Mi sembra doveroso, dato che sono stato io a tirare in ballo la Fanfara, che ribadisca alcuni concetti che ho già espresso in diverse altre occasioni in questo sito, ma che, pare, non sia mai riuscito a spiegare bene del tutto.
Innanzi tutto sgombriamo il campo da dubbi in merito al mio pensiero verso la Fanfara, Cugini di Montagna (visto che li ho nominati) ed altri gruppi più o meno simili : a loro va tutta la mia simpatia e lungi da me qualsiasi ipotesi di critica verso il loro operato, preparazione artistica, repertorio e altro. Ho sempre affermato che chiunque abbia la voglia di fare musica lo PUO' fare come meglio gli pare e negli ambiti e nelle aggregazioni che ritiene più opprtune e più consone al suo carattere ad ai suoi gusti. Ci mancherebbe altro che io e chiunque altro, si erga come arbitro e dica chi ha il diritto di suonare cosa, quando, dove, come. Il fatto che io abbia dei miei gusti personali in ambito musicale non scalfisce minimamente la stima, la simpatia, l'amicizia che posso avere nei confronti dei membri dei citati gruppi che , ripeto, sono sicurissimo, si divertono alla grande a svolgere la loro attività, e questo, per me, basta e avanza per eliminare ogni velleità di "presa per i fondelli" verso queste associazioni.
In merito al pubblico : certo che ci sono pubblici differenti, eccome. Quelle persone che Paola ha incontrato e che (così hanno dichiarato) non desiderano certo venire ad un concerto della nostra banda perchè si "stufano", semplicemente NON sono il nostro pubblico. Quelle persone che affermano che non si perderanno mai un nostro concerto augurale perchè gli piacciono i nostri brani, semplicemente SONO il nostro pubblico. E dove stà il problema ? La nostra banda dovrebbe scontentare i musicanti associati, scontentare la gente a cui piace la musica bandistica suonando brani orecchiabili e famosi SOLO per accontentare chi NON è nostro pubblico ? Ma stiamo scherzando ? Ma ho forse detto da qualche parte che il nostro pubblico è "il migliore" e gli altri sono "il peggiore" ????? Ma stiamo scherzando ? Io sono (e molti altri della nostra banda) tra il pubblico della Fanfara così come tra il pubblico della "Gavazzeni". Ai concerti della Gavazzeni vado ad ascoltare un preciso repertorio, ai concerti della Fanfara ne ascolto un'altro. E allora ? Se a me non piacesse il repertorio della Gavazzeni, debbo andare a dire a Denis Salvini di mettere in repertorio "La ricciolina" se no non vado ai loro concerti ? Di sicuro Denis non reagirebbe dandomi ragione così come ha fatto la Paola con i suoi interlocutori. Stesso discorso se dovessi andare da Tino Savoldelli pretendendo che ai suoi concerti mettessero in programma "Blue Shades" o "Three Symphonic", pena la mia non presenza tra il pubblico. Chissa che risata si farebbe il Tino. Non capisco perchè mai una associazione come una Banda musicale, autonoma, con un organico da symphonic wind band, con un certo grado di preparazione maturato in anni di lavoro, nel momento del suo più mportante concerto sintesi dell'impegno di quel specifico anno, debba cedere al ricatto di un pubblico dal palato "meno fine" (lo ha detto la Paola, non l'ho certo detto io nel mio precedente intervento) rispetto alla scelta del proprio repertorio. Ognuno è libero di ascoltare la musica che vuole, perbacco, ma non certo di imporla; chi ama ascoltare la musica scritta appositamente per un organico strumentale come il nostro, ben venga, a chi non piace, cerchi altre occasioni (che per fortuna dalle nostre parti non mancano). Il nostro compito, così come è scritto nello Statuto, è di diffondere la cultura musicale bandistica. Io mi diverto a fare quello, perchè dovrei tradire questo importante principio per accontentare SOLO una parte di pubblico ?
E non venitemi a raccontare che dobbiamo suonare un "po' di tutto", ma leggetevi una buona volta il programma del concerto del 2008 e , per favore, Paola, prova a dirmi cosa avremmo dovuto suonare ancora per il "pubblico" con cui tu hai parlato e cosa avremmo dovuto eliminare.
Sull'argomento "repertorio" e sulla sua strategica importanza per l'evoluzione degli organici per strumenti a fiato, è da decine di anni che se ne discute all'interno del mondo bandistico. E adesso questa annosa questione si dovrebbe risolvere con un colpo di bacchetta magica perchè alcune persone affermano di non partecipare più ai concerti perchè si "stufano" ? E' il colmo !
Mi sarei potuto risparmiare tutta la pappardella di cui sopra se solo si fosse capito subito il mio precedente intervento.
Ci tengo a riportarlo :
"Se hanno solo detto che non sarebbero più venuti ad un nostro concerto perchè i brani che eseguiamo non gli piacciono, gli avrei risposto sicuramente di starsene pure a casa loro e gli avrei suggerito le date dei concerti dei Cugini di Montagna e della Fanfara di Vallecamonica, che eseguono notoriamente programmi esclusivamente di musica conosciuta e popolare, e non è certo mia intenzione dire se bene o male, visto che loro si divertono da matti a suonare e facendolo con tanta passione, fanno certamente divertire anche il pubblico appassionato delle tradizioni folkloristiche e della nostra cultura alpina." .....
Che altro non è che il riassunto di questo post.
Questa volta mi ci ha tirato per i capelli la Paola, prendetevela con lei
Fanfara & co.
Mi sembra doveroso, dato che sono stato io a tirare in ballo la Fanfara, che ribadisca alcuni concetti che ho già espresso in diverse altre occasioni in questo sito, ma che, pare, non sia mai riuscito a spiegare bene del tutto.
Innanzi tutto sgombriamo il campo da dubbi in merito al mio pensiero verso la Fanfara, Cugini di Montagna (visto che li ho nominati) ed altri gruppi più o meno simili : a loro va tutta la mia simpatia e lungi da me qualsiasi ipotesi di critica verso il loro operato, preparazione artistica, repertorio e altro.
Ho sempre affermato che chiunque abbia la voglia di fare musica lo PUO' fare come meglio gli pare e negli ambiti e nelle aggregazioni che ritiene più opprtune e più consone al suo carattere ad ai suoi gusti.
Ci mancherebbe altro che io e chiunque altro, si erga come arbitro e dica chi ha il diritto di suonare cosa, quando, dove, come.
Il fatto che io abbia dei miei gusti personali in ambito musicale non scalfisce minimamente la stima, la simpatia, l'amicizia che posso avere nei confronti dei membri dei citati gruppi che , ripeto, sono sicurissimo, si divertono alla grande a svolgere la loro attività, e questo, per me, basta e avanza per eliminare ogni velleità di "presa per i fondelli" verso queste associazioni.
In merito al pubblico :
certo che ci sono pubblici differenti, eccome.
Quelle persone che Paola ha incontrato e che (così hanno dichiarato) non desiderano certo venire ad un concerto della nostra banda perchè si "stufano", semplicemente NON sono il nostro pubblico.
Quelle persone che affermano che non si perderanno mai un nostro concerto augurale perchè gli piacciono i nostri brani, semplicemente SONO il nostro pubblico.
E dove stà il problema ?
La nostra banda dovrebbe scontentare i musicanti associati, scontentare la gente a cui piace la musica bandistica suonando brani orecchiabili e famosi SOLO per accontentare chi NON è nostro pubblico ?
Ma stiamo scherzando ?
Ma ho forse detto da qualche parte che il nostro pubblico è "il migliore" e gli altri sono "il peggiore" ?????
Ma stiamo scherzando ?
Io sono (e molti altri della nostra banda) tra il pubblico della Fanfara così come tra il pubblico della "Gavazzeni".
Ai concerti della Gavazzeni vado ad ascoltare un preciso repertorio, ai concerti della Fanfara ne ascolto un'altro.
E allora ?
Se a me non piacesse il repertorio della Gavazzeni, debbo andare a dire a Denis Salvini di mettere in repertorio "La ricciolina" se no non vado ai loro concerti ? Di sicuro Denis non reagirebbe dandomi ragione così come ha fatto la Paola con i suoi interlocutori.
Stesso discorso se dovessi andare da Tino Savoldelli pretendendo che ai suoi concerti mettessero in programma "Blue Shades" o "Three Symphonic", pena la mia non presenza tra il pubblico. Chissa che risata si farebbe il Tino.
Non capisco perchè mai una associazione come una Banda musicale, autonoma, con un organico da symphonic wind band, con un certo grado di preparazione maturato in anni di lavoro, nel momento del suo più mportante concerto sintesi dell'impegno di quel specifico anno, debba cedere al ricatto di un pubblico dal palato "meno fine" (lo ha detto la Paola, non l'ho certo detto io nel mio precedente intervento) rispetto alla scelta del proprio repertorio.
Ognuno è libero di ascoltare la musica che vuole, perbacco, ma non certo di imporla; chi ama ascoltare la musica scritta appositamente per un organico strumentale come il nostro, ben venga, a chi non piace, cerchi altre occasioni (che per fortuna dalle nostre parti non mancano).
Il nostro compito, così come è scritto nello Statuto, è di diffondere la cultura musicale bandistica.
Io mi diverto a fare quello, perchè dovrei tradire questo importante principio per accontentare SOLO una parte di pubblico ?
E non venitemi a raccontare che dobbiamo suonare un "po' di tutto", ma leggetevi una buona volta il programma del concerto del 2008 e , per favore, Paola, prova a dirmi cosa avremmo dovuto suonare ancora per il "pubblico" con cui tu hai parlato e cosa avremmo dovuto eliminare.
Sull'argomento "repertorio" e sulla sua strategica importanza per l'evoluzione degli organici per strumenti a fiato, è da decine di anni che se ne discute all'interno del mondo bandistico.
E adesso questa annosa questione si dovrebbe risolvere con un colpo di bacchetta magica perchè alcune persone affermano di non partecipare più ai concerti perchè si "stufano" ?
E' il colmo !
Mi sarei potuto risparmiare tutta la pappardella di cui sopra se solo si fosse capito subito il mio precedente intervento.
Ci tengo a riportarlo :
"Se hanno solo detto che non sarebbero più venuti ad un nostro concerto perchè i brani che eseguiamo non gli piacciono, gli avrei risposto sicuramente di starsene pure a casa loro e gli avrei suggerito le date dei concerti dei Cugini di Montagna e della Fanfara di Vallecamonica, che eseguono notoriamente programmi esclusivamente di musica conosciuta e popolare, e non è certo mia intenzione dire se bene o male, visto che loro si divertono da matti a suonare e facendolo con tanta passione, fanno certamente divertire anche il pubblico appassionato delle tradizioni folkloristiche e della nostra cultura alpina." .....
Che altro non è che il riassunto di questo post.
Questa volta mi ci ha tirato per i capelli la Paola, prendetevela con lei