Blog di Peggy
La lettera di David
Inserito da Peggy il 13 Aprile, 2008 - 12:29 extra-ordinary life(Premessa...cerca e cerca, non trovo il link al video di David che avete inserito nel sito..quindi la traduzione la metto qui, per una questione di carpe diem: o traduco ora o quando mai?)
(Premessa - seconda parte: David è una persona speciale, originale, e fantastica. Ci siamo conosciuti in quel di Hull, nel lontano 2000, a uno spettacolo di Shakespeare, passione comune, e abbiamo condiviso 5 incredibili mesi di libri, discussioni, musica e amicizia. Siamo sempre in contatto, nonostante la lontananza - lui è americano, prima abitava a Worcester, vicino a Boston, e da 3 anni si trova a Tucson, in Arizona, per un dottorato in letteratura inglese medievale).
(Premessa - ultima parte - spero: David è un amante di scrittura creativa, e ama giocare con le parole, ed è pure bravo; tradurre la sua lettera è una mezza impresa titanica, e non riuscirò a rendere al meglio le sue parole, ma il concetto fondamentale è che il libro gli è piaciuto molto, e gli ha regalato grandi emozioni...E ora, buona fortuna!)
"Cara Chiara,
quando ho preso dallo scaffale il volume "Darfo Boario Terme: centocinquant'anni di banda", qualche tempo fa, non avevo idea che sarei stato trasformato. Le pagine erano praticamente perfette, mai state sfiorate. Nonne avevo capito il significato, che ora comprendo mentre sfoglio attentamente, annusando le pagine qui e là (adoro annusare le pagine di un libro); guardare negli occhi di, ad esempio, il ragazzo con la tromba nell'angolo in basso a sinistra nella foto della banda nel 1920, a pagina 46; notare i documenti che dichiarano "un contributo di £ 30.000"; e più forte ancora, ritrovarmi a piangere davanti alla foto di te, che stringi con sicurezza il tuo sax nella seconda fila della banda, nella foto color seppia dell'interno copertina alla fine di questo bellissimo libro, ora aperto di fronte a me, Chet Baker che suona in sottofondo, e così tanti suoni immaginati che emergono dal sottofondo di musicanti che ti circondano.
Mi dispiace così tanto di non aver guardato con più attenzione questo libro quando ne hai fatto un dono per me, mezzo decennio fa.
La storia che questo libro mi racconta, quando l'ho ricevuto, era confinata alle foto di te che mi faceva felice trovare, sfogliando le pagine; quella era una storia gioiosa - perchè potevo vederti in foto recenti -, ma ora la sento risuonare nella Storia, che mi sembra la tensione crescente di un accordo che si è appena risolto, cambiando l'umore della musica che mi sembra di sentire arrivare dal tuo strumento, in opposizione alla volta in cui io e te abbiamo suonato insieme sul divano verde della casa verde in Hull, in opposizione all'accompagnamento inadeguato che ti dato (perchè non ero in grado di accompagnarti come meritavi). Questo accordo è portato in vita perchè è parte di qualcosa più grande, perchè è questo che la tua musica significa per me, ora, anche se non la posso sentire veramente: perchè ciò che capisco di questo insieme di pagine lucide è che qualunque nota tu abbia suonato con il tuo sax, risuona dentro una Storia di cui vedo alcune tracce in bianco e nero oggi, quando finalmente ho capito ciò che significa: tu che siedi con il tuo sax in grembo, in posa per una foto che doveva essere presentata nello stesso volume e nella stessa atmosfera, come era, di quei musicanti che erano 150 anni fa, la stessa banda a cui hai contribuito, non solo con i suoni, ma con lo spirito con il quale li hai creati - lo spirito che, ora capisco, hai deciso di condividere con me.
Grazie!
Con affetto,
David"
Non ho parole
Inserito da Peggy il 6 Aprile, 2008 - 21:52 extra-ordinary lifeA gentile richiesta...foto!
Inserito da Peggy il 11 Gennaio, 2008 - 13:42 pixiesIo ci provo one more time, gente: vediamo se le foto di Brighton, dove l'unica attrazione è la spiaggia e il Royal Pavilion (residenza di un qualche re pazzo che fuori l'ha voluta orientaleggiante e dentro cinesizzante), vediamo dunque se sono di vostro gradimento: enjoy!
Cominciamo, come potete vedere, con una visuale generica della spiaggia con due signore alquanto perplesse che guardano verso il fotografo (a pro: non sono io, le foto le ha fatte Occhi Blu in un pomeriggio solitario mentre Peggy, probabilmente, si guadagnava la giornata guardando un film con i sottotitoli...)
Come devo aver già scritto, c'è gente strana in questo posto...questa foto, datata 3 novembre 2007, ritrae il Pier di Brighton, sede di un gran casinò (dove le mamme portano i bimbi per introdurli al fantastico mondo delle scommesse e del gioco d'azzardo, di modo che una volta "adulti" sappiano come spendere i soldi della previdenza sociale...). Potete notare l'inquietante presenza di alcuni bagnanti...ok, c'era il sole, e allora? Faceva comunque un bel fresco! Contenti loro...
Ed ecco il Royal Pavilion, e il mini parco che lo circonda, dove orde di studenti si ritrovano appena spunta il sole per "studiare", le famiglie ci portano i bimbi per il picnic, e gli artisti di strada (per lo più musicisti) si danno il cambio durante tutto il giorno. Senza contare "the tai chi guy", un tipo che immancabilmente ogni giorno per tutto il mese di settembre e ottobre ha dato spettacolo praticando il tai chi a torso nudo e in pantaloncini, per ORE! Mi domando dove sia andato ad allenarsi nei mesi freddi e piovosi che ci hanno accompagnato alla fine del 2007...Mah.
Stay tuned for more: appena il tempo si ripiglia (quindi, immagino, tra sei mesi..), vedo di aggiornare il file...
Note amare
Inserito da Peggy il 30 Dicembre, 2007 - 14:18 pensieri confusiPremessa: l'equilibrio psichico di Peggy è a pezzi, da parecchio. Se contiamo l'anno che sta per finire, diciamo che i momenti di tranquillità si contano sulle dita di una mano. Quindi ogni piccola cosa mi sconvolge, tutto si frantuma.
Tra queste "piccole cose" naturalmente c'è la banda, e tutto ciò che succede in banda, che da dieci anni a questa parte è stata una componente fondamentale della mia vita, al punto tale che ho spesso sacrificato ambizioni, desideri, progetti più "importanti" per dedicarmi alle piccole grandi cose che si organizzano e si vivono, dalla festa popolare alle pulizie, dai concerti al volantinaggio di Semibreve (che non faccio da un pò, e nemmeno so come sia organizzato, ora, ma in passato ricordo pomeriggi in compagnia a recapitare le news per le vie del paese). Molti possono dire che ogni membro della banda, nel suo piccolo, ogni giorno (o quasi) "sacrifica" qualcosa per la banda, da una serata che magari si preferiva passare a casa a guardar la tv, a una domenica mattina di pioggia passata a sfilare invece di dormire fino alle 10, e gli esempi si moltiplicano. Comunque.
Per uno spirito vagabondo come il mio, le cose diventano veramente difficili: per tre anni ho cercato di fare la brava ragazza e vivere normalmente, accontentandomi della passione per la musica che mi univa a tutti i miei amici ogni venerdì sera, con le cose belle e quelle brutte, la noia o la rabbia a volte, la gioia e il divertimento, la stanchezza, l'energia, le polemiche e le risate. L'ambiente della banda è una gabbia meravigliosa, e non mi è (quasi) mai pesato dedicare il mio tempo alle varie attività, e affrontare le mille delusioni che mi si sono presentate (tra cui includo la naturale conclusione di alcune forti amicizie, e l'attuale separazione del gruppo di amici con cui ho passato gli ultimi anni, gruppo che naturalmente sta crescendo e prendendo strade diverse).
Ma ripeto, essendo a pezzi dopo l'ultimo anno, molto pesante per me, e dopo gli ultimi mesi di lontananza, tornare 13 giorni fa è stato uno shock emotivo non da poco.
Per cominciare, speravo di passare a salutare in banda alle prove del lunedì, ma la stanchezza dopo il viaggio (e la notte in aeroporto) mi ha bloccato a casa, sul divano...Il venerdì, piena di ottimismo e allegria, ho caricato il sax in macchina, e via alla banda, pronta a rivedere tutti, dopo mesi di assenza e chiacchiere in chat, pronta a fare quelle "quattro note" che aspettavo di fare da tanto, avendo specificato che mi sarebbe piaciuto solo fare un paio di prove, tanto per suonare di nuovo insieme, un momento che mi è mancato immensamente nelle sere inglesi.
Non è andata esattamente come mi aspettavo. Il sax è rimasto in macchina, Peggy fuori a chiacchierare mentre dentro si spandevano le note del concerto in arrivo.
Stessa scena alle prove generali, peggiorata dal mio senso di colpa per non aver potuto aiutare come volevo per la preparazione del palco: il terrorismo psicologico dei genitori è diabolico...
Con grandissima malinconia e tristezza arrivo alla sera del concerto, pronta ad applaudire e fare foto a tutti, pensando alla mia divisa nell'armadio, al mio sax abbandonato dalla giornata delle pastorelle, alla mia voglia di essere su quel palco a battere i piedi ed emozionarmi, con il cuore a mille per la paura di sbagliare, senza fiato dal caldo, divisa tra la voglia di suonare al meglio e finire subito tutto.
Il concerto naturalmente è bellissimo: erano anni che non si suonava così bene, brani così belli e chiaramente difficili, che hanno impegnato ogni sezione, era veramente da un sacco di tempo che avrei voluto suonare così. E io tra il pubblico a osservare le mani del mio collega, bravissimo, come tutti.
Ripetiamolo, il mio equilibrio mentale è in frantumi. E alla consegna della pergamena per i 25 anni di direzione del maestro, quel maestro che non mi ha rivolto che poche parole rabbiose nelle tre occasioni in cui ci siamo incontrati da quando sono tornata, alla consegna della pergamena firmata da "i tuoi bandisti" (o giù di lì) so che la mia firma non c'è. Nessuno mi ha chiesto di firmare, e si è trattato di un errore o di una svista, di cose fatte all'ultimo minuto come sempre, di quello che volete, ma qualcosa in me si spezza: aprite i rubinetti, che le due ore successive le passo in lacrime, a maledire le mie scelte (semi) obbligate, e la mia anima divisa tra voglia di tornare, solo e unicamente per questa banda che da quando non ci sono sta migliorando e ritornando all'energia dei miei primi anni, e la necessità/voglia di restare in Inghilterra, dove le possibilità sono maggiori, e il mio spirito vagabondo si trova a suo agio.
Insomma, ci sono rimasta male, ok?
Ho un master da cominciare tra dieci mesi, costoso, e il 2008 mi vedrà lavorare e cercare di risparmiare il più possibile per potermelo pagare. Allo stesso tempo, in qualche modo, cercherò di tornare in valle per suonare: weekend "toccata e fuga". Arrivo in serata, vengo a suonare, passo un sabato in famiglia, riparto la domenica mattina. Con voli low cost (ma neanche troppo, la Easy Jet costa parecchio di più della Ryan Air) NON me lo posso permettere, ma ci provo.
Si comincia venerdì 1 febbraio. Colleghi, lasciate un pò di "spazio vitale" per Peggy e il suo adorato sax tenore.
...breve aggiornamento...
Inserito da Peggy il 7 Dicembre, 2007 - 00:52 English life | Vita da profeDunque dunque, quando mancano 11 giorni alla partenza per le vacanze di Natale...e pensare a nuove lezioni risulta un casino, dato che ho esaurito tutta la grammatica possibile (almeno per due dei miei 4 studenti...)...senza contare che da quando è arrivata la colombiana, non si fa altro che parlare a caso e ascoltare musica o guardare foto...
Per esempio, la mia bellissima lezione sulla musica si è trasformata in mezz'ora di discorsi sulle musiche da matrimonio (...), un video di danza del ventre, due canzoni tailandesi, e la dimostrazione di come si balla la Salsa...e meno male che Hasan, il mio studente turco, non c'era! Nel frattempo, la mia lista di amici su Facebook aumenta...lato positivo dell'avere la stessa classe per mesi!
Sul campo "casalingo", la coinquilina polacca ed io abbiamo avuto una settimana con la casa tutta per noi...domani arriva la nuova coinquilina, spagnola, Candela, che si ferma per sei mesi, e quindi martedì si terrà la cena di Natale/benvenuto/inaugurazione della "nuova" casa...nuova perchè da quando se ne sono andate le due gran casiniste (inglesi), la casa è diventata uno splendido regno di pulizia e ordine, e la padrona di casa si è presentata anche oggi con un nuovo tappeto per il mini-salotto e una pianta (pare ne seguiranno altre...)! Senza contare che pare che Babbo Natale arrivi con un lettore dvd e l'abbonamento a Internet...cool!
Infine, se qualcuno si sta chiedendo a che punto siamo sul fronte sentimentale...lasciamo perdere. Occhi Blu ha proposto incontri di saluto e caffè/scambio di chiacchiere/riepilogo ultimi giorni/varie ed eventuali, durante tutta la settimana. Peggy ha sempre trovato scuse per rifiutare l'incontro. La data fissata per vedersi è sabato...voglia...francamente zero. E' un discorso più complicato da raccontare in italiano...vi rimando al mio blog ufficiale. Le cose, da questo punto di vista, non vanno affatto bene, e meteorologicamente parlando non va meglio...tra tempo e umore, gente, qui la vedo grigia...
Ma, da un punto di vista futurista (bella battuta...), domani sera c'è la cena di Natale dello staff di Languages Plus, in un ristorante messicano chiamato "La Cantina", cui seguirà un weekend di recupero delle forze, cui seguirà la cena di Natale/benvenuto/inaugurazione nuova casa, cui seguirà la visione di un ultimo film in classe, possibilmente di carattere natalizio, cui seguirà un piccolo festino di addio/arrivederci (la mia alunna tailandese finalmente se ne va! Aveva appena cominciato a parlare, in classe, dopo quasi tre mesi di tentativi!), e la veloce preparazione dei bagagli (mah...più che altro devo andare a fare scorta di tè e dolci tipici inglese che la mamma adora...) prima di affrontare 3 ore di pullman per Stansted, 4 ore di attesa prima del check-in, un'altra ora e mezze prima dell'imbarco, due ore di volo, minimo mezz'ora prima di recuperare il mio bagaglio, un'oretta prima di arrivare a casa...e qualche giorno prima di passare a trovare la folle, imprevedibile compagnia della banda...e il mio sax.
English Soap Opera
Inserito da Peggy il 27 Novembre, 2007 - 22:31 English life..sto pensando seriamente di metter un nuovo titolo a questi post..cioè, una nuova etichetta...Sì, qualcosa come "saga d'amore e passione delle brumose terre d'Inghilterra"...Forse un pò esagerata...
Comunque...aggiornamento sul mio cuore spezzato, Occhi Blu, e Brighton...
Lunedì sono stata coccolata dai colleghi a scuola, con biscotti, uva, e tè, e tante parole, parole, parole...Meno male che hanno parlato loro, perchè francamente, appena ho cominciato a raccontare gli ultimi avvenimenti sono sgorgati fiumi di lacrime...Forse anche la stanchezza (non avevo dormito molto, e non mangiavo da due giorni)...Ma tant'è, si dice che lo spettacolo debba continuare.
La prima parte della lezione avevo...una sola alunna, appena arrivata, e di livello praticamente elementare, con la quale ho cercato di dialogare per un'ora e mezza..Post-intervallo, ecco il mio preferito, Hasan, per un'altra ora e mezza di lezione, individuale, che dopo mezz'ora è diventata una chiacchierata (il vantaggio di avere uno studente nella stessa classe da quasi due mesi...).
Domenica sera, sms di Occhi Blu, e poi sua telefonata, alla quale non rispondo...
Lunedì sera, nuovo messaggio, che arriva mentre sto preparando il mio lettore mp3 da portargli, perchè giovedì va a Malta per una conferenza, e gli avevo promesso di dargli un pò di musica; il piano prevede di mettere il lettore in una busta da imbucare a casa sua mentre vado in palestra, perchè ancora non me la sento di vederlo. Allego cioccolata e una lettera con le istruzioni per il lettore; nella lettera gli dico che parto per tornare in Italia il 17, ma dimentico di specificare che è solo una partenza anticipata delle mie ferie di Natale...
In serata, ecco il suo messaggio, lungo, dolcissimo, quasi disperato.
Ops, fraintendimento, crede che stia tornando in Italia forever, e si dispera perchè gli mancherò da morire...Mi tocca chiarire subito le cose, e assicurargli che no, ci vedremo ancora, presto, promesso.
Grazie dolce Peggy, mi smessaggia, mi manchi tanto, ed ecco un abbraccio fortissimo per te.
Peggy prevede di incontrarsi con Occhi Blu o prima della partenza per Malta, o subito dopo. Qui si rasenta la follia, assicurato...
Allora, chi suggerisce un'etichetta per questa complicata storia?
Domani gli studenti sono caldamente invitati a una serata tipicamente inglese: English pub, precisamente al King and Queen. L'arduo compito di accompagnarli, neanche a farlo apposta, tocca a me e ad Ana, insegnante brasiliana...e dovremo pur dare il buon esempio, no? E fare pratica su come si ordina da bere? "Pint of Flowers, please". Easy. Clear. Delicious, tra l'altro.
...meno male che giovedì non lavoro...
Come non detto...(post triste)
Inserito da Peggy il 24 Novembre, 2007 - 11:54 English lifeOk, gente...sono di nuovo single. Come ha detto il mio Occhi Blu, "chi me l'ha fatto fare di scegliermi una persona così incasinata?". Eh, bella domanda...
Così il weekend, che si annunciava carino, con giro ai mercatini di Natale, e dvd, per rilassarsi dopo una settimana intensa, il weekend dunque non è molto roseo...Palestra, poi ho una lezione con uno studente della scuola che ha bisogno di una mano, e probabilmente il giro ai mercatini lo faccio con lui, e poi casa, cameretta, e dvd per conto mio...
Per una questione di sopravvivenza, ho detto a Occhi Blu che per qualche giorno faccio a meno di farmi sentire, magari al suo ritorno da Malta, il prossimo weekend...Ma la sua testolina malata ha bisogno di molto, molto tempo per schiarirsi le idee, e per smetterla di sentirsi in colpa per la nostra storia. Quindi forse faccio a meno di chiamarlo per qualche settimana. Non sono arrabbiata con lui, solo molto triste. La cosa è complicata, e questa non è la sede appropriata per parlarne, dopotutto.
Ho bisogno di tempo per pensare, e coccolare il mio cuore spezzato. Ancora. Così dolorosamente.
Foto!!! Ma non qui...
Inserito da Peggy il 16 Novembre, 2007 - 23:55 English life | extra-ordinary life | fotoDato che non riesco a inserire le foto che volevo (Storm..aiuto...), ho pensato che la cosa migliore da fare è dirottare i gentili navigatori al mio blog "ufficiale", che pur essendo in inglese non necessita di traduzione in questo caso: vi basta guardare QUANTO SIAMO BELLI!
Prima di tutto, tre foto assolutamente inutili, ovvero una visuale della spiaggia e del mare (il nostro classico sabato in Brighton...tè al Royal Pavillion, e giro in spiaggia..), poi un piccione particolarmente pulito (...), infine il passaggio di un carro raffigurante il simbolo (ufficioso) di Brighton: un gabbiano! Foto scattata durante la Guy Fawkes' night, 5 novembre (remember, remember, the fifht of November...). C'era troppa gente per fare foto decenti...
http://peggywrites.blogspot.com/2007/11/brighton-pixies.html
A seguire, grazie alla mia ex-allieva (ora in una classe più avanzata), mi è giunto un cd carico carico di...foto! Sul blog ufficiale ne ho inserita solo una, per il momento, causa collegamento troppo lento da casa, e poco tempo per andare in biblioteca e provarci da lì. Altra foto dalla notte del 5 novembre, e immagino già le risate nel vedere la mia solita faccia da....Vabbè....E' che inaspettatamente, alla richiesta di Ozge (ex-allieva) di farci una foto insieme, Occhi Blu mi ha abbracciato (in foto non si vede), e sono rimasta LEGGERMENTE senza parole...
Certo, tutto si è chiarito quando, cinque giorni dopo, Occhi Blu si è RIdichiarato, autoproclamandosi un idiota per il casino di settembre, e ricominciando così la storia insieme:-) (qui volevo mettere una faccina più originale, ma adesso ho pure problemi con la finestra delle faccine....STORM!!!)
Come da suggerimento di Cri grande, ma forse è troppo tardi, una parte del mio articolo di Semibreve andrebbe dunque cambiata..e per fortuna:-)
Ecco la foto, dunque:
http://peggywrites.blogspot.com/2007/11/memento-amare-lewes-november-5th-2007.html
Nuove foto a seguire, promesso!
Sabato inglese
Inserito da Peggy il 10 Novembre, 2007 - 19:44 English life | Vita da profeBreve intervento solo per aggiornare la situazione...In attesa che "occhi blu", anche detto "lo storico", mi invii le foto della Guy Fawkes' night di lunedì, in modo da poter creare un post ad hoc che racconti l'evento. Ozge, una delle mie studentesse turche, dovrebbe portarmi un cd con le foto della serata, e un pò di musica turca...Maestro, sei interessato? Anche se credo sarà musica rock o pop, piuttosto che tradizionale..ma non si può mai dire!
Nel frattempo, in classe si lavora, si guardano film, si gioca, si partecipa a quiz in cui il pulsante da premere per prenotare la risposta è Larry the chicken, si chiacchiera, e da qualche venerdì a questa parte, si festeggia la partenza di qualche membro della classe con biscotti e musica.
Attività extra scolastiche delle ultime settimane: Halloween party, con giochi e musica spettrale (la colonna sonora di "Nightmare before Christmas" tra le musiche più "gettonate"), e mercoledì scorso un tipico English Cream Tea, ovvero tazze di tè (con latte, naturalmente!) e scones (tortine) spalmati di marmellata e clotted cream, una panna buonissima tipicamente usata per questo tipo di occasione...un cucchiaino, 9000 calorie, credo...
Il tempo sta gradualmente facendosi più freddo, ma stoicamente, o follemente, anche oggi, post-piscina, Peggy e Lo storico si sono ritrovati al caffè del Royal Pavillion per una tazza di tè e quattro chiacchiere...che c'è di stoico o di folle? ...Il fatto che il caffè del Royal Pavillion è all'aperto...e come nella maggior parte dei locali della città, la gente era seduta tranquillamente ai tavolini fuori, con tazze di caffè o tè, panini, jacket potatoes, zuppe...A proposito di zuppa, dopo il tè è d'abitudine, per il nostro sabato, andare in spiaggia e pranzare con una fish soup (no, non zuppa di pesce...semplicemente pesce e verdure in abbondante brodo)...sulla spiaggia stessa, osservando i soliti folli che fanno un rinvigorente bagno in mare...Anche questo è Inghilterra...
Anyway, ora devo andare, stasera film con Lo Storico, preceduto da cena, cucina casalinga, buona ed economica!
Alla prossima con (spero) un pò di foto!
Campagna inglese
Inserito da Peggy il 23 Ottobre, 2007 - 22:10 English life | pixiesNaturalmente comincio dalla fine...qui siamo già di ritorno verso la casa di padre Gavin, il prete della chiesa dell'università, per la sottoscritta (e lo storico) anche detto "frà Tuc" perchè..diciamo che gli somiglia (ripassatevi la letteratura...).
Per andare con ordine, la giornata di sabato 20 ottobre è cominciata...perdendo il treno...Recuperato il suddetto con un altro sul binario a fianco, Peggy e accompagnatore arrivano in quel di Shoreham, alla cui mini stazione trovano un pò di gente semi-sconosciuta, ed ecco arrivare uno dei profe incontrati a luglio durante il corso per l'insegnamento a cui si deve il mio trasferimento nella marina, fredda, assurda Brighton.
Prima tappa, sfortunatamente non documentata, casa di Gavin, con tè e biscotti per caricarci di energia per la gita; poi, tutti fuori, immersi nella campagna inglese, una comitiva di circa 20 persone e due cani scatenati di nome Milly e Molly. La grassa (è proprio il caso di dirlo) risata di frà Tuc accompagnava come costante sottofondo la nostra marcia alla volta del pub The fountain and the Inn, se non sbaglio, un tipicissimo pub inglese che annovera tra i suoi avventori passati niente meno che Sir Laurence Olivier e Sir Paul MacCartney. L'interno del pub, favoloso, comprendeva persino un caminetto in azione, che ha visto poco per volta alternare gli "stanchi" e intirizziti viaggiatori prima di procedere a un pranzo all'aperto (no comment...ma la giornata meritava) tra panini e pinte di birra rigorosamente prodotte nel circondario (per la precisione a Lewes, che dista dieci minuti da casa di Peggy).
E qui ci vuole un'altra foto:
Ecco, tanto per variare, Peggy e un campo di grano. In lontananza ma non troppo, parte della comitiva sul viale del ritorno.
Belle, no? Dai, ve ne faccio vedere un'altra:
Tratto di "fiume" tra i campi (c'era anche gente che pescava, ma non chiedetemi cosa...nè perchè...).
In realtà questa è stata praticamente l'ultima foto scattata prima di scappare via da una mandria di..mucche in agitazione alla vista di una compagnia sì gioiosa...
La giornata si è conclusa al punto di partenza, quindi a casa di Gavin, tra tazze di tè (naturalmente) e pasticcini di ogni tipo, che vado ad annoverare:
cinnamon whirls - custard tarts - millionaire shortbread - coconut tart - pane e Nutella (ebbene sì, pure la Nutella!).
Il tempo brightoniano continua nella sua gelida ma brillante esibizione di colori...e le mie passeggiate mattutine per andare a scuola, nonostante il freddone, sono veramente un piacere. Come sempre, passando dalla spiaggia posso "salutare" i quattro o cinque folli che si fanno un tuffo pre-ufficio nelle onde...contenti loro...