Giovedì 30 luglio la tranquillità che generalmente aleggia per le vie di Staffolo subito dopo l’ora di pranzo è stata interrotta da una banda di sbandati che si stava preparando per partire verso una nuova avventura.
Una volta caricati bagagli, strumenti e musicisti sul fantastico pullman rosso noi della Banda Musicale città di Staffolo siamo partiti alla volta di Darfo Boario Terme, cittadina della Val camonica.
Sei ore di viaggio sono veramente poche rispetto ai nostri standard così, per allungare un po’ la strada, abbiamo deciso di ripetere l’esperienza di quando con il comitato siamo stati ospiti della stessa banda per vendere le olive all’ascolana: abbiamo fatto qualche giro di una rotatoria per poi prendere la stessa direzione sbagliata e fare inversione nello stesso piazzale. Siamo recidivi noi, cosa ci possiamo fare?
Appena arrivati ci hanno accolto a braccia aperte quelli che ormai sono nostri cari amici e ci hanno accompagnato a cena e poi nei nostri alloggi, che erano presso una palestra.
Ovviamente non era un albergo a cinque stelle, ma ognuno poteva scegliere la soluzione più idonea alle proprie esigenze: avevamo più di una brandina a testa con tanto di lenzuola candide, ma se questo non era di nostro gradimento potevamo scegliere tra varie misure e combinazioni di materassini generalmente utilizzati dagli atleti. Avevamo anche ampia scelta di location, infatti, eravamo divisi in due camerate, una per i ragazzi ed una per le ragazze, ma alcuni avventurosi hanno sperimentato nuovi luoghi: qualcuno ha provato a dormire fuori per sfuggire dal caldo ma ha resistito veramente poco visto la temperatura notturna della città! Comunque già dalla prima notte i maschietti hanno scoperto che il vero problema della loro camerata non era il caldo, bensì il concerto poco piacevole che ogni notte si ripeteva nelle sue molteplici varianti e ampliato dall’acustica della palestra. Per ovviare al problema un paio di ragazzi, non più tanto giovani, si sono trasferiti in corridoio, peccato solo che uno dei due russava come un trattore, così il problema non è stato risolto; fatto sta che l’ultima notte c’era uno di noi che, disperato, vagava per la palestra con la brandina in mano in cerca di un angolino silenzioso, ma temo che la sua missione sia miseramente fallita!
Inoltre a rendere la palestra ancora più rumorosa ci hanno pensato le nuove leve, infatti, come da tradizione la notte non si dorme! Si sta svegli a chiacchierare, a conoscersi e divertirsi, il tutto accompagnato da rumorose scenate prossime all’isteria da parte dei meno giovani che vogliono dormire, ma ovviamente, non basta così poco per fermarli e così il chiasso continua finché l’ultimo non crolla, e, fidatevi, è una vera guerra non dichiarata. Pur di non essere il primo ad andare a dormire se ne vedono veramente di tutti i colori: persone che si addormentano sulle scale, sulle panche addirittura in piedi appoggiato al termosifone! Pericolosissimo!
Non solo le nottate erano stancanti e divertenti, ma anche le giornate.
I nostri amici hanno organizzato per noi un bellissimo giro mostrandoci le bellezze che il loro territorio offre.
Il primo giorno i nostri preparatissimi accompagnatori ci hanno portato al parco nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, patrimonio dell’Unesco, (l’Organizzazione delle Nazioni Unite e non di Dimitri Unesco artigiano rumeno come alcuni affermavano) lasciandoci nelle mani di due ragazzi che ci hanno illustrato le particolarità di questi ritrovamenti risalenti alla preistoria.
Per il pomeriggio il programma prevedeva la visita guidata al borgo medievale di Bienno caratteristico per le antiche fucine del ferro, per il mulino ad acqua oltre alla bellezza del centro storico.
Il giorno successivo invece hanno deciso di farci godere della tranquillità di una bellissima giornata in montagna, accompagnandoci in una valle fantastica che sembrava estratta da un quadro, con tanto di prato, ruscello con acqua limpide e fresca (anzi gelata), offrendoci un pranzo da leccarsi i baffi che prevedeva grigliata, panini, frutta, verdura, dolci e un’immancabile damigiana di buon vino. Questo paradiso però non ci è stato offerto gratuitamente, raggiungerlo è stata veramente una sfida! Abbiamo infatti dovuto percorrere un sentiero tipico di montagna che per persone allenate sicuramente non era niente, mentre noi abbiamo fatto molta fatica ma, fortunatamente, tutti abbiamo portato a termine la missione, alcuni nei quaranta minuti previsti altri ci hanno messo un po’ di più, ma non per questo meno in gamba! Risultato della giornata sono stati animi felici in fisici distrutti ma abbronzati!
Ovviamente non siamo stati invitati in un periodo qualunque dai nostri amici di Darfo, nello stesso fine settimana infatti si svolgeva la 19a edizione della festa della banda.
Il venerdì sera è stato dedicato allo spasso più assoluto! La serata era animata da un dj “tuttofare”, che alternava karaoke con liscio, balli di gruppo e disco dance, così noi, da confusionari quali siamo, non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di ballare cantare e divertirci come solo noi sappiamo fare! Il sabato sera invece eravamo protagonisti come musicisti, con il compito di allietare il pubblico con i pezzi più allegri del nostro repertorio, arduo compito il nostro poiché dovevamo distoglierli dagli squisiti piatti serviti negli stand!
Purtroppo senza accorgerci siamo arrivati alla domenica, ultimo giorno di “vacanza”, che è stato dedicato interamente alla ripartenza e alla musica, infatti, dopo aver chiuso le valigie, siamo andati a fare le prove, per sistemare gli ultimi pezzi per il grande concerto che si sarebbe tenuto nelle terme nel pomeriggio, poi abbiamo caricato i bagagli, salutato la palestra, divenuta ormai casa nostra, e per il pranzo siamo ci siamo divisi per le famiglie dei musicisti della loro banda.
Io non posso parlare per tutti, ma posso garantire che io e le ragazze che erano con me ci siamo trovate benissimo, pranzo delizioso in una bellissima casa in compagnia di ragazzi veramente simpatici, peccato che alle tre del pomeriggio avevamo appuntamento per il concerto, voi potete immaginare come potevamo essere tutti noi dopo un pranzo abbondante e dopo aver passato diverse notti quasi in bianco: il concerto non iniziava sotto i migliori auspici. Ma nelle situazioni di difficoltà diamo il meglio di noi stessi, così credo che la nostra bella figura l’abbiamo fatta ugualmente!!
Purtroppo, finito il concerto, è arrivato il momento di partire, dopo aver salutato i nostri accompagnatori e coloro che ci hanno ospitato, siamo saliti in pullman per riprendere il viaggio verso casa.
Come bilancio generale del viaggio posso affermare con quasi assoluta certezza che sia stata un’esperienza fantastica, abbiamo visto luoghi da sogno, e possiamo anche sfatare il mito che i “nordici” sono persone fredde in quanto sono stati gentilissimi e la loro ospitalità merita un dieci e lode.
Cos’altro posso dire? Mi resta solo da ringraziare tutti coloro che hanno reso tutto questo possibile sia della banda di Darfo, sia di quella di Staffolo, perché non è affatto semplice organizzare una cosa del genere, forse qualcuno non se ne rende conto!
Ringrazio inoltre tutti i musicisti e gli accompagnatori che sono venuti con noi.
Per concludere mando un saluto a tutti, accompagnato dall’invito ufficiale a partecipare alla XVII Edizione di Musica in Festa che si terrà, come al solito, l’ultima settimana di luglio nel nostro bel paesello.
Quattro giorni in Valcamonica
Tratto dal sito www.bandamusicalestaffolo.it
Scritto da Bastari Simona
Giovedì 30 luglio la tranquillità che generalmente aleggia per le vie di Staffolo subito dopo l’ora di pranzo è stata interrotta da una banda di sbandati che si stava preparando per partire verso una nuova avventura.
Una volta caricati bagagli, strumenti e musicisti sul fantastico pullman rosso noi della Banda Musicale città di Staffolo siamo partiti alla volta di Darfo Boario Terme, cittadina della Val camonica.
Sei ore di viaggio sono veramente poche rispetto ai nostri standard così, per allungare un po’ la strada, abbiamo deciso di ripetere l’esperienza di quando con il comitato siamo stati ospiti della stessa banda per vendere le olive all’ascolana: abbiamo fatto qualche giro di una rotatoria per poi prendere la stessa direzione sbagliata e fare inversione nello stesso piazzale. Siamo recidivi noi, cosa ci possiamo fare?
Appena arrivati ci hanno accolto a braccia aperte quelli che ormai sono nostri cari amici e ci hanno accompagnato a cena e poi nei nostri alloggi, che erano presso una palestra.
Ovviamente non era un albergo a cinque stelle, ma ognuno poteva scegliere la soluzione più idonea alle proprie esigenze: avevamo più di una brandina a testa con tanto di lenzuola candide, ma se questo non era di nostro gradimento potevamo scegliere tra varie misure e combinazioni di materassini generalmente utilizzati dagli atleti. Avevamo anche ampia scelta di location, infatti, eravamo divisi in due camerate, una per i ragazzi ed una per le ragazze, ma alcuni avventurosi hanno sperimentato nuovi luoghi: qualcuno ha provato a dormire fuori per sfuggire dal caldo ma ha resistito veramente poco visto la temperatura notturna della città! Comunque già dalla prima notte i maschietti hanno scoperto che il vero problema della loro camerata non era il caldo, bensì il concerto poco piacevole che ogni notte si ripeteva nelle sue molteplici varianti e ampliato dall’acustica della palestra. Per ovviare al problema un paio di ragazzi, non più tanto giovani, si sono trasferiti in corridoio, peccato solo che uno dei due russava come un trattore, così il problema non è stato risolto; fatto sta che l’ultima notte c’era uno di noi che, disperato, vagava per la palestra con la brandina in mano in cerca di un angolino silenzioso, ma temo che la sua missione sia miseramente fallita!
Inoltre a rendere la palestra ancora più rumorosa ci hanno pensato le nuove leve, infatti, come da tradizione la notte non si dorme! Si sta svegli a chiacchierare, a conoscersi e divertirsi, il tutto accompagnato da rumorose scenate prossime all’isteria da parte dei meno giovani che vogliono dormire, ma ovviamente, non basta così poco per fermarli e così il chiasso continua finché l’ultimo non crolla, e, fidatevi, è una vera guerra non dichiarata. Pur di non essere il primo ad andare a dormire se ne vedono veramente di tutti i colori: persone che si addormentano sulle scale, sulle panche addirittura in piedi appoggiato al termosifone! Pericolosissimo!
Non solo le nottate erano stancanti e divertenti, ma anche le giornate.
I nostri amici hanno organizzato per noi un bellissimo giro mostrandoci le bellezze che il loro territorio offre.
Il primo giorno i nostri preparatissimi accompagnatori ci hanno portato al parco nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, patrimonio dell’Unesco, (l’Organizzazione delle Nazioni Unite e non di Dimitri Unesco artigiano rumeno come alcuni affermavano) lasciandoci nelle mani di due ragazzi che ci hanno illustrato le particolarità di questi ritrovamenti risalenti alla preistoria.
Per il pomeriggio il programma prevedeva la visita guidata al borgo medievale di Bienno caratteristico per le antiche fucine del ferro, per il mulino ad acqua oltre alla bellezza del centro storico.
Il giorno successivo invece hanno deciso di farci godere della tranquillità di una bellissima giornata in montagna, accompagnandoci in una valle fantastica che sembrava estratta da un quadro, con tanto di prato, ruscello con acqua limpide e fresca (anzi gelata), offrendoci un pranzo da leccarsi i baffi che prevedeva grigliata, panini, frutta, verdura, dolci e un’immancabile damigiana di buon vino. Questo paradiso però non ci è stato offerto gratuitamente, raggiungerlo è stata veramente una sfida! Abbiamo infatti dovuto percorrere un sentiero tipico di montagna che per persone allenate sicuramente non era niente, mentre noi abbiamo fatto molta fatica ma, fortunatamente, tutti abbiamo portato a termine la missione, alcuni nei quaranta minuti previsti altri ci hanno messo un po’ di più, ma non per questo meno in gamba! Risultato della giornata sono stati animi felici in fisici distrutti ma abbronzati!
Ovviamente non siamo stati invitati in un periodo qualunque dai nostri amici di Darfo, nello stesso fine settimana infatti si svolgeva la 19a edizione della festa della banda.
Il venerdì sera è stato dedicato allo spasso più assoluto! La serata era animata da un dj “tuttofare”, che alternava karaoke con liscio, balli di gruppo e disco dance, così noi, da confusionari quali siamo, non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di ballare cantare e divertirci come solo noi sappiamo fare! Il sabato sera invece eravamo protagonisti come musicisti, con il compito di allietare il pubblico con i pezzi più allegri del nostro repertorio, arduo compito il nostro poiché dovevamo distoglierli dagli squisiti piatti serviti negli stand!
Purtroppo senza accorgerci siamo arrivati alla domenica, ultimo giorno di “vacanza”, che è stato dedicato interamente alla ripartenza e alla musica, infatti, dopo aver chiuso le valigie, siamo andati a fare le prove, per sistemare gli ultimi pezzi per il grande concerto che si sarebbe tenuto nelle terme nel pomeriggio, poi abbiamo caricato i bagagli, salutato la palestra, divenuta ormai casa nostra, e per il pranzo siamo ci siamo divisi per le famiglie dei musicisti della loro banda.
Io non posso parlare per tutti, ma posso garantire che io e le ragazze che erano con me ci siamo trovate benissimo, pranzo delizioso in una bellissima casa in compagnia di ragazzi veramente simpatici, peccato che alle tre del pomeriggio avevamo appuntamento per il concerto, voi potete immaginare come potevamo essere tutti noi dopo un pranzo abbondante e dopo aver passato diverse notti quasi in bianco: il concerto non iniziava sotto i migliori auspici. Ma nelle situazioni di difficoltà diamo il meglio di noi stessi, così credo che la nostra bella figura l’abbiamo fatta ugualmente!!
Purtroppo, finito il concerto, è arrivato il momento di partire, dopo aver salutato i nostri accompagnatori e coloro che ci hanno ospitato, siamo saliti in pullman per riprendere il viaggio verso casa.
Come bilancio generale del viaggio posso affermare con quasi assoluta certezza che sia stata un’esperienza fantastica, abbiamo visto luoghi da sogno, e possiamo anche sfatare il mito che i “nordici” sono persone fredde in quanto sono stati gentilissimi e la loro ospitalità merita un dieci e lode.
Cos’altro posso dire? Mi resta solo da ringraziare tutti coloro che hanno reso tutto questo possibile sia della banda di Darfo, sia di quella di Staffolo, perché non è affatto semplice organizzare una cosa del genere, forse qualcuno non se ne rende conto!
Ringrazio inoltre tutti i musicisti e gli accompagnatori che sono venuti con noi.
Per concludere mando un saluto a tutti, accompagnato dall’invito ufficiale a partecipare alla XVII Edizione di Musica in Festa che si terrà, come al solito, l’ultima settimana di luglio nel nostro bel paesello.
Alla prossima!!
Simona
ciao da saremo
Amministratore