02 Carissimi lettori di Semibreve
Devo confessare candidamente che, da ex bandista che nel 1988 ha festeggiato il centenario di costituzione, mi sono sentito stranamente a disagio.
Mi è sembrato per un attimo di essere nella stessa situazione del protagonista (astronauta) di quel film che, dopo un viaggio spaziale alla velocità della luce durato pochi mesi, rientra sulla Terra e trova i calendari spostati in avanti di centinaia di anni.
Vi assicuro che è stata una sensazione inusuale, improvvisamente “relegato” al passato remoto della storia della Banda. Eppure ho soli 33 anni!
Facendo uno sforzo di memoria, e ricordando qualche stralcio di testo scolastico di storia... per Bacco! La banda di Darfo è più vecchia dell’Italia! Ne sono passate di note in riva all’Oglio… Ne sono trascorse di serate in allegria …
Quanti volti e quante voci hanno costruito, con tanta passione, la realtà bandistica di oggi. Chissà quanti di Voi, guardando le fotografie sul libro della Banda, riconosceranno i nonni, gli zii, gli amici. E prima di loro i bisnonni, i parenti che oggi troviamo solo inseriti nell’albero genealogico, o ancora coloro dei quali si è sentito parlare e di cui si raccontano storie spesso assai buffe.
La storia di Darfo è passata anche attraverso la Banda Cittadina.Ecco allora che è proprio vero che la Banda è, ed è sempre stata, una famiglia, ma non solo per i bandisti di oggi, ma per tutti i cittadini di Darfo.
Avendo lasciato da ormai parecchi anni l’ambiente, mi ha fatto estremamente piacere tornare da “fidato collaboratore” in occasione di due degli appuntamenti musicali che mensilmente hanno scandito quest’anno particolare.
Il Gran Galà dell’Operetta e l’appuntamento classico di metà ottobre con l’ensemble L’incanto armonico presso la Chiesa Parrocchiale di Montecchio mi hanno confermato, così come altri appuntamenti che ho piacevolmente seguito come spettatore, che il seguito di supporters ed affezionati è in continua crescita.
Sia giovani che energici amici dall’elmo come l’argento seguono entusiasti questo gruppo grande nel numero, ma piccolo all’anagrafe. Sarà forse perché i musicanti trasmettono la loro voglia di divertirsi anche al pubblico? Fate un poco Voi. Io non ho dubbi.
E sembra che li abbia nemmeno l’Amministrazione Comunale, visto che sostiene con energia le iniziative, anche quelle più garibaldine, di questa solare realtà.
Concludo con un sincero complimento a tutti coloro che hanno faticato, lavorato, speso tempo, discusso per realizzare tutti gli appuntamenti messi in calendario: i buoni risultati sono sempre conseguenza di un lavoro serio e costante, mai affidato al caso.
Se è vero che la soddisfazione è un piatto che si svuota in fretta, lo è altrettanto che l’appetito vien mangiando.