica offre indubbi vantaggi in particolari condizioni :

Si può studiare, fare esercizi o semplicemente "sfogarsi" anche alle tre di notte, in appartamento di condominio, senza incorrere in lamentele dei vicini, svegliare il pupo, e, una volta indossata la cuffia stereo collegata alla centralina, non sentire i commenti sarcastici sul proprio stile da parte di moglie/marito/genitori . Nessuno sente niente e a te sembra di essere sul palco di uno stadio a eseguire un assolo.

Si può trasformare la batteria in un set di percussioni varie e avere a disposizione congas, bonghi, campanacci e chi più ne ha più ne metta. Potrebbe essere un buon complemento per un complesso che ha un batterista acustico, a cui accompagnare un percussionista con una varietà di strumenti a disposizione, altrimenti c ostosi e di difficile trasporto.

La batteria elettronica, specialmente con un rack come questo, è facilmente trasportabile. Basta allentare qualche morsetto e si ripiega su se stessa in modo da caricarla facilmente in un baule di una macchina (provateci con una batteria acustica !).
Ciò facilita il batterista per le sessioni di prova (non solo a casa da solo) con gli altri del gruppo, mettendolo in condizioni di suonare in qualsiasi luogo, smontando e rimontando in due minuti il proprio strumento, senza patemi d'animo di dover spostare, rischiare di rovinare, e perdere mezz'ora di tempo per montare e smontare la batteria (oltre alla minore richiesta di spazio del rack elettronico rispetto alle acustiche che ti permette di suonare praticamente anche in uno sgabuzzino), basta attaccare la spina della corrente e il jac a un ampli e il gioco è fatto.

La manutenzione è praticamente inesistente, niente problemi alle pelli, niente accordatura (a parte il rullante a cui va regolata la tensione della pelle alle proprie esigenze). Basta un panno per la polvere.

Con il modulo TD-3 si può studiare i propri esercizi da solo, con il supporto di un metronomo avanzato, oppure suonare su una base mixata da una sorgente esterna (uno stereo o un lettore mp3 o il proprio cellulare ...),  ascoltando in cuffia oppure amplificato (vicini, pupo e moglie/marito/genitori permettendo... ) semplicemente collegandosi con un semplice cavetto al proprio stereo o ad un ampli.

Personalmente, quando ho provato la batteria elettronica, sono rimasto sbalordito delle potenzialità e della qualità sonora di questo modello (ad esempio per i piatti diversità di suono tra bordo e campana con sensibilità alla forza del colpo, bow/edge shot, stoppata, choking, per il rullante possibilità di diverse sensibilità alla forza del tocco e alla posizione sulla membrana, head/rim shot, cross stick, ampissima gamma di tonalità diverse impostabili e memorizzabili sulla centralina, suono jazz, folk, rock, in modo da avere "diverse batterie" o set percussivi pre-impostati, settaggio personalizzabile singolarmente su ogni componente,  ecc. ecc.) che pur essendo di "base", è certamente più che soddisfacente per un utilizzo didattico, per studio personale, per la grande comodità di trasporto/stoccaggio.

A ... dimenticavo, mi separo da questo gioiello solo per € 600, che , visto le condizioni ottime in cui si trova e il fatto che lo consegno pronto per l'utilizzo (completo di pedale per cassa, tappetino in gomma per far aderire il modulo cassa al pavimento e sgabello, senza bisogno di altro che un paio di cuffie), lo ritengo un buonissimo affare.

chi fosse interessato mi contatti pure cliccando su questo link

NOTA : nella foto sotto lo Hi-Hat è diverso dal mio, che è di forma uguale ai tom. 

Lancio un primo appello a tutti gli amici bandisti, poi cercheremo di organizzarci meglio.....

Vorremmo organizzare una raccolta fondi tra bande, magari in occasione di concerti o altro ancora da pensare, per acquistare eventualmente uno o più strumenti o spartiti da inviare a qualche banda Abruzzese particolarmente colpita dal terremoto.

Può sembrare superfluo in questo momento di tragedia in cui servono generi di primo bisogno, ma si deve pensare al futuro, credere ad un ritorno alla "normalità" e la musica ha il potere di liberare le menti e i cuori sia dei musicisti che degli ascoltatori.

Ci piacerebbe contribuire in questo modo.

Se qualcuno avesse proposte o conoscesse qualche realtà bisognosa ci contatti.
Non lasciamo che i riflettori si spengano e che tutto venga dimenticato!
Grazie

saremo
amministratore

Nella mia carriera pluritrentennale di bandista sono stato anche un saxofonista (o perlomeno ci ho provato) e in questa veste ho avuto modo di conoscere le tribolazioni, che a volte sconfinano nello sconforto, che i suonatori di tale strumento provano sovente cercando un'ancia decentre tra quelle di un pacchetto appena aperto.

Ognuno di noi ha attinto in diversa misura all'esperienza dei colleghi più esperti o anziani o a leggende popolari della tradizione "saxofonaria", speranzoso di migliorare la situazione di questi preziosi (visto il costo) e indispensabili (almeno per chi vuole emettere un suono) attrezzi.

Fra le tante metodologie e i tanti trucchi che ho sentito nella mia carriera per "addomesticare" o far durare di più un'ancia, non mi ero mai inbattuto in quella descritta da questo articolo pubblicato sul bel sito "Faroinmusica" della Banda di Faro Superiore in provincia di Messina.
 
Vi riporto il link in maniera da dare la possibilità a tutti i saxofonisti ansiosi di sperimentare "nuove alternative", di provare questa nuova "dritta" :

http://www.faroinmusica.altervista.org/sito/ancia.html

..... poi fatemi sapere come è andata, si sa mai che mi venga buona, visto che il sax in casa ce l'ho ancora ....