La cité interdite di Jean Michel Bondeaux
Originali per Banda
E' un brano del genere "descrittivo", cioè che cerca con la musica di ricreare un ambientazione precisa. In questo caso il titolo richiama subito la "città proibita", l'enorme palazzo dell'imperatore della Cina a Pechino.
La musica di questi brani si riallaccia alla tradizione musicale del luogo rispecchiandone i canoni stilistici o rifacendosi a temi popolari.
Un movimento però si stacca dallo stile tipicamente orientale con un motivo più occidentale.
Questo non permette una collocazione temporale precisa.
Potremmo interpretarla come la passeggiata di un moderno turista europeo in visita a Pechino, in cui rivive le sensazioni della vita della città nel periodo delle antiche dinastie imperiali.
Oppure, all'autore non gliene fragava un bel niente di quello che si immaginava l'ascoltatore e voleva solo scrivere una bella idea musicale che aveva in testa.
A voi la scelta, non potendo chiederlo all'autore.
In questo brano bisogna fare un'appunto agli ottoni, soprattutto bassi, euphonium e tromboni :
un pò più di decisione non avrebbe guastato.
- Titolo: La cité interdite
- Autore: Jean Michel Bondeaux
- Genere: Originali per Banda
- Edizioni: Hafabra Music
- Durata: 11:04 minutes (15.21 MB)
- Formato: MP3 Stereo 44kHz 192Kbps (CBR)
La musica di questi brani si riallaccia alla tradizione musicale del luogo rispecchiandone i canoni stilistici o rifacendosi a temi popolari.
Un movimento però si stacca dallo stile tipicamente orientale con un motivo più occidentale.
Questo non permette una collocazione temporale precisa.
Potremmo interpretarla come la passeggiata di un moderno turista europeo in visita a Pechino, in cui rivive le sensazioni della vita della città nel periodo delle antiche dinastie imperiali.
Oppure, all'autore non gliene fragava un bel niente di quello che si immaginava l'ascoltatore e voleva solo scrivere una bella idea musicale che aveva in testa.
A voi la scelta, non potendo chiederlo all'autore.
In questo brano bisogna fare un'appunto agli ottoni, soprattutto bassi, euphonium e tromboni :
un pò più di decisione non avrebbe guastato.