articolo
articolo
- L'importanza dello studio musicale-
Su consiglio del nostro maestro propongo questo articolo di giornale:
Il PIACERE DI FARCELA
famiglia@mondadori.it
Più musica nella vita dei nostri figli
Imparare a suonare uno strumento fin da piccoli è importante per la crescita dei ragazzi. Ai genitori costa sacrifici. Ma ne vale la pena.PAOLO LANDI. manager, sociologo del marketing e docente universitario, adora sciare. Ha tre figli di 14, 11 e 7 anni. In famiglia ci sono anche due tartarughe e un gatto,
Non mi soffermo a sottolineare quanto sia importante per un bambino o un ragazzo imparare a suonare uno strumento. È talmente lampante che non si dovrebbero spendere parole per convincere le famiglie a mandare i figli a scuola di musica. Preferisco parlare delle difficoltà che lo studio di uno strumento inevitabilmente porta con se. La prima è di ordine economico: non tutti possono permettersi un maestro privato. Anche se sono parecchie le cose che, in realtà, non ci si potrebbe permettere. Eppure in certi casi le famiglie fanno molti sacrifici pur di averle. Ecco quindi che si pone il problema delle priorità: dieci mesi di scuola di violino per mio figlio costano 1.900 euro, cioè 190 euro al mese, sono tanti, ma a parere mio e di mia maglie sono soldi spesi bene che inseriamo volentieri nel bilancio familiare: riteniamo l'educazione musicale indispensabile per la crescita armonica del ragazzo. Gli stessi soldi vengono spesi da molti per acquistare una console con videogiochi o un abbonamento allo stadio che, mettendo insieme padre e figlio, non costa molto meno. Il fatto è che per molti genitori la musica non trova posto nella formazione di un ragazzo. E, dovendo scegliere, preferiscono fare sacrifici per mandare i figli ai campi estivi dove magari imparano le lingue, oppure investire in tecnologie (pc, telefonino) per non fare sentire i ragazzi esclusi da ciò che tutti oggi sembrano possedere. Sono scelte personali che non si discutono. È un peccato, però, che l'educazione alla musica abbia un posto marginale. Imparare a suonare uno strumento vuol dire prima di tutto imparare una disciplina e poi mettere questa disciplina al servizio di un'attività creativa che se da una parte costa fatica dall'altra (soprattutto quando si è acquisita con un po' di pratica) è gratificante.
• Mai arrendersi. Ma c'è un'altra difficoltà che può presentarsi se il ragazzo a un certo punto va in crisi e dice di voler smettere, È quasi inevitabile: specialmente quando crescono, i ragazzi sono distratti da altro. I genitori, però, dovrebbero essere inflessibili: noi abbiamo responsabilizzato nostro figlio dicendogli che non potevamo buttare anni di soldi investiti nella sua educazione e lui non poteva sprecare anni di fatica proprio quando cominciava a raccoglierne i frutti. La nostra fermezza lo ha convinto e, anche se preferisce giocare a calcio (ma una cosa non esclude l'altra), continua a studiare. Un giorno ci ringrazierà