Uno sparuto (ma non troppo) gruppo di bandisti si è messo in viaggio all’alba delle 8 di domenica 15 aprile, alla volta di Riva del Garda, per assistere alle esecuzioni di alcune bande partecipanti al concorso internazionale “Flicorno d’oro”, nona edizione. Alcuni di noi erano già sul campo al nostro arrivo, essendo giunti il giorno prima, e ci hanno accolto all’ingresso del palazzo congressi, biglietti e guida del concorso pronti all’uso. Eccoci dunque assistere ai brani suonati da una banda giovanile, e poi decidere di andare a pranzo tutti insieme prima di ricominciare la maratona di musica che nel pomeriggio prevedeva le bande di prima categoria e di categoria superiore. Il biglietto di cui disponevamo ci permetteva di entrare e uscire da palazzo congressi (naturalmente evitando di farlo durante le esecuzioni, in modo da non disturbare), ed è esattamente quello che alcuni di noi hanno fatto più volte, per andare a vedere gli strumenti musicali esposti in una stanza adiacente al palazzo congressi, o per fare una passeggiata lungo lago, per ammirare il paesaggio splendido, seppur ventoso, che ci circondava. Dopo la pausa gelato, eccoci rientrare per le ultime tre bande, di categoria superiore, una sola italiana in mezzo ad Austria e Slovacchia, ciascuna con un brano obbligatorio e un brano a libera scelta. Complici il caldo, la stanchezza, o la lunghezza del brano obbligatorio, abbiamo anche assistito a una vera strage di spettatori, crollati dal sonno sulle poltrone della sala… Infine alle 7 circa di sera ci siamo ritrovati fuori dal palazzo congressi, cercando di decidere come continuare la serata, e optando per una cena a Brescia ci siamo subito messi in viaggio, incontrandoci circa due ore dopo per riunirci intorno a un tavolo e commentare ciò che avevamo ascoltato (cosa che bene o male avevamo fatto per tutto il giorno…). La giornata si è conclusa con un rientro silenzioso, in macchina cercando di combattere la stanchezza e sognando..il letto. Personalmente è stata un’ottima giornata, interessante e stimolante, grazie alla bravura delle bande e alle musiche che abbiamo potuto ascoltare; come “gita sociale” è stata sicuramente una idea originale che ha unito l’utile al dilettevole, quindi si può dire che l’organizzazione sia stata un successo su tutti i fronti.
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