Tra le iniziative per festeggiare il nostro 150° di fondazione, è stata inserita anche la sfilata di Carnevale. Anche quest'anno, infatti, il Comune di Darfo ha organizzato il “Carnevale Cittadino”, giunto ormai alla sua quinta edizione. E noi abbiamo deciso di parteciparvi. Il tema comune che caratterizzava il nostro gruppo erano, appunto, i 150 anni, quindi tutti ci siamo travestiti da nonnine e nonnini. Ci siamo trovati alle 13:00 alla sede della Banda, dove abbiamo ultimato i preparativi (per lo più colorato i capelli di bianco, preso parrucche, trucchi, ecc...). E' inutile dire che ci siamo divertiti molto a guardarci, prenderci bonariamente in giro e scherzare. Quando eravamo più o meno tutti a posto, ci siamo avviati verso Piazza Patrioti, dove c'era il ritrovo di tutti i carri. Abbiamo atteso un po' per sapere come si sarebbe svolta la sfilata, e siamo poi stati informati che saremmo stati i primi, cioè avremmo aperto il corteo. Nell'attesa abbiamo suonato un po' di marcette (“Poker Rag” e “On The Road”). Alle 14:15 siamo partiti, sempre suonando. La gente ai margini della strada era a tratti numerosa, a tratti praticamente assente. Il nostro gruppo si articolava così: in testa c'era un carrettino, trascinato da due “cavalli” (Franzini Giancarlo e Colombo Enrico, che indossavano il costume, appunto, di cavalli!), che era riempito con fieno e alcuni panni stesi, tra cui un lenzuolo con scritto “150... e la Banda ancora canta”. Seguivano due bambini che portavano un vecchio tavolino. C'eravamo poi tutti noi che suonavamo. Dietro c'era un altro carretto, trascinato da due nonne (Alessandro Ogliari e Lorenzo Fiorini), che trasportava una grossa sedia di paglia, sulla quale era seduta Angela (moglie di Vittorio) che, da brava nonna, lavorava a maglia con grossi aghi di legno. Chiudeva il nostro gruppo un altro carretto, trascinato da Gigi Gabossi (fratello di Daniele) e sig. Balzarini (papà di Giacomo), che conteneva fieno, una damigiana di vino e l'acqua per noi. La prima sosta è stata effettuata davanti alla chiesa di S.Faustino, dove abbiamo voluto provare lo spettacolino che avremmo in seguito fatto davanti alla giuria (e che descrivo poi). Siamo ripartiti e, sempre suonando, abbiamo raggiunto il comune. Su un palco erano disposti i giurati. La speaker ci ha presentati, ha descritto il nostro travestimento ricordando l'anniversario del nostro 150° e ha parlato di alcune nostre prossime iniziative. Noi, intanto, ci siamo schierati davanti alla giuria e, davanti a noi, si sono posizionati sei nostri ragazzi travestiti da nonna. Noi abbiamo suonato il “Can Can”, e loro hanno... ballato! I ragazzi che si sono simpaticamente prestati a questo show sono stati Marco Chiarolini, Giacomo Balzarini, Giorgio Duci, Nicola Abondio, Alessandro Ogliari e Lorenzo Fiorini. Lo spettacolino è andato bene, tra le risate collettive (nostre, dei giurati e del pubblico), anche perchè, ai piedi dei ballerini, c'erano pure i “cavalli” che scalciavano! I ragazzi sono stati davvero simpatici, e lo spettacolo è terminato con il sollevare le gonne, mostrando variopinte e originali mutande, oltre che singolari giarrettiere! Siamo ripartiti, sempre suonando, e abbiamo effettuato una lunga sosta prima di arrivare a Boario, per attendere che tutti i carri sostassero davanti alla giuria. Nella sosta ci siamo un po' rifocillati, abbiamo suonato, cantato e ballato per intrattenere la gente che ci seguiva (per la verità non troppo numerosa). Siamo finalmente ri-partiti, e ci siamo fermati un attimo al semaforo di Boario, dove c'era davvero tanta gente e dove, tra le altre cose abbiamo ripetuto lo spettacolino del “Can Can”. Abbiamo attraversato Boario, abbiamo percorso il viale della Stazione e via Alcide de Gasperi. C'è da dire che il Vittorio ci faceva suonare a un ritmo davvero devastante. Noi, a forza di suonare, stare in piedi, camminare, urlare e dare spettacolo, eravamo esausti. Così, proprio davanti all'Hotel Milano, ci è balenata l'idea di un “ammutinamento”. Visto che non c'era molta gente, quando il Vittorio ha dato l'attacco... non siamo partiti! Ci ha guardati con un espressione spaventata ma, al nostro “Siamo stanchi!” non ha potuto non ridere! Questa iniziativa ci ha fatto solo riposare qualche secondo in più, visto che siamo dovuti ripartire a suonare subito dopo. Abbiamo percorso via Manifattura e, finalmente, siamo arrivati al Palazzo Congressi, meta del nostro cammino. Erano le 16:45. Abbiamo atteso che tutti i carri arrivassero, intanto eravamo seduti in terra e mangiavamo per rifocillarci. Siamo poi stati informati che la premiazione sarebbe stata alle 18:00. Così abbiamo portato i carri alla Banda. Molti di noi se ne sono andati, stanchissimi. Quello che sicuramente si è stancato meno è stato Egidio Pennati, che ha percorso l'intero tragitto a bordo di una vecchia moto con un casco e degli occhiali che ricordavano veramente i film di 100 anni fa! Ho più volte scritto che abbiamo praticamente sempre suonato. I brani sono stati: “Poker Rag”, “When The Saints Go Marching In”, “Pony Polka”, “Brazil”, “Can Can”, “Piemontesina”, “Meglio sarebbe”, “Note in allegria”, “On The Road”, “La Banda”, ripetute tante e tante e tante volte! Alla premiazione hanno partecipato davvero pochi di noi, anche perchè, prevista per le 18:00, è stata posticipata di circa 20 minuti. Comunque è andata bene. I partecipanti erano divisi in carri (8) e gruppi (7). Noi, che eravamo nella categoria dei gruppi, ci siamo classificati terzi! E' stata davvero un'esperienza positiva, ci siamo proprio divertiti, ed era bello vederci tutti (o quasi, visto che eravamo una quarantina) simpaticamente travestiti, a divertirci e far divertire, e a fregarcene delle figure, per festeggiare questo anno così particolare.
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