Personalmente ho avuto esperienze di insegnamento sia nella scuola Mmedia (Malegno) che in quella superiore (Ragioneria ad Iseo) e per anni ho dato lezioni private, sia a bambini delle elementari che a studenti universitari (Scienza dell' educazione). Premessa iniziale ... a mio avviso la scuola italiana non è poi così male. Ha molti difetti ma ho visto sacche di ignoranza terrificanti anche in altri paesi. Io credo che tutte queste riforme firino intorno al problema essenziale che è il reclutamento del corpo insegnante. Oggi come oggi non esiste nessun sistema di controllo sul corpo insegnante né nessun sistema che premi il meritevole o colpisca il fannullone. Per accedere all'insegnamento o ggi si hanno davanti un tot di anni di precariato sicuri. Ovviamente quindi, chiunque abbia opportunità "migliori" scarta l'insegnamento. Lo stipendio degli insegnanti non è assolutamente peggiore di quello di tutti gli altri lavoratori, anzi! A parità di ore lavorative è superiore a quello che un laureato medio percepisce in azienda. Però se un lavoratore in azienda ha possibilità di "crescere" questo non succede nella scuola. Che tu faccia bene o no il tuo lavoro non interessa a nessuno. Nessuno controlla e soprattutto le scuole sono vincolare alla mitica graduatoria. E la graduatoria è stilata sia per vincita di concorso/frequenza a corsi abilitanti che per anzianità. Tante più ore di insegnamento hai accumulato (accettando supplenze) tanto più progredisci in graduatoria. E qualsiasi scuola è obbligata ad assumere il primo in graduatoria a prescindere dalle capacità. La verità è che la scuola italiana è ottima se si ha la fortuna di avere buoni insegnanti, è terribile nel qual caso se ne hanno di non buoni. A mio avviso il maestro unico è ottimo dal punto di vista pedagogico. Per quanto riguarda le capacità cognitive si vedrà. Inglese anche oggi nella maggior parte delle scuole elementari è insegnato da totali incompetenti, anche se con tre maestre! E questo perchè non si permette ai laureati in lingue di insegnare, ma si lascia questo insegnamento a maestre di 50 anni che hanno fatto corsi di aggiornamento piuttosto che a laureati in Scienze dell'Educazione abilitati. Meglio che i bambini non imparino, piuttosto che imparare sbagliato, trascinandosi poi errori per tutta la vita! Fintanto che non si avrà il coraggio di controllare il lavoro degli insegnanti in maniera seria (come di fa in altri paesi europei, personalmente so come funziona in UK) la scuola italiana non potrà migliorare. E questo a prescindere da tagli o non tagli
Personalmente ho avuto
Personalmente ho avuto esperienze di insegnamento sia nella scuola Mmedia (Malegno) che in quella superiore (Ragioneria ad Iseo) e per anni ho dato lezioni private, sia a bambini delle elementari che a studenti universitari (Scienza dell' educazione). Premessa iniziale ... a mio avviso la scuola italiana non è poi così male. Ha molti difetti ma ho visto sacche di ignoranza terrificanti anche in altri paesi. Io credo che tutte queste riforme firino intorno al problema essenziale che è il reclutamento del corpo insegnante. Oggi come oggi non esiste nessun sistema di controllo sul corpo insegnante né nessun sistema che premi il meritevole o colpisca il fannullone. Per accedere all'insegnamento o ggi si hanno davanti un tot di anni di precariato sicuri. Ovviamente quindi, chiunque abbia opportunità "migliori" scarta l'insegnamento. Lo stipendio degli insegnanti non è assolutamente peggiore di quello di tutti gli altri lavoratori, anzi! A parità di ore lavorative è superiore a quello che un laureato medio percepisce in azienda. Però se un lavoratore in azienda ha possibilità di "crescere" questo non succede nella scuola. Che tu faccia bene o no il tuo lavoro non interessa a nessuno. Nessuno controlla e soprattutto le scuole sono vincolare alla mitica graduatoria. E la graduatoria è stilata sia per vincita di concorso/frequenza a corsi abilitanti che per anzianità. Tante più ore di insegnamento hai accumulato (accettando supplenze) tanto più progredisci in graduatoria. E qualsiasi scuola è obbligata ad assumere il primo in graduatoria a prescindere dalle capacità. La verità è che la scuola italiana è ottima se si ha la fortuna di avere buoni insegnanti, è terribile nel qual caso se ne hanno di non buoni. A mio avviso il maestro unico è ottimo dal punto di vista pedagogico. Per quanto riguarda le capacità cognitive si vedrà. Inglese anche oggi nella maggior parte delle scuole elementari è insegnato da totali incompetenti, anche se con tre maestre! E questo perchè non si permette ai laureati in lingue di insegnare, ma si lascia questo insegnamento a maestre di 50 anni che hanno fatto corsi di aggiornamento piuttosto che a laureati in Scienze dell'Educazione abilitati. Meglio che i bambini non imparino, piuttosto che imparare sbagliato, trascinandosi poi errori per tutta la vita! Fintanto che non si avrà il coraggio di controllare il lavoro degli insegnanti in maniera seria (come di fa in altri paesi europei, personalmente so come funziona in UK) la scuola italiana non potrà migliorare. E questo a prescindere da tagli o non tagli