E’ la prima opera lirica scritta da Giuseppe Verdi, su libretto di Temistocle Solera e rappresentata in primo allestimento la sera del 17 Novembre 1839 presso il Teatro alla Scala di Milano. Prima di tale esperienza Verdi lavorò anche ad un “Rocester” che secondo alcuni critici venne poi rifusa nell’ “Oberto Conte di San Bonifacio”. La prima rappresentazione, doveva avvenire per una serata di beneficenza alla Scala di Milano, ma l’improvvisa malattia di un tenore, che era stato coinvolto nell’allestimento di essa, mandò a monte tale rappresentazione in modo del tutto fortunato per la stessa che così venne inserita, nella seguente stagione, nel cartellone ufficiale. L’opera, in due atti, dalla tinte cupe e di energica ispirazione nei ritmi, ebbe un discreto successo, ma non tale da far ancora presagire l’avvento di un nuovo grande operista.
Nell'arrangiamento di Marco Tamanini grande risalto hanno i legni, clarinetti e flauti in primis, che ricoprono nel pezzo il difficile ruolo dei violini, ovviamente inesistenti nell'organico bandistico ma protagonisti n ell'organico per cui Verdi scrisse il pezzo in questione