Il ritrovo per questa sera era fissato alle 19.20 circa alla sede della banda: eravamo infatti impegnati in un servizio religioso, in occasione della manifestazione per il decennale della Madonnina di Gianico. Prima della partenza, abbiamo consegnato i libretti blu, perché fossero portati durante la processione dal volonteroso Diego Gabossi, con uno zaino a spalle… Inoltre ciascuno di noi è stato dotato di un lucina, da mettere sullo strumento o sul libretto, visto che sapevamo che avremmo dovuto affrontare, suonando, tratti di strada bui… Siamo stati abbastanza puntuali, quindi siamo riusciti a riempire più possibile le macchine, e insieme ci siamo diretti verso Gianico, appunto, dove ci avevano riservato dei parcheggi. Per la verità i parcheggi riservati, alla fine, non erano dove avevamo capito, tuttavia, dopo un attimo di attesa, siamo riusciti a parcheggiare appena fuori dal paese.
Ci siamo disposti in file da tre, visto che sapevamo che avremmo dovuto percorrere una strada piuttosto stretta, e c’è da dire che, essendo in parecchi a suonare, eravamo abbastanza “lunghi”. In fila, ci siamo diretti verso la chiesa parrocchiale, e ci siamo fermati proprio davanti alla chiesa stessa, in attesa che terminasse la Messa e cominciasse la processione.
La gente presente era davvero tanta, c’erano persone dappertutto ad ammirare il paese, che anche quest’anno non ha certo lasciato delusi i numerosi visitatori.
Abbiamo aspettato da fermi per circa un quarto d’ora. Durante l’attesa c’è stato anche un piccolo incidente: la nostra flautista, Francesca, si è sentita male, ed è stata subito soccorsa dal pronto soccorso presente, e accudita da qualche parente. Proprio mentre eravamo tutti presi a capire come stesse la nostra Francesca (che, ovviamente, non ha partecipato alla processione), verso le 20.25, la gente ha cominciato ad uscire dalla Chiesa, e abbiamo intonato in tutta fretta “Rosa Mistica”. Abbiamo suonato parte della marcia da fermi, mentre si formava il corteo: la nostra posizione nel corteo stesso era infatti stata precisamente definita, come del resto quella di tutti i “personaggi” presenti. Sempre suonando, ci siamo incamminati, tra gli applausi della tantissima gente presente e gli altrettanto numerosi flash di macchine fotografiche. Terminata la prima marcia, abbiamo subito intonato “Corpus Domini”, che abbiamo suonato senza ritornelli, altrimenti sarebbe risultata troppo lunga. La strada incominciava infatti a farsi parecchio ripida, e iniziava ad essere abbastanza difficile riuscire a suonare senza aver problemi di respirazione…
Come era stato concordato con l’organizzazione, non abbiamo suonato nel tratto di strada più ripido che conduce alla chiesetta della Madonnina in cima a Gianico. Il percorso è stato caratterizzato da preghiere e canti.
Noi abbiamo comunque mantenuto la nostra posizione nella processione, e c’è da dire che la risalita, almeno per quanto mi riguarda, è stata abbastanza tranquilla. La strada è abbastanza ripida, a tratti è sterrata, a tratti pavimentata con ciottoli, ma eravamo stati avvisati, ed eravamo quindi organizzati: alle ragazze era stato concesso di indossare i pantaloni e non la gonna della divisa, e a tutti era stato consigliato di indossare scarpe comode, anche se non eccessivamente eleganti. Inoltre c’è da dire che l’intero corteo è salito molto lentamente: la statua della Madonnina, infatti, ha un peso non indifferente, ed era portata a spalle da otto alpini, che si alternavano durante il percorso.
La gente presente, come già detto, era davvero tanta: noi eravamo seguiti da un lungo corteo, ma la gente era posizionata anche ai lati della strada, ed accoglieva la statua della Madonnina con applausi e fotografie.
Quando siamo giunti in cima alla salita che conduce alla chiesa della Madonnina, appena la strada è diventata pianeggiante, abbiamo ricominciato a suonare: abbiamo suonato “Noi vogliam Dio”, che abbiamo ripetuto tre volte, e “Mira il tuo popolo”, anch’essa ripetuta tre volte. Visto che erano ormai passate le 21.00 e c’era abbastanza buio, abbiamo affrontato l’ultima parte di processione accendendo le lucine di cui eravamo stati dotati: le luci hanno funzionato, e sono state anche abbastanza provvidenziali, tuttavia molti di noi hanno fatto cadere la propria almeno una volta durante la processione, perdendo pezzi e pile, e causando “tamponamenti” di massa.
Abbiamo percorso l’ultimo tratto di strada che ci separava dalla chiesa ed abbiamo fatto il nostro ingresso suonando “Ave Maria”, che abbiamo ripetuto fino al trio, per consentire alla gente presente di arrivare, prima che la statua della Madonnina fosse di nuovo sistemata nella sua sede, dove rimarrà per i prossimi 10 anni. Anche fuori dalla Chiesetta la gente era davvero tantissima, noi ci siamo disposti a lato, ed abbiamo atteso la fine della cerimonia approfittando della locale fontanina per dissetarci.
La cerimonia ufficiale è terminata verso le 21.40, quando la gente ha cominciato a scendere dalla chiesetta per tornare in paese. Noi abbiamo quindi recuperato i nostri libretti blu, ed abbiamo chiuso la manifestazione suonando “Europa mars” e “The Thunderer”.
Siamo quindi scesi rapidamente anche noi, visto che ci era stato raccomandato di allontanarci velocemente dalla chiesetta, essendo in programma uno spettacolo pirotecnico per le 22.00. Per la verità abbiamo fatto a tempo a scendere, raggiungere le macchine, depositare gli strumenti, e prendere posizione, visto che i fuochi d’artificio sono cominciati alle 22.30. Lo spettacolo pirotecnico a me personalmente è piaciuto, la gente che ha assistito allo spettacolo era ancora parecchia. I fuochi d’artificio sono terminati verso le 23.00, siamo quindi rimontati in macchina ed abbiamo affrontato il viaggio di ritorno, necessariamente senza fretta, visto il comprensibile traffico. Ovviamente ci siamo anche informati sulle condizioni di salute della nostra Francesca, che avevamo dovuto lasciare alla partenza: ancora un pò debole, la nostra flautista stava meglio, e stava aspettando il nostro ritorno in banda per recuperare le sue cose.