Chi è stato in sede venerdì fino all'una e mezza sa perfettamente il mio pensiero (visto che probabilmente devo aver ripeturo il concetto almeno una decina di volte). Quindi mi scuso con chi non ne può più delle mie solfe e con chi ho tampinato parecchio in questi ultimi mesi (consiglieri in testa). Ma ci tengo a ribadirlo per chi invece non mi ha ancora capito. Considero quello che ha detto micio come parte integrale di quello che penso. Quindi non lo ripeterò ma vorrei fare una piccola correzzione. Micio scrive "..ma al momento di fare le cose davvero....puff, tutti spariti, e magicamente sorgono scuse di ogni genere...". Io cambierei la parola "scuse". Ormai non esiste neanche più il concetto di "scusa". Molto semplicemente parecchi di noi non concepiscono più che si debba portare una scusa per dire di no ad un'attività che la banda organizza sul piano musicale (andare a suonare per capirci). Cioè se io ho da fare qualcosa d'altro o, peggio, se FORSE potrebbe succedermi che io abbia qualcosa d'altro da fare in quel periodo, la banda può anche fare a meno di me. Sorgono due problemi : il primo e che fare a meno di me può voler dire (come si è dimostrato) fare a meno di decine di persone (20 e più su settanta sono decine di persone) e la banda questo no può permetterselo se si deve suonare. Secondo bisogna capirci su cosa è il qualcosa d'altro da fare. E questo lo devo lascire alla coscienza di ciascuno di coloro che pensano e decidono autonomamente cosa è più importante dell'attività della banda. E' e sarà sempre fuor di dubbio che impegni assolutamente inderogabili priveranno qualcuno della possibilità di partecipare alle attività dell'associazione, sperando però che in quel caso ci sia un sentimento di dispiacere nell'animo di chi non può. Ma secondo voi, una così massiccia dose di persone, su un periodo di 3 o 4 mesi, è mai possibile che siano tutti impegnati con situazioni inderogabili e impossibili oppure quel qualcosa d'altro da fare sono anche situazioni che sicuramente sono risolvibili (soprattutto quando l'avviso è di svariati mesi) ? Quindi, riassumendo, qule è oggi il livello di priorità che ha la banda sugli altri interessi dei soci musicanti ? Ma siamo sicuri che a una così alta percentuale di bandisti piaccia ancora o interessi suonare (magari anche bene, se possibile) nella banda ? Se per così tante persone, dare la possibilità di fare tre giorni a contatto con altre realtà bandistiche, fuori dalla propria regione, TUTTTO GRATIS, con la libertà che normalmente c'è nel nostro gruppo (non abbiamo particolari esigenze di "etichetta" e di stile di vita da collegiali modello nella banda già da parecchi anni, si chiede solo di suonare bene quando è il momento) è come dare una pedata negli stinchi o due dita negli occhi anzichè una piacevole opportunità, vale davvero la pena che qualcuno (consiglio in testa) si prenda tanto la pena di perdere tempo per organizzare qualcosa ? (faccio notare che in molte, e ribadisco il molte, bande i musicanti sono disposti a pagare per avere queste opportunità). Non si rischia andando avanti così che, davvero, nella banda di Darfo non si faccia più niente ? E dopo ci sarà ancora qualcuno che dirà "...questo consiglio non organizza mai niente di bello...." ?. Io e quelli della mia generazione abbiamo fatto davvero un buon lavoro in questi 30 anni se poi il risultato è questo ? Il senso di sconforto che ieri sera ho riversato sugli sfortunati che erano in mia compagnia non deve prevalere. Mi scuso se mi sono lasciato un pò andare. Ma è come se avessi l'impressione che qualcosa in questa banda si sia rotto. Non sempre si ha la forza e l'ottimismo di alzare la testa e rimettersi a lavorare. A volte è meglio restare un pò in disparte e lasciar fare. Ho dato il mio pieno consenso per impegnarmi di più sul fronte della banda giovanile. Lascio ai più giovani di me il compito di "risvegliare" questa banda da un poco simpatico torpore che la sta attanagliando. Forse sono io che voglio sempre esagerare, ma mi piacerebbe sentirmelo dire, e in tal caso, se ne ha voglia, qualcuno mi spieghi che cosa sta succedendo.
mi aggancio alla polemica
Chi è stato in sede venerdì fino all'una e mezza sa perfettamente il mio pensiero (visto che probabilmente devo aver ripeturo il concetto almeno una decina di volte).
Quindi mi scuso con chi non ne può più delle mie solfe e con chi ho tampinato parecchio in questi ultimi mesi (consiglieri in testa).
Ma ci tengo a ribadirlo per chi invece non mi ha ancora capito.
Considero quello che ha detto micio come parte integrale di quello che penso.
Quindi non lo ripeterò ma vorrei fare una piccola correzzione.
Micio scrive "..ma al momento di fare le cose davvero....puff, tutti spariti, e magicamente sorgono scuse di ogni genere...".
Io cambierei la parola "scuse".
Ormai non esiste neanche più il concetto di "scusa".
Molto semplicemente parecchi di noi non concepiscono più che si debba portare una scusa per dire di no ad un'attività che la banda organizza sul piano musicale (andare a suonare per capirci).
Cioè se io ho da fare qualcosa d'altro o, peggio, se FORSE potrebbe succedermi che io abbia qualcosa d'altro da fare in quel periodo, la banda può anche fare a meno di me.
Sorgono due problemi : il primo e che fare a meno di me può voler dire (come si è dimostrato) fare a meno di decine di persone (20 e più su settanta sono decine di persone) e la banda questo no può permetterselo se si deve suonare.
Secondo bisogna capirci su cosa è il qualcosa d'altro da fare.
E questo lo devo lascire alla coscienza di ciascuno di coloro che pensano e decidono autonomamente cosa è più importante dell'attività della banda.
E' e sarà sempre fuor di dubbio che impegni assolutamente inderogabili priveranno qualcuno della possibilità di partecipare alle attività dell'associazione, sperando però che in quel caso ci sia un sentimento di dispiacere nell'animo di chi non può.
Ma secondo voi, una così massiccia dose di persone, su un periodo di 3 o 4 mesi, è mai possibile che siano tutti impegnati con situazioni inderogabili e impossibili oppure quel qualcosa d'altro da fare sono anche situazioni che sicuramente sono risolvibili (soprattutto quando l'avviso è di svariati mesi) ?
Quindi, riassumendo, qule è oggi il livello di priorità che ha la banda sugli altri interessi dei soci musicanti ?
Ma siamo sicuri che a una così alta percentuale di bandisti piaccia ancora o interessi suonare (magari anche bene, se possibile) nella banda ?
Se per così tante persone, dare la possibilità di fare tre giorni a contatto con altre realtà bandistiche, fuori dalla propria regione, TUTTTO GRATIS, con la libertà che normalmente c'è nel nostro gruppo (non abbiamo particolari esigenze di "etichetta" e di stile di vita da collegiali modello nella banda già da parecchi anni, si chiede solo di suonare bene quando è il momento) è come dare una pedata negli stinchi o due dita negli occhi anzichè una piacevole opportunità, vale davvero la pena che qualcuno (consiglio in testa) si prenda tanto la pena di perdere tempo per organizzare qualcosa ?
(faccio notare che in molte, e ribadisco il molte, bande i musicanti sono disposti a pagare per avere queste opportunità).
Non si rischia andando avanti così che, davvero, nella banda di Darfo non si faccia più niente ?
E dopo ci sarà ancora qualcuno che dirà "...questo consiglio non organizza mai niente di bello...." ?.
Io e quelli della mia generazione abbiamo fatto davvero un buon lavoro in questi 30 anni se poi il risultato è questo ?
Il senso di sconforto che ieri sera ho riversato sugli sfortunati che erano in mia compagnia non deve prevalere.
Mi scuso se mi sono lasciato un pò andare.
Ma è come se avessi l'impressione che qualcosa in questa banda si sia rotto.
Non sempre si ha la forza e l'ottimismo di alzare la testa e rimettersi a lavorare.
A volte è meglio restare un pò in disparte e lasciar fare.
Ho dato il mio pieno consenso per impegnarmi di più sul fronte della banda giovanile.
Lascio ai più giovani di me il compito di "risvegliare" questa banda da un poco simpatico torpore che la sta attanagliando.
Forse sono io che voglio sempre esagerare, ma mi piacerebbe sentirmelo dire, e in tal caso, se ne ha voglia, qualcuno mi spieghi che cosa sta succedendo.