Sono contento che, da quello che ho sentito anche dagli altri, sia maturata questa percezione di quello che è realmente la musica per banda e a che vette artistiche possano arrivare organici strumentali come il nostro. Questo è già un bel obbiettivo raggiunto; peccato davvero non essere stati in 70 anziche 22 (+1). Certo, alcuni gruppi non erano "bande amatoriali" come le definisci tu (di paese, diciamo) ma senz'altro animate da voglia di suonare. Questi gruppi nascono da ragazzi che hanno maturato con studio e passione (anche al conservatorio, certamente) un livello tecnico molto alto e, giustamente, desiderano potersi esprimere al meglio con altri ragazzi del loro livello. Vivaddio che esistono queste realtà (anche a noi vicine) che ci permettono di ascoltare della musica decente in maniera decente. Però devo dirti che a Riva c'erano anche gruppi come noi, eccome se c'erano. Io ti posso dire che non avremmo sfigurato. Certo ci sarebbe voluto un bell'impegno e una dose di studio più massiccia del livello attuale, ma daltronde a cosa servono i concorsi se no ? A vincere o a vedere fin dove possiamo arrivare ? A conoscere quale sarà il giudizio di una giuria di esperti ? Riva da questa possibilità di misurarti in un ambiente dove la sicurezza del giudizio non è sfalsata da altri fattori, sei in un ambiente europeo dove vengono usati parametri europei. Sicuro che quì vengono i migliori, ma anche chi vuole misurarsi soprattutto con se stesso. Il metro e mezzo di altezza dell'"asticella" qui non è messo a un metro e dieci. E allora mi riallaccio ai due punti (i due risultati) che hai citato sopra. Lo stimolo per l'entusiasmo, la voglia di impegnarci, studiare, deve nascere da noi stessi, in proporzione alla fiducia che noi abbiamo di noi stessi. La delusione, la mancanza di energie sono figlie della mancanza di fiducia in noi stessi. Se non credi in te stesso non incominci neanche a muovere un dito per migliorare. A costruire una casa ci si tiene anni e tanta fatica, a demolirla pochi giorni e una buona ruspa. E' evidente che il primo passo è crederci, avere fiducia delle proprie possibilità, non fermarsi e non spaventarsi di fronte alla fatica. Si possono fare grandi cose con la fiducia e la voglia di fare, e lo abbiamo dimostrato altre volte. Ma bisogna pure incominciare a pensare positivo. Sul fatto di andare ad altri concorsi (e chi l'ha detto che anche lì non ci siano dei bei gruppi ?) per me va bene (ve ne ho propsti io stesso), però, visto che non andiamo per vincere, potremmo andare a Riva nella categoria assegnazione, tanto per avere la giusta misura delle nostre capacità e un giudizio ben articolato da parte della giuria. Perchè tutta questa paura di far brutta figura ? Forse la mancanza di fiducia in noi stessi sta serpeggiando pericolosamente anche fra i consiglieri ?
La fiducia in se stessi
Sono contento che, da quello che ho sentito anche dagli altri, sia maturata questa percezione di quello che è realmente la musica per banda e a che vette artistiche possano arrivare organici strumentali come il nostro.
Questo è già un bel obbiettivo raggiunto; peccato davvero non essere stati in 70 anziche 22 (+1).
Certo, alcuni gruppi non erano "bande amatoriali" come le definisci tu (di paese, diciamo) ma senz'altro animate da voglia di suonare.
Questi gruppi nascono da ragazzi che hanno maturato con studio e passione (anche al conservatorio, certamente) un livello tecnico molto alto e, giustamente, desiderano potersi esprimere al meglio con altri ragazzi del loro livello.
Vivaddio che esistono queste realtà (anche a noi vicine) che ci permettono di ascoltare della musica decente in maniera decente.
Però devo dirti che a Riva c'erano anche gruppi come noi, eccome se c'erano.
Io ti posso dire che non avremmo sfigurato.
Certo ci sarebbe voluto un bell'impegno e una dose di studio più massiccia del livello attuale, ma daltronde a cosa servono i concorsi se no ?
A vincere o a vedere fin dove possiamo arrivare ? A conoscere quale sarà il giudizio di una giuria di esperti ?
Riva da questa possibilità di misurarti in un ambiente dove la sicurezza del giudizio non è sfalsata da altri fattori, sei in un ambiente europeo dove vengono usati parametri europei.
Sicuro che quì vengono i migliori, ma anche chi vuole misurarsi soprattutto con se stesso.
Il metro e mezzo di altezza dell'"asticella" qui non è messo a un metro e dieci.
E allora mi riallaccio ai due punti (i due risultati) che hai citato sopra.
Lo stimolo per l'entusiasmo, la voglia di impegnarci, studiare, deve nascere da noi stessi, in proporzione alla fiducia che noi abbiamo di noi stessi.
La delusione, la mancanza di energie sono figlie della mancanza di fiducia in noi stessi.
Se non credi in te stesso non incominci neanche a muovere un dito per migliorare.
A costruire una casa ci si tiene anni e tanta fatica, a demolirla pochi giorni e una buona ruspa.
E' evidente che il primo passo è crederci, avere fiducia delle proprie possibilità, non fermarsi e non spaventarsi di fronte alla fatica.
Si possono fare grandi cose con la fiducia e la voglia di fare, e lo abbiamo dimostrato altre volte.
Ma bisogna pure incominciare a pensare positivo.
Sul fatto di andare ad altri concorsi (e chi l'ha detto che anche lì non ci siano dei bei gruppi ?) per me va bene (ve ne ho propsti io stesso), però, visto che non andiamo per vincere, potremmo andare a Riva nella categoria assegnazione, tanto per avere la giusta misura delle nostre capacità e un giudizio ben articolato da parte della giuria.
Perchè tutta questa paura di far brutta figura ?
Forse la mancanza di fiducia in noi stessi sta serpeggiando pericolosamente anche fra i consiglieri ?