"Addio mia bella addio" è il titolo con cui è più comunemente ricordato uno tra i più noti canti del risorgimento italiano "L'addio del Volontario". Il testo si deve al fiorentino Carlo Alberto Bosi, che aveva dato al suo componimento poetico, scritto nel 1848 , il seguente titolo "Il volontario che parte per la guerra dell'indipendenza". Il titolo fu abbreviato nella forma indicata de "Laddio del volontario" dal gusto popolare , che rasformò anche il primo verso "Io vengo a dirti adio" in "Addio mia bella addio". Ignoto, come per la più parte dei canti coevi, l'autore della musica, che si ripete sempre uguale sulle varie strofe del testo. Nell'elaborazione di Fulvio Creux il tema della nota melodia risorgimentale diviene occasione per costruire un piccolo bozxzetto, una piccola immagine evocativa:
- Un tamburo lontano sembra richiamare il passo dei soldati
- due euphonium intonano, in un clima nostalgico, il tema della canzone popolare, che poi si estende alla coralità dei clarinetti
- uno squillo incita i giovani ad unirsi per eroiche imprese
- dopo un attimo di dubbio (cadenza del clarinetto) la scelta è fatta e tutti si uniscono all'armata che se ne va
- il volontario si allontana, ed il suo canto si perde in lontananza, mentre l'eco dell'inno di Mameli richiama i valori della patria per la quale ci si batte