Questa sera, anziché per le prove, ci siamo trovati per un concerto a Sciano. La serata rientrava nell’ambito dei concerti estivi, che annualmente teniamo nelle frazioni del comune. Il ritrovo era alle 20.15 a Sciano, nella piazzetta antistante la chiesetta. Il palco era stato preparato disponendo sedie, strumenti e leggii sul prato, sotto una struttura in lamiera e cellophane, per riparare noi e qualche fila di sedie per il pubblico dall’eventuale pioggia. Effettivamente, infatti, al mattino era piovuto, ma in pomeriggio il tempo era andato via via migliorando. Alle 20.15, il cielo era coperto da minacciosissime nuvole, ma non pioveva. Abbiamo aspettato gli ultimi ritardatari, e, alle 21.00, Paola ha impugnato il microfono e salutato i presenti. Il tempo di dire due parole e abbiamo aperto il concerto con “Inglesina”; mentre fuori si stava scatenando il diluvio. La bacchetta è passata a Danilo, per “The lord of the rings” e “Eine Kleine Nachtmusik”. E’ quindi tornata la bacchetta nelle mani di Vittorio, per “Ciao Albertone”, durante la quale la pioggia sembrava essersi placata. Abbiamo proseguito con “Invito al ballo”, e la pioggia ha ripreso a scendere molto violentemente. Abbiamo proseguito, più forti della perturbazione, con “El Choclo”, con il quale pensavamo di chiudere il concerto. Infatti, ormai, c’era acqua da tutte le parti. La nostra fila più esterna si era progressivamente spostata per evitare l’acqua che entrava dai teli laterali del piccolo ma provvidenziale capannone, alcuni di noi, che si trovavano sotto i giunti delle lamiere del tetto, si spostavano per evitare la pioggia che penetrava, altri si sono ritrovati con i piedi allagati. E il temporale infuriava violento, con lampi, tuoni e scrosci di pioggia. Così, visto che il pubblico era restio quanto noi ad abbandonare la tettoia, abbiamo proseguito con “Carosone hits medley”, e abbiamo chiuso il concerto con “Rino”, a metà della quale la pioggia, finalmente, si è definitivamente placata. E’ seguito un buon rinfresco offertoci dai gentili abitanti di Sciano, e da noi degnamente onorato. Abbiamo quindi smontato e riportato tutto alla sede della banda, dove, nella sala esterna, si stava verificando un principio di “allagamento” (evidentemente la pioggia non ha risparmiato neanche Darfo). Il concerto, personalmente, sembra sia andato bene, il pubblico è stato paziente e caloroso, anche se “non si sa quanto abbia sentito” (Nel senso che eravamo sotto una tettoia di lamiera e pioveva parecchio) (Noi avevamo la sensazione di suonare con costanti scroscianti applausi). Da notare che, in “Carosone hits medley”, c’è un pezzo delicato in cui le percussioni suonano il bastone della pioggia (E’ stato suonato, tra le risate di alcuni di noi, visto che non si è sentito nulla, perfettamente confuso e intonato con il frastuono generale della pioggia che, davvero, non c’era bisogno di simulare!!!!)