Non mi sono mai espresso in previsioni ufficiali per l'occasione della nostra "Festa della Musica", non tanto per scaramanzia quanto per un'evidente situazione di estrema variabilità meteorologica dovuta a fattori climatici tipici di questo periodo stagionale sull'arco alpino.
Quindi, per una volta tanto (forse l'unica), lasciatemi fare un commento meteorologico "DOPO" l'avvenimento.
Se un emissario Divino si fosse presentato da me il venerdì mattina, 03/07/09, alle ore 6.00 dicendomi: "scegli, hai 20 ore di pioggia da distribuire su 72 ore di manifestazione, oltre alle 24 ore (il lunedì) per lo smontaggio di tutto l'apparato idraulico, elettrico, logistico, impiantistico, strutturale ecc. ecc. ... Come le vuoi distribuire ?"
Credo che, per rispetto alla Divinità che regola il tutto, avrei anche ceduto qualche ora di "fastidio" durante momenti in cui avrei voluto tutto fuorchè pioggia (in fondo, non si può volere sempre il "tutto perfetto").
Devo dire invece che la Divinità in questione (qualunque essa sia) si è dimostrata molto più generosa delle mie aspetative.
Naturalmente le sue 20 ore di pioggia, la Divinità, se le è prese per "diritto acquisito", ma le ha proprio distribuite anche meglio di quanto io avessi mai osato chiedere.
Ogni gita organizzata per i nostri amici olandesi si è svolta con un cielo sereno e soleggiato (il sabato mattina col battello sul lago d'Iseo, la domenica mattina al castello di Gorzone e al Parco archeologico delle Luine).
Il pranzo allo stand e il concerto alle Terme di Boario della domenica si sono svolte a "ciel sereno" , eccetto la mezz'ora di pioggia scesa dal cielo proprio solo nel momento di trasferimento dallo stand alle Terme.
Certo di acqua ne è venuta (e tanta !) ma per fortuna niente vento come l'anno scorso, e sempre in momenti in cui la "tensione" sia lavorativa per l'orario della cena (con le relative difficoltà logistiche di trasporto pietanze dalla zona cottura allo stand), che prettamente "musicale", si svolgevano all'interno del tendone che ha svolto appieno la sua funzione protettiva.
In 17 anni di "Festa della Banda" ricordo solo una edizione senza pioggia.
Per noi deve considerarsi normale, in luglio, una situazione meteorologica temporalesca dovuta all' evaporazione dell'umidità dal suolo (e dal lago a noi vicinissimo) e alla capacità dei rilievi montani di condensare in quota questa umidità producendo, inevitabilmente, precipitazioni violente nella nostra zona.
Il fatto che queste, magicamente, si sfoghino in orari ben precisi, va a vantaggio di chi organizza manifestazioni come la nostra, dando almeno un margine di possibilità di manovrare l'alternabilità tra le attività all'aperto e quelle al coperto .
E' come se quest'anno fossimo riusciti a "gestire" perfino gli eventi naturali (.... si fa per dire ... o almeno così sembrerebbe...).
Che dire però di fronte al fatto che ieri, lunedì, giorno "obbligato" (per via del lasciare libero ASSOLUTAMENTE il piazzale sede del tendone) di lavoro all'aperto, dalle 7 di mattina alle 10 di sera, per lo smontaggio e il trasporto di tutta l'attrezzatura (svariate tonnellate di roba ...) non sia scesa una goccia in tutta la giornata, mentre oggi è tutto il giorno che diluvia (tromba d'aria serale compresa) ??
Che davvero non ci sia una mano dal cielo che aiuta (e che ha aiutato) gli "audaci" ??
Oppure, a scelta, restando pragmatici e materialisti, ci è andata di c..o ??
Commento (postumo) di Meteogong
Non mi sono mai espresso in previsioni ufficiali per l'occasione della nostra "Festa della Musica", non tanto per scaramanzia quanto per un'evidente situazione di estrema variabilità meteorologica dovuta a fattori climatici tipici di questo periodo stagionale sull'arco alpino.
Quindi, per una volta tanto (forse l'unica), lasciatemi fare un commento meteorologico "DOPO" l'avvenimento.
Se un emissario Divino si fosse presentato da me il venerdì mattina, 03/07/09, alle ore 6.00 dicendomi: "scegli, hai 20 ore di pioggia da distribuire su 72 ore di manifestazione, oltre alle 24 ore (il lunedì) per lo smontaggio di tutto l'apparato idraulico, elettrico, logistico, impiantistico, strutturale ecc. ecc. ... Come le vuoi distribuire ?"
Credo che, per rispetto alla Divinità che regola il tutto, avrei anche ceduto qualche ora di "fastidio" durante momenti in cui avrei voluto tutto fuorchè pioggia (in fondo, non si può volere sempre il "tutto perfetto").
Devo dire invece che la Divinità in questione (qualunque essa sia) si è dimostrata molto più generosa delle mie aspetative.
Naturalmente le sue 20 ore di pioggia, la Divinità, se le è prese per "diritto acquisito", ma le ha proprio distribuite anche meglio di quanto io avessi mai osato chiedere.
Ogni gita organizzata per i nostri amici olandesi si è svolta con un cielo sereno e soleggiato (il sabato mattina col battello sul lago d'Iseo, la domenica mattina al castello di Gorzone e al Parco archeologico delle Luine).
Il pranzo allo stand e il concerto alle Terme di Boario della domenica si sono svolte a "ciel sereno" , eccetto la mezz'ora di pioggia scesa dal cielo proprio solo nel momento di trasferimento dallo stand alle Terme.
Certo di acqua ne è venuta (e tanta !) ma per fortuna niente vento come l'anno scorso, e sempre in momenti in cui la "tensione" sia lavorativa per l'orario della cena (con le relative difficoltà logistiche di trasporto pietanze dalla zona cottura allo stand), che prettamente "musicale", si svolgevano all'interno del tendone che ha svolto appieno la sua funzione protettiva.
In 17 anni di "Festa della Banda" ricordo solo una edizione senza pioggia.
Per noi deve considerarsi normale, in luglio, una situazione meteorologica temporalesca dovuta all' evaporazione dell'umidità dal suolo (e dal lago a noi vicinissimo) e alla capacità dei rilievi montani di condensare in quota questa umidità producendo, inevitabilmente, precipitazioni violente nella nostra zona.
Il fatto che queste, magicamente, si sfoghino in orari ben precisi, va a vantaggio di chi organizza manifestazioni come la nostra, dando almeno un margine di possibilità di manovrare l'alternabilità tra le attività all'aperto e quelle al coperto .
E' come se quest'anno fossimo riusciti a "gestire" perfino gli eventi naturali (.... si fa per dire ... o almeno così sembrerebbe...).
Che dire però di fronte al fatto che ieri, lunedì, giorno "obbligato" (per via del lasciare libero ASSOLUTAMENTE il piazzale sede del tendone) di lavoro all'aperto, dalle 7 di mattina alle 10 di sera, per lo smontaggio e il trasporto di tutta l'attrezzatura (svariate tonnellate di roba ...) non sia scesa una goccia in tutta la giornata, mentre oggi è tutto il giorno che diluvia (tromba d'aria serale compresa) ??
Che davvero non ci sia una mano dal cielo che aiuta (e che ha aiutato) gli "audaci" ??
Oppure, a scelta, restando pragmatici e materialisti, ci è andata di c..o ??