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Feuerfest Polka di Josef Strauss
- Title: Feuerfest Polka
- Artist: Josef Strauss
- Genre: Trascrizioni di musica classica
- Length: 2:39 minutes (3.64 MB)
- Format: MP3 Stereo 44kHz 192Kbps (CBR)
Chissa perchè le musiche degli Strauss devono essere suonate solo a ridosso del primo gennaio.
Sarà colpa degli austriaci ? Va beh, se la sono voluta loro.
Pecato però, perchè questa Feurfest Polka, io ad esempio la suonerei sempre, anche in estate.
Stupendo brano dedicato ai fabbri, e in questa registrazione devo fare i complimenti alla Banda di Darfo.
Bella esecuzione, non c'è che dire, non trovo niente da ridire a nessuno (scherziamo ????).
Neanche al percussionista dello strumento principale di questo pezzo, l'incudine, che si è ben comportato anche nei famigerati "rallentandi".
Una nota curiosa : lo strumento è stato da me personalmente costruito da un massello di acciaio fucinato in 30 NiCrMoV 12 bonificato.
Un suono chiaro e cristallino. Unico difetto : distrugge i timpani di chi è nel raggio di tre metri.
Non a caso è stato usato solo un paio di volte (anche nella Second Suite in F di Holst), poi è stato accantonato.
Ogni tanto cade sui piedi di qualcuno che cerca di mettere ordine, e allora ci si ricorda di lui.
Se mai faremo il "coro degli zingari" del Trovatore, vedremo di riesumarlo, io mi offro di fare il fabbro, tanto i miei timpani ormai sono già andati.
El Camino Real di Alfred Reed
- Title: El Camino Real
- Artist: Alfred Reed
- Genre: Concorsi
- Length: 10:38 minutes (19.48 MB)
- Format: MP3 Stereo 44kHz 256Kbps (CBR)
Alla ricerca di un metodo - prova del 14 agosto 2008
omavvLa OMAVV in gita alla diga del Gleno
Submitted by Gong on 11 August, 2008 - 19:17. giteSeconda scamapagnata montanara per la OMAVV.
Dopo quella sul Monte Guglielmo, i prodi e temerari (si fa per dire) omavvini si sono armati di scarponi e buona volontà ed hanno affrontato il sentiro N°410 che da Bueggio porta fino a quota 1500 m, alla terrificante visione della sagoma sventrata della diga che il 1° dicembre 1923 si squarciò scaricando 6 milioni di metri cubi di acqua che seminarono terrore e morte in Val di Scalve fino alla frazione di Corna di Darfo, in Val Camonica.
Ma come sempre, andiamo per ordine.
Partenza alle ore 8.30 dalla sede della Banda e arrivo a Bueggio, al "campo base" (l'accogliente casetta montana della famiglia di Attila), verso le 9.
Il tempo di arrivare tutti e di organizzarsi e partenza verso la meta.
Un sentiero di 500 m circa di dislivello, per la maggior parte all'ombra del bosco con una durata stimata di circa 1 ora (il sottoscritto ce n'ha tenuto 1 e mezza, naturalmente !!!!).
Il panorama è affascinante, la valletta in cui scende il torrente Povo è stretta, le pareti di roccia che scendono a strapiombo rendono suggestiva la passeggiata.
In alto, dove si chiude la valle, si può intravvedere la sagoma della diga, mentre alle spalle, dove la valle si apre sulla Val di Scalve, il paesino di Bueggio sembra che sia placidamente sdraiato a prendersi il sole, proprio sotto la splendida cornice del massiccio della Presolana con un "effetto cartolina" davvero eccezzionale.
Appena fuori dal bosco, al limite superiore della vegetazione, ecco comparire da dietro una curva l'inquietante sperone destro della diga, un "moncone" che non è altro che il preambolo all'impressionante visione che si aprirà di lì a poco ai viandanti.
Ancora un ultimo sforzo e la sagoma della diga compare alla vista in tutta la sua terrificante interezza.
Per chi giunge sino qui per la prima volta non può non rimanere a bocca aperta.
Il solo pensiero di cosa è successo in questo luogo quel fatidico 1 dicembre del 1923 fa venire la pelle d'oca.
L'immaginazione può solo cercare di ricostruire l'immane disastro.
poi lo sguardo corre, in maniera automatica, verso il fondo della valle, verso il paese, immaginando il percorso che quei 6 milioni di metri cubi di acqua e detriti hanno percorso e la distruzione che hanno fatto per decine di chilometri fino a placarsi 45 minuti dopo la rottura, nel lago d'Iseo.
Provo ad immaginarmi la scena, il rumore, la massa d'acqua, il vento dello spostamento d'aria provocato dall'impressionante mole di acqua, ma credo che questa volta la realtà sarà stata sicuramente ben più crudele e terribile di qualunque immaginazione.
Ma ancora provo a immaginare il resto della folle corsa di quella irrefrenabile marea di morte.
L'acqua che si incanala nel fiume Dezzo, le case poste sui fianche della stretta Val di Scalve spazzate via, l'agglomerato del paese Dezzo distrutto, solo qui ben 209 vittime, e poi ancora giù per la gola che sembra un canyon , alto e strettissimo , della valle prima dell'abitato di Angolo Terme, miracolosamente illeso , fino a Gorzone, dove i detriti formarono una diga artificiale che interrompe per breve tempo la discesa della grande onda.
Ma solo per breve tempo; quando la diga di detriti cedette di schianto, lo spostamento d'aria spazzo letteralmente via case uomini donne bambini del sottostante abitato di Corna.
L'arrivo dell'acqua, in un secondo momento, non fece altro che completare l'opera di tremenda distruzione della piena.
Ora l'acqua era incanalata nel fiume Oglio per proseguire la sua corsa, per fortuna ormai senza energia distruttrice, fino al lago d'Iseo.
Poi, non ti viene altro che restare lì', in silenzio; c'è chi gli viene spontanea una preghiera, altri scuotono la testa.
La visione ravvicinata dei ruderi mette in evidenza, anche agli occhi di un non esperto, le colpevoli carenze strutturali.
E assieme al ricordo a alla pietà per le vittime, si mescola anche un sentimento di rabbia.
Per chi vuol saperne di più ecco il link al bel sito dedicato a questo triste episodio.
Qaulche foto, e via sulla strada del ritorno.
Il tempo per la discesa, impegnativa quasi quanto la salità per le asperità del terreno, passa velocemente e il lritorno al "campo base" ci ritrova tutti con un buon umore ritrovato grazie al profumo della grigliata che alcuni saggi, anche se meno sportivi, componenti della Omavv avevano provveduto a preparare.
Per la verità, questo del "rancio", è un momento a cui i componenti della Omavv tengono particolarmente.
Costine di maiale, salamelle, ali di pollo, spiedini, due (dico due) polente, formaggi, salumi e un numero imprecisato di bottiglie e di lattine diventano lo "sfondo" della nostra cartolina montana.
Ripristinato il giusto tasso di lipidi, proteine e liquidi persi durante l'escursione, incomincia il momento del "relax".
C'è chi si sdraia fuori dalla casa, chi gioca a bocce, chi canta, chi suona, chi parlotta dei programmi futuri ...
Insomma, come si dice oggi, il momento "sciallo" della giornata.
Verso sera, un giretto nei dintorni, quel tanto che basta per preparare lo stomaco alla cena, una visita al vicino caseificio di Vilmaggiore per l'acquisto degli ottimi formaggi della zona, e poi ..... serve dirlo ?? .... di nuovo a tavola.
La giornata si conclude nel migliore dei modi con tanta allegria e coi festeggiamenti del compleanno del nostro clarinettista e con l'apertura di spumanti vari.
Poi, stanchi ma contenti, si risale in macchina per il ritorno a casa (per quanto mi riguarda, con alla guida la moglie ....) .
Alla prossima ....
Buon compleanno OMAVV
omavvIeri sera, in occasione della Rassegna d’Arte Collettiva presso la sala di esposizione “Alla Fontana”a Villa di Lozio, la OMAVV ha intrattenuto i presenti con una ventina di pezzi. L’occasione del “concertino” è nata per creare un piccolo intrattenimento durante la mostra; al contrario, è accaduto che, incuriosita dalla musica, la gente è uscita di casa cercando il piccolo evento che si è creato. Cosa a noi molto gradita, naturalmente, è stato vedere che le 4 o 5 persone presenti all’inizio, si siano trasformate gradualmente in un pubblico via via crescente, divertito ed attento tanto da rimanere ad ascoltare sino alla fine noi quattro matti col cappello.Queste due righe tanto per il piacere di cronaca di un’altra bella serata della OMAVV. Prima dell’inizio della serata, mentre insieme a Davide e Massimo preparavo gli strumenti per recarci a Lozio , ci siamo ricordati che l’anno scorso più o meno nello stesso periodo estivo iniziavamo a trovarci per le prime prove: Davide mi ha dato la conferma che la prima prova era stata proprio il 24 luglio dell’anno scorso. Non era ancora OMAVV ed era solo un tentativo per verificare cosa si potesse fare: presenti oltre al sottoscritto, Armida, Davide, Massimo e Luigi. La settimana successiva avvisai dell’iniziativa Daniele e Lorena che si precipitarono alla prova successiva come due in ritardo che si sono persi qualcosa di imperdibile. L’ingresso di Giorgio credo sia di un’ulteriore prova avanti così come Remo: naturalmente anche loro appena saputo della cosa, si sono precipitati per partecipare alla “cosa”. Forse un mese o poco più in la, avvisato da Davide ci ha raggiunto da Casazza Marco con il suo corno. Sara alle percussioni è una novità di questa primavera, quando, saputo dell’importante impegno di Staffolo nelle Marche e sollecitata da tutti noi, speranzosi di rivederla alle percussioni, non ha potuto tirarsi indietro. Nello stesso periodo frequentavo casa Camossi per motivi di lavoro ed elogiando la bontà dell’iniziativa, ho incuriosito Francesco (terza tromba)– che pare oggi più che entusiasta della “cosa”. La “cosa” è poi stata chiamata OMAVV, sigla generata da un maldipancia notturno di Luigi, e parallelamente a mamma banda ha iniziato a camminare, anzi, correre con le proprie gambe.Correggetemi se sbaglio, ma grosso modo la “cosa”è andata così….Insomma, è passato già un anno e presi dalle nostre uscite non ci siamo neppure ricordati di fargli gli auguri: BUON COMPLEANNO OMAVV!
il tuba
OMAVV IN TOUR - Staffolo luglio 2008
omavvOMAVV IN TOUR!!!
STAFFOLO - MUSICA IN FESTA 25/26/27/28 luglio2008
Quattro giorni stupendi, indimenticabili, per cui qualsiasi parola dirò sarà sprecata ed insignificante rispetto alla magnifica esperienza vissuta, le eccezionali persone incontrate, il clima di amicizia irripetibile che le occasione del genere sanno creare lasciando il ricordo appiccicato nella mente di chi lo ha vissuto, per sempre. Quattro giorni in festa, iniziati con l’arrivo a Staffolo (AN) nella notte di venerdi 25 luglio e terminati lunedì 28, in cui la OMAVV ha provato a staccare il cordone ombelicale da mamma Banda per provare a camminare da sola… Occasione dell’uscita è stata la manifestazione “ Musica in Festa” di cui Damiano Cerioni (e vi racconterò di lui più avanti) ne è organizzatore, coordinatore, PR, promoter, spazzino bidello e libero pensatore, insomma un factotum eccezionale. Il sabato, dopo un saluto formale con il sindaco, è proseguito nel migliore dei modi con visita e degustazione delle produzioni vitivinicole del verdicchio, di cui Staffolo è produttore di eccellenza. Nel tardo pomeriggio, al termine dell’effetto “lingua felpata e bocca impastata con annebbiamento delle 7 cellule celebrali"– si è entrati nel vivo della manifestazione dove quattro gruppi musicali si sono alternati suonando per il numeroso pubblico accorso nella piazza del paese.“Banda musicale di Staffolo”, “Banda di Obidos” – Portogallo, gruppo musicale “The _ica Brothers”e naturalmente la “OMAVV”. Gruppi di assoluta eccellenza, musicalmente preparatissimi, intonazione, ritmica, interpretazione invidiabile che non ho potuto che ammirare ed apprezzare da tutti i punti di vista. In tutta sincerità la OMAVV era senz’altro sotto il livello medio, ma altrettanto sinceramente credo di poter dire che non ha sfigurato ed ha ugualmente divertito ed entusiasmato i presenti, questo grazie anche ai nostri accompagnatori che si sono fatti in 4 per applaudire e “farci bello” – grazie di cuore anche a loro. Abbiamo comunque fatto del nostro meglio ed è stato senza dubbio il miglior risultato di sempre, quindi per noi motivo di grande soddisfazione. Serata proseguita con degustazione ed assaggio di svariate damigiane di verdicchio, camionate di olive ascolane, piade etc. La domenica, giornata passata in compagnia al mare, ci ha rivisti impegnati nella sfilata di apertura della serata, dove “Javier GIROTTO & ATEM Sax Quartet”, ospite d’eccellenza, ha dato una lezione di musica che ha lasciato a dir poco basito il pubblico presente.Serata proseguita con degustazione ed assaggio di svariate botti di verdicchio, vagoni di olive ascolane, piade etc. E’ risaputo che i polifenoli contenuti nel verdicchio fanno bene (se presi a piccole dosi), ma l’ultima damigiana che ci siamo scolati, ha dato qualche problema di lucidità. Cosicché sino a tarda serata riunendo tutti i balordi di zona, abbiamo fatto scappare cani e gatti randagi con canti, balli, baci e abbracci profusi a tutti i passanti. Una serata indimenticabile. Unica. Nel migliore spirito di amicizia, tra persone diverse legate dalla sola passione per la musica.Lunedì 28, ultimo giorno di tour, lo si è dedicato al relax al mare, con pizzata e esibizione estemporanea alla festa della banda di Casazza di cui il nostro corno OMAVV (Marco) ne è parte.Il mio, o meglio, il nostro grazie, va in primis a Damiano Cerioni, braccio e mente di tutto ciò. Persona di eccezionale carisma e simpatia che muove le montagne con un pugno di mosche. Farà sorridere, ma immaginandolo in mezzo a portoghesi, spagnoli tedesche, francesi etc. con cui spessissimo si confronta, mi faceva sentire orgoglioso dell’italianità che sa diffondere, del bellissimo messaggio che a sua insaputa lascia nelle persone con cui interagisce. Grazie Damiano, grazie di cuore. Sono certo che il nostro incontro è solo il primo… Naturalmente Damiano (DAM per i frequentatori del nostro sito) è la punta dell’iceberg Staffolo. Senza la collaborazione di persone altrettanto fantastiche e delle mogli che si fanno in quattro dietro le quinte, queste cose non possono prendere forma. Non cito nessuno per non tralasciare nessuno, ma grazie anche a voi. Un grazie a chi ci ha portati a fare questa bella esperienza, il nostro Luigi, che pur non avendo mai la testa a posto quando si tratta di musica è meglio di un azzeccagarbugli. E infine grazie a chi, con lo strumento del sito, ha fatto in modo che si creasse questa opportunità di incontro, diversamente inimmaginabile. Staffolo, paesino medievale arroccato su una collina con uno sparuto gruppetto di case in mattoni e pietra abbracciate alle mura urbane, dove la terra, madre di uno splendido verdicchio, odora di zolfo ed il cielo è sempre blu. Staffolo, solitario sulla sua collina che sta a metà tra il cielo e la terra, paesello di 2000 anime e poco più ma con un cuore grande così, capace di smuovere le montagne con i pochi e semplici mezzi della passione e della buona volontà di chi si mette in gioco... Staffolo, guardalo, mangialo, bevilo, ascoltalo e GODILO!
Io lo ricorderò così
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Quiz fotografico 6 (irrisolto)
Vediamo come ve la cavate con questo quiz....
Dovete scrivere il titolo esatto e l'autore delle canzoni italiane nascoste dietro queste immagini!
Quiz fotografico 5 (irrisolto)
Questa forse è un po' più difficile....
Qual'è il nesso di questa fotografia con la Banda?
2° Torneo Interbandistico di calcio a 7 musicisti
Submitted by Wilkins on 16 July, 2008 - 08:46. forum | Pisogne | sport | Torneo calcio
Gli amici della Banda Musciale di Pisogne ci invitano al:
2° Torneo Interbandistico
Torneo notturno di calcio a 7 musicisti
La Banda Musicale Cittadina di Pisogne è lieta di ospitare la seconda edizione del Torneo Interbandistico di calcio, competizione a 7 musicisti giocatori, che nasce soprattutto come momento sportivo di comunità, aggregazione e conoscenza tra i bandisti di paesi diversi.
Tutte le Bande Musicali sono invitate a partecipare a questa iniziativa che anche negli anni scorsi ha goduto di grande interesse da parte del pubblico e dei diretti interessati.
Il torneo di calcio (aperto a tutti, uomini e donne, l’importante è che suonino in un corpo musicale…) si svolgerà dal 25 di agosto al 14 di settembre prossimi, sul campo di calcio di Gratacasolo, frazione di Pisogne. Le iscrizioni scadono il 20agosto 2008.
Info e Contatti:
bandamusicale_pisogne@yahoo.it
ALBERTO – 339.3600128 ; alby_pa_romele@hotmail.com
MARCO – 338.4751841 ; marcoducoli@gmail.com