A volte ho l'impressione che ci stiamo arenando. Ci sono dei momenti in cui si respira un'aria di collaborazione, idee nuove, voglia di fare, poi ti trovi a non riuscire ad organizzare delle uscite per mille problemi, o scuse, come detto sopra. In qualche modo il consiglio dovrà porsi il problema. Qualcuno diceva che il consiglio si potrebbe stufare di proporre; indubbiamente non è piacevole da parte di chi parteciperebbe entusiasta sentire sempre mille questioni, ma a volte mi chiedo se non si stia applicando il metodo sbagliato. Perlomeno si stanno spendendo energie in modo non funzionale. La prima cosa cui fare attenzione, come diceva Wilkins, è quella di cercare di organizzare le cose al meglio, puntualmente, senta intoppi. Poi c'è da pensare come gestire e affrontare questioni mai risolte e tutte legate una all'altre: dall'assenteismo allo scarso interesse. Con le buone o con le cattive, ma credo che sia doveroso tentare e insistere perchè la banda non inizi a diventare un passatempo, dove si instaura l'idea distruttiva del "ci vado quando non ho di meglio da fare".
Adesso non è che ci dobbiamo piangere addosso, ma è necessario trovare il modo per non frenare attività importanti. La bacchetta magica purtroppo non ce l'ha nessuno; personalmente ho sentito pareri di ogni genere, dal così detto "pugno duro" alla linea morbida. Forse molti musicanti non si pongono nemmeno il problema di quanto sia di ostacolo un atteggiamento poco collaborativo, se così fosse il parlarne, un po' alla volta dovrà servire a smuovere un po' le acque.
In un modo o nell'altro, la Banda deve andare avanti e di corsa, non deve cullarsi sugli antichi splendori.....
Dubbi.....
A volte ho l'impressione che ci stiamo arenando. Ci sono dei momenti in cui si respira un'aria di collaborazione, idee nuove, voglia di fare, poi ti trovi a non riuscire ad organizzare delle uscite per mille problemi, o scuse, come detto sopra. In qualche modo il consiglio dovrà porsi il problema. Qualcuno diceva che il consiglio si potrebbe stufare di proporre; indubbiamente non è piacevole da parte di chi parteciperebbe entusiasta sentire sempre mille questioni, ma a volte mi chiedo se non si stia applicando il metodo sbagliato. Perlomeno si stanno spendendo energie in modo non funzionale. La prima cosa cui fare attenzione, come diceva Wilkins, è quella di cercare di organizzare le cose al meglio, puntualmente, senta intoppi. Poi c'è da pensare come gestire e affrontare questioni mai risolte e tutte legate una all'altre: dall'assenteismo allo scarso interesse. Con le buone o con le cattive, ma credo che sia doveroso tentare e insistere perchè la banda non inizi a diventare un passatempo, dove si instaura l'idea distruttiva del "ci vado quando non ho di meglio da fare".
Adesso non è che ci dobbiamo piangere addosso, ma è necessario trovare il modo per non frenare attività importanti. La bacchetta magica purtroppo non ce l'ha nessuno; personalmente ho sentito pareri di ogni genere, dal così detto "pugno duro" alla linea morbida. Forse molti musicanti non si pongono nemmeno il problema di quanto sia di ostacolo un atteggiamento poco collaborativo, se così fosse il parlarne, un po' alla volta dovrà servire a smuovere un po' le acque.
In un modo o nell'altro, la Banda deve andare avanti e di corsa, non deve cullarsi sugli antichi splendori.....