Tutti, chi in maniera approfondita, chi superficiale distratta o inconsapevole, abbiamo ascoltato almeno una volta nella nostra vita la musica di Wolfang Amadeus Mozart (1756-1791) di cui si commemorano proprio nel 2006 i 250 anni dalla nascita. Egli fa parte del nostro DNA culturale e questo grazie alla cristallina belezza e universalità della sua musica, alla liricità, al colore, alle armonie, al gusto melodico, alla perfezione delle forme che rappresentano uno dei momenti più altinon solo della storia della musica ma della storia ed evoluzione umana in senso più ampio. La banda di Darfo rende omaggio a questo genio assoluto con l'esecuzione, durante il Concerto Augurale del 2006, dell'Adagio rtratto dal concerto per clarinetto K.V. 622. Appartenente alla piena maturità artistica di Mozart, fu composto nel 1791 sulla base di una bozza accennata quattro anni prima e ultimato appena due mesi prima della morte. Al pari di altre opere che prevedevano uno strumento solista questa composizione nacque con in destinatario preciso, il clarinettista Anton Stadler amico di lunga data dell'autore. Il concerto è suddiviso in tre parti, allegro, adagio e rondò allegro di cui apprezzerete questa sera il solo adagio. Il tema è dolce e richiama alla mente la penombra dell'alba. Viene introdotto delicatamente dal clarinetto per trovare successivamente sostegno e liricità da parte del resto dell'ensemble. Intenso, poetico e sublime, venne definito da molto un vero incanto per l'anima. La versione affrontata dalla banda di Darfo è quella arrangiata da G. Moreau. Soliti al clarinetto Daniele Gabossi e Lorena Canova
ADAGIO dal concerto per clarinetto K.V. 622
MiscellaneaAutore: W.A. Mozart
Altre informazioni: arr. G. Moreau