Submitted by Denis Salvini on 27 January, 2009 - 10:09.
Bell'argomento....
ho letto con molto interesse.
Specifico "a monte" che il commento che segue è solamente una riflesisone generale, e non è riferita direttamente alla banda di Darfo o a qualsiasi altra banda (anche se consco bande e direttori che si potrebbero, e a ragione, sentire "toccati" da quanto scrivo)
a riguardo ho una mia idea ben precisa:
iniziamo da una domanda che pongo sempre ai miei allievi direttori:
quando si fa un concerto (attenzione: si FA, vuol dire che mi metto dalla parte dell'interprete, e non da quella del pubblico), qual'è la persona più importante?
trattandosi di corsi di direzione, la prima risposta è sempre "il direttore".
riflettiamo un attimo, però... la Musica ha bisogno di alcune componenti:
qualcuno che la scriva, qualcuno che la scelga, qualcuno che la interpreti e qualcuno che la ascolti.
e tutte queste componenti sono importanti, anche se la persona più importante di tutte è e DEVE ESSERE SEMPRE il Compositore.
Quoto appieno Danilo quando scrive "Il maestro deve però tendere sempre all'idea musicale del compositore e di conseguenza seguire le indicazioni scritte. " questa è,a mio avviso, la componente in assoluto più importante...
Non condivido invece la frase "Qualche volta non gli è possibile in quanto i musicanti, Già in difficolta nel leggere la parte, non guardano quello che il direttore vuole dirigere ma seguono ad orecchio quello che fanno i colleghi. "
La scelta dei pezzi è una componente FONDAMENTALE (così come la conoscenza del repertorio) del lavoro del Direttore... e la scelta di unbrano troppo difficile, "frena" la crescita della banda...
Secondo me la scelta dei brani deve avere la finalità primaria di FAR CRESCERE il livello della banda, e quella secondaria di appagare il pubblico.
in mezzo ci sta l'appagamento dei musicisti (odio usare il termine "musicanti", perchè in tutta sincerità lo ritengo offensivo nei confornti dei bandisti dilettanti che si sbattono tanto...). Questo appagamento, la soddisfazione di chi suona, si ottiene quando il bandista riesce a eseguire almeno l'85% di quello che c'è scritto, allora riesce a "godere" di quello che fa, e riesce anche ad ascoltare quello che gli succede intorno. Brani troppo difficili, impongono al bandista uno sforzo tale, che non gli permette di godere della musica che lo circonda...
è qui che sta la più grande responsabilità del direttore... e infatti mi trovo molto d'accordo con un parametro inserito nelle valutazioni al Concorso di bertiolo: Scelta del programma in base al livello della banda... una trovata a mio avviso geniale, che permette di valutare in senso molto stretto, la "competenza" del direttore nel riconoscere appieno il livello della propria banda...
è vero che bisogna "spingere" verso i brani più difficili, ma se la banda ha un livello 100, in un concerto ci potrà essere un brano di livello 110/115... non 200...
Bell'argomento....ho letto
Bell'argomento....
ho letto con molto interesse.
Specifico "a monte" che il commento che segue è solamente una riflesisone generale, e non è riferita direttamente alla banda di Darfo o a qualsiasi altra banda (anche se consco bande e direttori che si potrebbero, e a ragione, sentire "toccati" da quanto scrivo)
a riguardo ho una mia idea ben precisa:
iniziamo da una domanda che pongo sempre ai miei allievi direttori:
quando si fa un concerto (attenzione: si FA, vuol dire che mi metto dalla parte dell'interprete, e non da quella del pubblico), qual'è la persona più importante?
trattandosi di corsi di direzione, la prima risposta è sempre "il direttore".
riflettiamo un attimo, però... la Musica ha bisogno di alcune componenti:
qualcuno che la scriva, qualcuno che la scelga, qualcuno che la interpreti e qualcuno che la ascolti.
e tutte queste componenti sono importanti, anche se la persona più importante di tutte è e DEVE ESSERE SEMPRE il Compositore.
Quoto appieno Danilo quando scrive "Il maestro deve però tendere sempre all'idea musicale del compositore e di conseguenza seguire le indicazioni scritte. " questa è,a mio avviso, la componente in assoluto più importante...
Non condivido invece la frase "Qualche volta non gli è possibile in quanto i musicanti, Già in difficolta nel leggere la parte, non guardano quello che il direttore vuole dirigere ma seguono ad orecchio quello che fanno i colleghi. "
La scelta dei pezzi è una componente FONDAMENTALE (così come la conoscenza del repertorio) del lavoro del Direttore... e la scelta di unbrano troppo difficile, "frena" la crescita della banda...
Secondo me la scelta dei brani deve avere la finalità primaria di FAR CRESCERE il livello della banda, e quella secondaria di appagare il pubblico.
in mezzo ci sta l'appagamento dei musicisti (odio usare il termine "musicanti", perchè in tutta sincerità lo ritengo offensivo nei confornti dei bandisti dilettanti che si sbattono tanto...). Questo appagamento, la soddisfazione di chi suona, si ottiene quando il bandista riesce a eseguire almeno l'85% di quello che c'è scritto, allora riesce a "godere" di quello che fa, e riesce anche ad ascoltare quello che gli succede intorno. Brani troppo difficili, impongono al bandista uno sforzo tale, che non gli permette di godere della musica che lo circonda...
è qui che sta la più grande responsabilità del direttore... e infatti mi trovo molto d'accordo con un parametro inserito nelle valutazioni al Concorso di bertiolo: Scelta del programma in base al livello della banda... una trovata a mio avviso geniale, che permette di valutare in senso molto stretto, la "competenza" del direttore nel riconoscere appieno il livello della propria banda...
è vero che bisogna "spingere" verso i brani più difficili, ma se la banda ha un livello 100, in un concerto ci potrà essere un brano di livello 110/115... non 200...
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Denis Salvini
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