nuovo presidente
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- Le prime impressioni del nostro nuovo presidente ...............-
Gli anziani raccontano che alla fine della guerra c’era una gran miseria, tutti erano poveri, ma nonostante ciò la sera, dopo le fatiche giornaliere, la gente si ritrovava all’osteria o nei cortili e parlava e cantava! Nella povertà si cantavano e si suonavano la pace e la gioia ritrovate; era la musica di chi nonostante tutto era ancora lì e riprovava un’altra volta a far rinascere la speranza! Musica come strumento di pace, musica come strumento d’unione! E’ così che l’ho sempre immaginata, semplice o virtuosa che sia, libera da limiti linguistici e da ogni credo politico, capace di far riemergere in chi l’ascolta, e in chi la suona, una gamma infinita di emozioni contagiose! Non esiste lacrima o sorriso che non siano state scritte in un pentagramma; là dove terminano le parole, dove il dizionario diviene sterile strumento, è forse là che iniziano le arti? E’ là che nasce la musica? Magari come voce dell’incomunicabile, ma che sentiamo di voler condividere col resto del mondo! E noi amanti della musica siamo tanti, siamo ovunque, di tutte le età e con i gusti più svariati, perché in tanti nella vita ci siamo ritrovati almeno una volta attoniti ad ascoltare “musica”! Ma il mio più grande stupore è stato essere eletto, il 27 Febbraio, Presidente della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme, banda in cui, prima le mie figlie ed ora mio figlio hanno potuto conoscere la musica ed imparare a suonare uno strumento. Li ho visti con i miei occhi di padre vivere la musica come strumento d’unione e gioia. Ed ora che tocca a me…devo confessare che l’elezione a presidente era cominciata quasi per scherzo: infatti, quando mi fu proposto di candidarmi, accettai quasi per gioco (sentendomi intimamente lusingato dalla proposta), perché con sincerità, ammetto di aver “donato”, tre figli alla banda, ma mai avrei pensato di esser così ben ricompensato! Quindi, dopo aver verificato non si trattasse di un premio fedeltà, ho accolto la mia elezione a presidente come la magnifica opportunità di potermi schierare in prima linea per un’associazione che tanto ha collaborato con noi genitori nella crescita e nella felicità dei nostri figli. Sono entusiasta di poter sostenere la nostra Banda Cittadina, che il 30 luglio compirà ben 155 anni! Veramente un’arzilla vecchietta, considerando che nel suo organico sono presenti moltissimi giovani! Essere presidente di questi giovani, vederli studiare, suonare, provare e riprovare i brani, montare e smontare il palco del concerto e pure far innervosire simpaticamente i Maestri, mi distoglie dalle tante diffidenze che si hanno a proposito delle nuove generazioni e mi onora dell’anticipo di fiducia che, giovani e meno giovani, mi hanno donato nell’eleggermi. Per essere all’altezza del ruolo di presidente, avrò sicuramente bisogno dell’aiuto di tutta la grande famiglia della banda, con ottimismo spero che insieme potremo continuare a condividere il sogno di tutti coloro che ne fanno parte: bandisti, maestri, soci, le mamme che stirano le divise, i genitori che accompagnano i figli alle prove, le istituzioni che la considerano necessaria per commemorare i momenti più importanti della nostra città, chi cucina per la festa della banda, chi monta il palco, chi applaude ai concerti, chi offre panettone al gruppo delle “Pastorelle” la notte di Natale, chi legge Semibreve, chi sorride quando passa la Banda! Grazie a tutti!
Claudio Soardi