LIBERTY di Simone Salvetti arrangiamento per banda di Vittorio Alberti
Il simbolo di Darfo Boario Terme è, senza ombra di dubbio, la cupola in marmo bianco delle Terme. Quest'anno cade il centenario della costruzione ed inaugurazione, avvenuta appunto nel 1913. Era anni di grande fermento quelli, ribattezzati "la Belle Epoque". A Boario si respirava lusso e svagatezza, la buona borghesia e la piccola nobiltà cittadina a soggiornare al Grand Hotel o negli alberghi minori, per godere dell'aria buona e delle acque salubri. Si stava sviluppando il parco, le attività collaterali, il turismo insomma. Lo stile dell'epoca, in Italia, fu chiamato Liberty, ed in architettura (in verità soprattutto di interni) gli artisti aderenti al movimento selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del Rococò, come le decorazioni a fiamma e a conchiglia, prediliarono la Natura come fonte di ispirazione e ne stilizzarono gli elementi, ampliando il loro repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti.
E' proprio in quegli anni che si sviluppa in Valle camonica l'attività musicale di Simone Salvetti, nato a Breno nel 1870 e morto a Darfo nel 1932. Bohemien, grande talento e grande disordine, Salvetti alternò l'attività di direzione di gruppi musicali valligiani (Breno, Darfo, Esine, Capo di Ponte) a quella di organista nelle parrocchie locali ato a Breno nel 1870 e morto a Darfo nel dicembre 1932 il M.o Salvetti è a Darfo negli anni ‘20 come maestro della locale Banda.
In possesso di non comuni qualità artistiche che aveva perfezionato con studi regolari presso il conservatorio di Parma, compose molti brani per gruppi mandolinistici ed ovviamente altrettanti per banda. Tra i quali l’episodio sinfonico “Liberty”, ricostruito e riadattatore per organico contemporaneo dal M° Alberti. Lo stile è meditativo e sobrio.